Il cinico, l’ecologista, la ludopatica, l’insicura, il transessuale… sono tutti i personaggi, rigorosamente borderline, che animano Thanks for vaselina l’opera teatrale cult di Gabriele Di Luca portata in scena dal collettivo Carrozzeria Orfeo e adesso diventata un film, Thanks!, opera prima di Di Luca alla regia, sul grande schermo dal 4 ottobre.
Per l’occasione, il Piccolo Eliseo di Roma diventa un cinema anche perché la pellicola nasce per l’impegno e l’intuizione di Luca Barbareschi che ha prodotto il film, produzione della sua Casanova Multimedia in collaborazione con Rai Cinema.
Thanks! È una commedia nerissima e irriverente ambientata in una periferia non bene identificata e popolata da personaggi ai margini della società: i trentenni Fil (Antonio Folletto) e Charlie (Massimiliano Setti), coltivano marijuana nell’appartamento in cui vivono al terzo piano di un condominio fatiscente. Insieme sono decisi a coronare il sogno della loro vits: trasferirsi in Costa Rica e aprire un coffee shop, ma prima devono esportare in Messico i loro rarissimi semi. Eludere i controlli non sarà semplice, a verranno aiutati da una ragazza insicura e instabile, Wanda (Francesca Turrini). A complicare la faccenda, la presenza di Lucia (Beatrice Schiros), la madre ludopatica di Fil e Annalisa (Luca Zingaretti), padre di Fil, che si ripresenta alla porta del figlio dopo venti anni di assenza, ormai diventato transessuale.
Nulla è quello che sembra e ciascuno si rivelerà diverso fra continui colpi di scena.
Chi ha visto la commedia in teatro, un successo da sei anni a questa parte in tutta Italia, correrà al cinema rendendosi conto che sul grande schermo l’anima eversiva della commedia di Di Luca, non viene tradita, ma solo di tanto in tanto alleggerita: i personaggi, bislacchi, divertenti e dolenti, fanno parte di un ventaglio di umanità sommessa, ma esistente, a tratti surreale, ma perfettamente in grado di alternare momenti di folle comicità a momenti più tragici e drammatici.
Questa è la vita e questa è la capacità di scrittura di Gabriele Di Luca in grado di dirigere un’opera prima irriverente e tragicomica: il film, con una fotografia dai colori ricchi e saturi, è sempre nervoso, la regia veloce, i tempi strettissimi.
Tutto accade quasi precipitosamente mantenendo in qualche modo anche il linguaggio teatrale (un po’ epurato) e ben noto a chi ha visto già la commedia e a chi conoscere la cifra stilistica di Carrozzeria Orfeo con i suoi lavori sorprendenti.
“Abbiamo cercato di restituire il linguaggio del teatro anche al cinema e in effetti il nostro teatro è abbastanza cinematografico – racconta Gabriele Di Luca ricordando anche il lungo progetto cominciato sei anni quando è nata l’idea di trasformare lo spettacolo teatrale in film – Abbiamo cercato di ritrovare la commedia nera del cinema italiano che sembra essere sparita. In vista del progetto cinematografico abbiamo cercato però di limare con qualche compromesso il testo, inserendo alcune scene ed eliminandone altre”.
D’altra parte la “censura” si è abbattuta anche sul titolo della pellicola che dall’originale Thanks for vaselina è diventato Thanks!
“Nessuno sempre prendersi mai dei rischi – prosegue il regista- Teatro e cinema non devono essere rassicuranti. Io mi sono sempre ispirato agli autori del Nord Europa come Martin McDonagh, Tracy Letts o ad ideatori di serial televisivi come Vince Gilligan, Paul Abbott e Nic Pizzolatto. La nostra fortuna è stata costruita dal pubblico che ha premiato il nostro nuovo linguaggio. Ed è proprio il pubblico che deve riconoscere la validità del film”.
La pellicola uscirà in dieci copie in tutta Italia, toccando anche Roma, Firenze, Ancona. Ma non mancano i problemi di distribuzione.
“Stiamo distribuendo la pellicola con grande fatica e mi dispiace molto di questo perché so che si tratta di un film di qualità. È bene ricordare è importante la produzione, ma anche la distribuzione – ricorda Barbareschi – È emblematico lavorare con un autore di teatro e poi portarlo anche al cinema, ma non è facile cercare di convincere gli esercenti del lavoro da fare”.
“È facile distribuire Polanski, molto meno facile distribuire un film del genere ed è irritante la disponibilità verso tutto ciò che è mainstream e indisponibilità verso un prodotto del genere – denuncia Barbareschi che ricorda come la pellicola sia stata snobbata da tanti diversi festival – tutto questo è molto pericoloso perché il gruppo di Gabriele e il più interessante del teatro italiano in questo periodo e non diamo spazio a chi ha creatività a chi dovremmo darlo?”
Ad arricchire il cast, che vanta buona parte del cast di Carrozzeria Orfeo, anche Luca Zingaretti nell’inedito ruolo della transessuale Annalisa.
“È stata una grande esperienza umana e professionale lavorare in questo film – ricorda Zingaretti – Carrozzeria si è guadagnata un suo spazio preciso nel panorama teatrale italiano. Ho subito percepito il forte affiatamento nella compagnia e genialità della scrittura, ma sono rimasto contrariato dalla poca distribuzione in pochi cinema sul territorio nazionale. Spero che il pubblico ami questo film almeno la metà di quanto lo abbia amato io. Thanks! È un tentativo di linguaggio cinematografico diverso e questi tentativo rappresentano la ricchezza di un paese”.
Thanks! Verrà proiettato anche al Piccolo Eliseo che per l’occasione si trasforma in sala ciematografica dal 4 al 16 ottobre, ore 10, 12, 14 e ore 16, Martedì 8 e mercoledì 9, martedì 15 e mercoledì 16 si aggiungeranno anche due visioni alle ore 18 e alle ore 20. Biglietto 5 euro.