È un grandioso family show all’insegna della magia e delle atmosfere mediorientali che inaugura la nuova stagione del Teatro Brancaccio di Roma: Aladin – il musical geniale, è un musical imponente e divertente ideato e diretto da Maurizio Colombi, autore di alcuni dei maggiori successi del teatro romano (Rapunzel, Peter Pan, La Regina di Ghiaccio) diretto da Alessandro Longobardi.
Una scommessa vincente quella di Colombi che mette in scena un musical variopinto e spettacolare che si ispira alla fiaba classica de “Le mille e una notte” per avventurarsi poi con assoluta libertà per raccontare la storia del ladruncolo Aladin, della principessa Jasmine e naturalmente dei genio, che qui addirittura raddoppia.
Aladin si trasforma in musical tutto originale e in stile quasi Bollywood, ricco, coloratissimo e un po’ kitsch: stupefacente per i più piccoli e strizzando anche l’occhio alle versioni animate e cinematografiche, è un musical per tutta la famiglia frutto di notevole sforzo produttivo.
Ricchissime le scenografie di Alessandro Chiti che presenta oltre 24 cambi scena (dal deserto, al palazzo, dal mercato al tappeto), sfavillanti i costumi in stile orientale di Francesca Grossi, accattivanti le coreografie di Rita Pivano per uno spettacolo che strizza l’occhio a Broadway con un consistente numero di attori, cantanti e ballerini.
Le musiche di Davide Magnabosco, Alex Procacci e Paolo Barillari sono un piacevole e trascinante mix di musica pop, melodie orientali, musica sinfonica e medley di successi internazionali.
Creato e scritto in Italia per l’Italia, Aladin è un musical originale che si ispira alla fiaba classica, ma Colombi inserisce non pochi elementi nuovi ad arricchire la nota vicenda a cominciare dai due fratelli in scena, il Genio della Lampada, Umberto Noto e il Genio dell’anello, Sergio Friscia (dalla radio al teatro), svelando anche la loro origine.
Di tanto in tanto la storia diventa anche un po’ troppo complessa, a tratti forse dispersiva, visti anche alcuni personaggi aggiunti, come Abdul, l’amico di Aladin (Renato Crudo), Coco, la scimmietta ammaestrata (Fulvia Lorenzetti) o Aisha, damigella di corte (Gloria Miele), ma resta salda la struttura classica della commedia dove il bene vince e il male perde supportato dalla divisione dei personaggi dalla struttura manichea, fra buoni e cattivi, anche per i più piccoli.
I cattivi, Jafar (Maurizio Semeraro) e l’assistente Skifus (Jonathan Guerrero) , dai tratti quasi caricaturali rappresentano l’ambizione del potere cui si contrappongono il bene, l’amore e l’altruismo non solo dei due geni, nella linea seria e nella linea comica, ma soprattutto della coppia protagonista, Aladin e Jasmine interpretati dai giovanissimi Leonardo Cecchi ed Emanuela Rei alla prima vera esperienza nel musical. Una coppia fresca e giovanissima e molto bene assortita che si misura con entusiasmo nel ruolo dei protagonisti con tanto di tappeto volante che stupisce la platea, affollatissima di vip e volti noti. Un successo annunciato salutato con entusiasmo dal pubblico. Grande sforzo produttivo del teatro romano, nato dal consolidato team artistico produttivo formato da Colombi-Longobardi, Aladin è un musical dalla lunga tenitura che dopo aver inaugurato la stagione del teatro romano resterà in scena fino all’8 dicembre abbinandosi anche al progetto rivolto alle scuole Aladin… un’idea geniale per la tua città per il recupero delle zone abbandonate della città. Biglietti da 29 a 100 euro, disponibili promozioni con i pacchetti famiglia, info e dettagli su www.teatrobrancaccio.it.