testo di Marina Carr
traduzione di Monica Capuani
con Elisabetta Pozzi
e con Fausto Cabra, Federica Fracassi, Federico Vanni
regia di Andrea Chiodi
produzione Centro Teatrale Bresciano
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Ad una prima lettura, Ecuba di Marina Carr può ricordare il Testori de La Monaca di Monza, per quel modo di entrare nel presente attraverso il ricordo che si fa carne. Tutto infatti sembra affiorare e prender vita dai ricordi.
I personaggi sono talmente immersi nella vicenda da riuscire a descrivere i contorni visivi delle loro azioni, l’azione stessa si dipana attraverso i loro pensieri e descrizioni dei fatti: quasi essi fossero costretti a ripeterla per l’eternità, come davanti a un tribunale che, in questo caso, è la Storia intera.
L’allestimento non può che assumere il rischio e la vertigine di questo meccanismo, e farsi ricerca ininterrotta della forma giusta per raccontare una storia immortale, antica e al tempo stesso continuamente presente.
L’immaginario dello spettacolo converge nel mettere in dialogo e a volte in conflitto l’aspetto eterno del pensiero di Euripide con le varianti e novità inserite da Marina Carr che ci permettono di scandagliare il cuore dei personaggi del mito fino ai loro cedimenti.
In uno spazio fuori dal tempo ma nel tempo si svolge tutta l’azione scenica, per compiere un viaggio che sembra destinato a lasciarci nello sconforto tragico più totale.
E quando l’unica via di uscita in un mondo sempre più feroce sembra essere la morte, sorprendentemente, saranno la pietà e il perdono l’ultima possibile strada da percorrere per l’umanità.
Andrea Chiodi
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Andrea Chiodi nasce a Varese nel 1979. Allievo di Piera Degli Esposti, si è laureato in Giurisprudenza con una tesi sulla tragedia greca sotto la guida di Eva Cantarella. Dal 2010 è ideatore e direttore artistico del Festival Tra Sacro e Sacro Monte di Varese. Dal 2014 lavora al fianco di Carmelo Rifici come assistente alla direzione artistica del LAC Lugano arte e cultura per LuganoInScena, e nel settembre 2015 gli viene affidata la regia della grande inaugurazione di tre settimane del LAC. Dal 2018 è Direttore artistico del Teatro comunale di Varese. Si specializza nella direzione di rappresentazioni outdoor e in spazi non convenzionali, collaborando con la Pontificia Commissione ai Beni Culturali, oltre a varie altre grandi produzioni a Torino in piazza Vittorio, Milano in piazza Duomo e Orvieto piazza del Duomo. È autore e regista di eventi istituzionali come la celebrazione dei 60 anni della Costituzione per Raiuno, dei 150 anni dell’Unità d’Italia, sempre per Raiuno, protagonista Roberto Vecchioni. Nel 2014 e 2015 è direttore artistico e regista per i due eventi in Piazza Duomo per Expo 2015. Nel 2000, sotto la guida di Piera Degli Esposti, allestisce lo spettacolo Da che verso prender la commedia. Tra le sue regie teatrali più recenti: Giovanna D’Arco di Maria Luisa Spaziani con Elisabetta Pozzi; La Locandiera, produzione Proxima Res (2016); Persiani, produzione Teatro Due Parma con Elisabetta Pozzi (2017); e Fare un’anima, con protagonista Giacomo Poretti (2018). Tra i riconoscimenti ottenuti si annoverano il Premio Alfonso Marietti dell’Accademia dei Filodrammatici di Milano e il Golden Graal per il teatro.
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Elisabetta Pozzi dopo la formazione presso la Scuola del Teatro Stabile di Genova fa il suo debutto sulle scene giovanissima a fianco di Giorgio Albertazzi, e fin da subito si afferma come una delle personalità più talentuose e versatili del panorama teatrale italiano, prendendo parte a numerosi spettacoli a fianco del Maestro (Il fu mattia Pascal, La conversazione continuamente interrotta, Uomo e sottosuolo, Il castello illuminato, Peer Gynt, Re Nicolò). Nel corso della sua straordinaria carriera lavora con tutti i maggiori teatri ed è diretta da alcuni dei più importanti registi della scena nazionale ed internazionale, tra i quali Luca Ronconi, Giancarlo Cobelli, Massimo Castri, Aldo Trionfo, Carmelo Bene e Peter Stein. È protagonista in numerosi allestimenti diretti da Luigi Squarzina, Franco Però, Nanni Loy, Walter Le Moli, Gigi dall’Aglio, Cristina Pezzoli, Giorgio Gallione, Piero Maccarinelli, Mauro Avogadro, Leo Muscato, Daniele Salvo, Carmelo Rifici, Marco Sciaccaluga. Ha vinto tutti i più prestigiosi premi del teatro italiano, tra cui 4 premi UBU, il premio Franco Enriquez, il premio Associazione Critici, il Premio Eleonora Duse. Per il cinema interpreta varie pellicole: nel 1979 debutta ne Il mistero di Oberwald di Michelangelo Antonioni, nel 1992 ottiene il Premio Donatello quale migliore attrice non protagonista del film di Carlo Verdone Maledetto il giorno che t’ho incontrato; nel 2005 ha partecipato al film di Ferzan Ozpetek Cuore sacro. Negli anni ha curato anche la drammaturgia e la regia di numerosi progetti teatrali: Annie Wobbler di Wesker, Medea di Christa Wolf, Vaduccia, da L’amante di Abraham B. Yehoshua, Tempeste di Karen Blixen, Ti ho amata per la tua voce, dal romanzo di Selim Nassib, Il funambolo e la luna di Ghiannis Ritsos, Sorelle Di Sangue da Ritsos e Euripide, Cassandra – o del tempo divorato, da Seneca, Eschilo, Euripide, Jean Baudrillard e con il contributo originale di Massimo Fini. Nel 2013 inizia il sodalizio artistico con il regista Andrea Chiodi, con il quale realizza Giovanna d’Arco di Maria Luisa Spaziani, Elena di Ghiannis Ritsos e successivamente Medea ed I persiani. Nel 2017 inizia la collaborazione con il Centro Teatrale Bresciano, debuttando in novembre con la produzione CTB – Teatro Due Una bestia sulla luna di Richard Kalinoski. Nel maggio 2019 sarà protagonista della nuova produzione CTB realizzata in collaborazione con il Teatro Stabile di Catania: Apologia di Alexi Kaye Campbell (regia di Andrea Chiodi, con Giovanni Franzoni, Emilian o Masala, Christian La Rosa, Francesca Porrini, Martina Sammarco).