Ventiduesima edizione per il Moncalieri Jazz Festival, che quest’anno si svolgerà dal 2 al 16 novembre tra Moncalieri e Torino. La storica rassegna, che si pregia di far parte della neonata Federazione Nazionale “Il Jazz Italiano” attraverso l’Associazione “I-Jazz”, che raggruppa i più importanti Festival di Jazz in Italia, dedicherà i suoi appuntamenti musicali del 2019 al genio di Leonardo da Vinci, in occasione del cinquecentenario.
Come di consueto, la manifestazione si svilupperà su due filoni principali: Aspettando Il Festival con la Notte Nera del Jazz – che quest’anno sarà “La Notte di Leonardo” – e darà il via ufficiale agli appuntamenti musicali; e il Festival vero e proprio, che nelle serate conclusive vedrà avvicendarsi grandi nomi del jazz nazionale ed internazionale.
L’inaugurazione di sabato 2 novembre vedrà coinvolti ben 100 musicisti, che si esibiranno nei locali e nelle vie del centro della città, oltre ad un concerto che coinvolgerà circa 300 coristi nazionali ed internazionali che occuperanno interamente la piazza centrale del Centro Storico. L’evento utilizzerà per la prima volta particolari cuffie wifi, che permetteranno a 500 spettatori di ascoltare il concerto scevro da qualsiasi altro rumore di fondo e in alta definizione acustica, ad impatto sonoro “Zero”, con un suono estremamente “pulito” fino a tre chilometri di distanza. Anche le luci avranno una loro importanza, con l’utilizzo di una tecnologia led capace di creare una vera e propria scenografia. Il concerto, ricco di un programma vario tra tradizione ed innovazione, vedrà coinvolti tra gli artisti Gegè Telesforo, Albert Hera, Serena Brancale, Daniela Spalletta, Carola Cora, Fabio Giachino, i Funk Off e Drum Theatre.
Lunedì 4 novembre avrà luogo il secondo concerto dedicato al genio vinciano: Leonardo e il foglio perduto, un’opera jazz, presentata in prima assoluta, composta e diretta da Stefano Fonzi e ispirata a due grandi opere di Leonardo conservate nei Musei Reali di Torino, “Il Codice del Volo” e “L’Autoritratto”. L’opera racconta il grande sogno (mai realizzato) di Leonardo, il volo, che per tutta la vita ha accompagnato i suoi studi: la macchina per volare che, completa, non compare nel Codice del Volo ma è disseminata tra gli appunti, i calcoli, gli schizzi.
Un racconto di fantasia avvincente dentro una cornice storica rigorosa. Il concerto, scritto in esclusiva per il Moncalieri Jazz Festival, si avvale anche di tecnologie all’avanguardia, che vedranno la proiezione di immagini, ottenute grazie alla concessione dei Musei Reali di Torino, rappresentanti l’Autoritratto e Il Codice del Volo, messi in relazione con altrettante foto e video del Pop.Up Next (Drone come mezzo di trasporto volante senza conducente) e la nuova auto gran turismo elettrica disegnata e realizzata nel 2019 con il nome “Da Vinci” in occasione del Cinquecentenario di “Leonardo da Vinci” disegnati e realizzati dall’Italdesign. Il prototipo è stato ideato, disegnato, progettato e costruito negli stabilimenti di Moncalieri. Per l’ingegneristica del genio italiano, la “Da Vinci” viene realizzata con una particolare apertura delle portiere ad “ali di gabbiano” collegandola ancora una volta al sogno del volo leonardesco. Gli interpreti d’eccezione, coinvolti in questo meraviglioso progetto, sono il solista jazz Paolo Fresu alla tromba e il vocalist Albert Hera, accompagnati e sostenuti da la Filarmonica Teatro Regio Torino e dalla Torino Jazz Orchestra. I testi dell’opera, scritti da Giommaria Monti, saranno letti ed interpretati da Pino Insegno.
L’Aspettando il Festival è il vero e proprio approfondimento musicale che fa del Moncalieri Jazz Festival, un evento musicale unico nel panorama regionale. Questa serie di eventi sono la vera e propria ossatura sulla quale si costruiscono i quindici giorni del festival, facendo della città un palcoscenico globale dove il pubblico è reso partecipe della kermesse musicale. Ai giovani e ai giovanissimi saranno dedicati, incontri con le Lezioni/Concerto per le scuole di ogni ordine e grado, con gemellaggi musicali. Molti dei concerti mirano ad inserire in un grande festival internazionale i giovani musicisti con concerti in cui saranno i veri protagonisti delle serate, come il gruppo di circa 300 coristi de “La Notte di Leonardo”, a cui verrà offerto a titolo gratuito un workshop e l’opportunità di esibirsi alla serata.
Tra gli artisti che si esibiranno nella “Notte di Leonardo” anche il giovane chitarrista di Finger Style Lorenzo Favero, il gruppo vocale “Real Circle Projet” con 9 giovani voci, i giovani talenti Simone Garino (sax), Emanuele Sartoris (pianoforte) e Dario Scopesi (contrabbasso) oltre a Antonio Stizzoli (batteria), che si esibiranno nell’enoteca più antica di Torino, oggi diventata la famosa Osteria Rabezzana.
Un altro punto di forza del Festival sono le periferie della città: con il progetto “Borgate in Jazz”. Il jazz di Moncalieri quest’anno arriverà a: Borgo Aje – Borgata Nasi – Borgata Testona e Borgo San Pietro, vedendo protagonisti i Fantomatik Orchestra e i “Brassers”, Brass Band composta da sette giovani talentuosi musicisti che marceranno lungo le vie delle Borgate.
Per il Jazz & Dintorni, saranno tre le location: All’Unitre con il “BEAT in 2” di Carola Cora (voce) e Francesco Tringali (chitarra); alla Famija Moncalereisa con il trio “My Song Book” di Maurizio Brunod (chitarra) Marco Bellafiore (contrabbasso) e Emanuele Sartoris (pianoforte) ed infine a “Il Gelato Artigiano” ci sarà “Carola Cora 4et” con Carola Cora (voce) Fabio Gorlier (pianoforte) Massimo Camarca (basso) e Gianpaolo Petrini (batteria).
Per la prima volta il MJF varca il palco del Jazz Club di Torino con un doppio Concerto: il primo con il trio torinese Diego Mascherpa (sax soprano) Alessandro Chiappetta (chitarra) e Saverio Miele (contrabbasso), il secondo con un quartetto proveniente dal centro Italia, capitanato dal grande saxofonista Venanzio Venditti 4et, con Venanzio Venditti (sax tenore) Roberto Tarenzi (pianoforte) Mauro Battisti (contrabbasso) Fabrizio Sferra (batteria).
Anche per questa edizione verranno toccati dei punti “sensibili” per la città, organizzando degli eventi con fini di divulgazione musicale per categorie deboli, nei quali verranno coinvolti in forma attiva gli stessi disabili. Sarà appunto il circuito “Il Jazz che Cura” a coinvolgere 4 strutture della città: R.S.A. Casa di Cura e di Riposo per Anziani Ville Roddolo”, il Centro di recupero psichiatrico e dipendenze, “Il Porto” e la “ Casa Famiglia Piergiorgio Frassati” una struttura moncalierese che ospita 10 utenti disabili fisici in cui viene offerta anche l’assistenza nelle esigenze quotidiane rispetto ai bisogni di cura, sostegno, relazione, mantenimento e recupero abilità. Grazie al patrocinio dell’Assessorato dei Servizi Sociali e attraverso l’Unione dei Comuni di: Moncalieri – Trofarello e La Loggia il circuito si allargherà anche al Centro Diurno Colombetto di Moncalieri con il progetto “Jazz & Ben-Essere” e le sue Circle Activities nei quali l’attività corale, ha il compito di dare forza alla relazione e all’attenzione del rispetto dell’essere.
Si conferma anche il progetto “Il Jazz va a Scuola”, con Lezioni/Concerto dedicate ai “Cartoons in Jazz” e ai protagonisti del Grande Jazz dalla nascita ad oggi. Quest’anno in particolar modo grazie al patrocinio dell’Assessorato all’Istruzione di Moncalieri e dell’Associazione Nazionale verrà organizzato anche un Work Shop per la Scuola Media ad Indirizzo Musicale “P. Canonica di Moncalieri” e il Liceo Classico ad indirizzo Musicale “Cavour di Torino”, che, per una giornata intera, vedrà gli studenti interagire con un Quintetto Jazz di Professionisti ed esibirsi insieme in un concerto.
Il Festival sempre attento alla valorizzazione delle bellezze architettoniche e culturali della città proporrà un grande doppio concerto nella sala della Regina, all’interno del Castello Reale di Moncalieri. Nella prima parte si esibirà un quartetto di giovani talenti di cui fanno parte due musicisti italiani ma che risiedono e frequentano il Jazz Campus di Basilea in Svizzera: si tratta del gruppo “Ibraelia 4et”: Giovanni Vicari chitarra e voce, Francesca Gaza al pianoforte e voce, Naday Erlick al contrabbasso ed Jordi Pallares alla batteria. Saranno loro a rappresentare il grande valore jazzistico dei nostri connazionali residente all’Estero attraverso il Patrocinio del Consolato d’Italia in Basilea e del Comites di Basilea (Svizzera). Il secondo “Emanuele Cisi 4et”, grande saxofonista torinese di nascita, che invece rappresenterà il nostro jazz italiano. Lo stesso Cisi è un musicista apprezzato a livello internazionale da tutto il mondo jazzistico e non. Porterà al MJF 2019 il progetto dedicato a Lester Young “NO EYES – Looking at Lester Young” per il quale quest’anno ricorreranno i 60 anni della sua morte e i 110 della nascita. In tale occasione, Cisi, sarà accompagnato da un trio d’eccezione riconosciuto da tutto il pubblico del mondo jazzistico: Dino Rubino al pianoforte e flicorno, Marco Micheli al contrabbasso ed Adam Pache alla batteria.
Le tre serate finali della XXII edizione del Moncalieri Jazz Festival 2019, intitolate “Dal Jazz Rock al Progressive” partiranno giovedì 14 novembre con “AREA ARTI&MESTIERI”, un doppio concerto per due grandi gruppi che vedrà esibirsi gli Arti&Mestieri in Essentia e gli Area in Open Project.
La serata di venerdi 15 novembre sarà invece divisa in due parti: la prima dedicata al cinquantesimo anniversario della Pro Loco di Moncalieri, che sarà anche l’occasione per dare un Premio Speciale alla carriera ad un ospite speciale nel genere musicale del Progressive, Vittorio Nocenzi, fondatore del Banco del Mutuo Soccorso; la seconda parte vederà protagonisti in concerto i Quintorigo.
Sabato 16 novembre il festival si concluderà con il concerto di James Senese Napoli Centrale, musicista che, in 50 anni di carriera, ha attraversato trasversalmente la canzone italiana, passando per i seminali Showmen, i Napoli Centrale e collaborazioni con l’amico indimenticabile Pino Daniele.
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