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La nuova stagione della Contrada prende il via con un vaudeville dinamico e divertente scritto da Davide Calabrese, in scena dal 18 al 31 ottobre. Il pubblico triestino non delude mai soprattutto quando si tratta di difendere le proprie tradizioni, lo spettacolo infatti è tutto recitato in dialetto e la salvaguardia della tradizione è alla base dello show. Un arbitro-intrattenitore istrionico e coinvolgente (Leonardo Zannier) invita il pubblico in sala a scrivere la propria parola preferita triestina su un foglietto che poi sarà sorteggiato sul palco.Il vecchio cinema Cristallo, su invito di un politico che promette fondi per chi si adopererà a divulgare il dialetto tergestino, si trasforma in Nuovo Cine Swarovsky. Ecco quindi che cinque personaggi legati da parentela e da un vecchio contratto di associazione culturale investono i loro ultimi risparmi per la riapertura del vecchio stabile tirato a lucido. Vicende personali e comiche si dispiegano nel prosieguo degli eventi che vedono l’arrivo di una grande star per la serata dell’inaugurazione. I nomi dei personaggi cambiano ogni sera, è il pubblico che li elegge, uno spettacolo interattivo e ambizioso che non delude, al contrario entusiasma e coinvolge gli spettatori. Risate e battute tra platea e palco sono assicurati. Grande regina della serata è Ariella Reggio che appare sul proscenio con uno scrosciante e affettuoso applauso. Giacomo Segulia, il più giovane della compagnia, regala entusiasmo al suo personaggio di figlio e nipote essendo a volte giustamente intransigente ed altre dolce e tenero con i membri della famiglia. Adriano Giraldi, risulta assolutamente poliedrico e solerte nel suo essere determinato al successo dello spettacolo tanto da travestirsi da star quando quest’ultima non si presenta in teatro. Marzia Postogna, ex moglie bella e divertente con uno sgrammaticato e traballante italiano, è pronta a deporre le armi nel momento in cui la suocera le tende la mano. Nel ruolo della socia-badante una brava e dinamica Daniela Gattorno che interpreta il suo personaggio con un accento straniero misto a parlata triestina. Un finale da avanspettacolo con tanto di bombetta e lustrini emoziona e entusiasma il pubblico che saluta e ringrazia con un prolungato applauso.
di Davide Calabrese
con Ariella Reggio
e con Adriano Giraldi, Giacomo Segulia, Marzia Postogna, Daniela Gattorno, Leonardo Zannier
musiche originali Sardoni Barcolani Vivi
arrangiamenti Fabio Valdemarin
scene e costumi Andrea Stanisci
coreografie Alberta Izzo
produzione La Contrada-Teatro Stabile di Trieste
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