Grande musica, grande danza, firme di assoluto prestigio nel panorama della coreografia del Novecento: con un trittico di capolavori si suggella la programmazione 2018-2019 di Balletti alla Scala, in attesa dell’apertura della nuova Stagione, dal 17 dicembre, con il debutto scaligero di Sylvia di Manuel Legris.
Dal 16 al 30 novembre dunque riuniti in un trittico George Balanchine con Bizet, nella purezza classica e le meravigliose geometrie di Symphony in C, Jiří Kylián con Mozart, nella raffinata musicalità del gioiello coreografico Petite Mort e Maurice Béjart con Ravel nella potente e trascinante sensualità di Boléro, che ritroverà sul mitico tavolo rotondo l’étoile Roberto Bolle nelle recite del 16, 19, 21, 22 e 27 novembre.
La musica ispira e nascono capolavori senza tempo: questo il filo conduttore della serata, che vedrà tornare sul podio Felix Korobov a dirigere l’Orchestra della Scala e protagonisti gli artisti di punta della Compagnia nella varietà di stili e ispirazioni di cui questo trittico è ricchissimo. Apre la serata Symphony in C, grande esempio del genere “concertante” di George Balanchine, strettamente integrato alla musica (la Sinfonia n.1 in Do maggiore di Georges Bizet), senza trama ma non senza espressività, toni e atmosfere. Esaltazione della purezza classica, meravigliose geometrie, simmetrie e forme, nei quattro movimenti, che vedono protagonisti ognuno una diversa ballerina, un diverso partner e il corpo di ballo. L’intero organico di circa cinquanta elementi si riunisce nel travolgente finale. Alla Scala fin dal 1955 vide i nomi di spicco del tempo; ripresa nel 2017 è stata, ed anche ora sarà, una vera vetrina per il Corpo di Ballo e i protagonisti dei quattro movimenti: Martina Arduino e Nicola Del Freo, coppia principale del primo movimento; Nicoletta Manni e Marco Agostino (secondo movimento); Alessandra Vassallo e Claudio Coviello (terzo movimento, in alternanza con Gaia Andreanò e Christian Fagetti in scena il 22 novembre e 30 pomeriggio) mentre la coppia principale del quarto movimento sarà interpretata da Maria Celeste Losa e Mattia Semperboni.
Cuore pulsante del trittico Petite Mort di Jiří Kylián torna in scena con il suo fluido inanellarsi di momenti di gruppo e splendidi passi a due dalle diverse tonalità, da quella lirica a quella appassionata e aggressiva, creato su commissione del Festival di Salisburgo nel secondo centenario della morte di Mozart (1991) e per il quale Kylián scelse le sezioni lente di due tra i concerti per pianoforte e orchestra più belli e famosi (al pianoforte Takahiro Yoshikawa). Per la ripresa di questo balletto, che vede protagonisti – come recitano le note di sala – ”sei uomini, sei donne, e sei fioretti, che hanno la funzione di essere veri partners danzanti e talvolta di sembrare meno indisciplinati e ostinati di un partner in carne e ossa”, vedremo in scena Stefania Ballone con Matteo Gavazzi (in alternanza il 30 pomeriggio con Benedetta Montefiore e Fabio Saglibene), Chiara Fiandra con Eugenio Lepera, Francesca Podini con Nicola Del Freo, Nicoletta Manni con Mick Zeni, Martina Arduino con Christian Fagetti (in alternanza il 30 pomeriggio con Caterina Bianchi e Marco Messina) , Alessandra Vassallo con Marco Agostino.
Nelle recite del 19, 22 e 30 sera le sei coppie saranno Marta Gerani con Daniele Lucchetti, Agnese Di Clemente con Andreas Lochmann, Paola Giovenzana con Gioacchino Starace, Antonella Albano con Antonino Sutera, Giulia Schembri con Gabriele Corrado, Giulia Lunardi con Massimo Garon.
Travolgente la chiusura della serata, con un altro “cult”, Boléro, per un altro mostro sacro della coreografia del Novecento, Maurice Béjart,. Non ha bisogno di presentazioni questa icona, questo rituale, che nel 2018 – dopo oltre quindici anni di assenza – è tornato alla Scala portando lo straordinario debutto di Roberto Bolle, che torna protagonista nelle recite del 16, 19, 21, 22 e 27 e anche di artisti scaligeri che per la prima volta sono saliti sul mitico tavolo rotondo: Gioacchino Starace (nuovamente in scena nella recita pomeridiana del 30 novembre) e Martina Arduino (che torna la sera del 30 novembre nella recita ScalAperta).
16, 19, 21, 22, 27, 30 (2 rappr.) novembre 2019
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Balanchine – Kylián – Béjart
Georges Bizet Symphony in C Coreografia George Balanchine © School of American Ballet Ripresa da Patricia Neary Costumi Karinska Luci Andrea Giretti Produzione Teatro alla Scala |
Wolfgang Amadeus Mozart Petite Mort Concerto per pianoforte e orchestra in la magg.n. 23 K 488 (adagio) Concerto per pianoforte e orchestra in do magg. n. 21 K 467 (andante) Coreografia e scene Jiří Kylián Coreografia ripresa da Shirley Esseboom Costumi Joke Visser Luci Jiří Kylián Realizzazione di Joop Caboort Supervisione alle luci e alle scene Hans Boven Pianoforte Takahiro Yoshikawa Produzione Teatro alla Scala |
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Maurice Ravel
Boléro
Coreografia
Maurice Béjart
Supervisione coreografica Gil Roman
Ripresa da Keisuke Nasuno
Luci originali riprese da
Marco Filibeck
Étoile
Roberto Bolle
(16, 19,21, 22, 27 novembre)
Produzione Teatro alla Scala
Direttore
Felix Korobov
Corpo di Ballo e Orchestra del Teatro alla Scala
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Date
Sabato 16 novembre 2019 – ore 20 – Prima rappresentazione – Turno Prime Balletto
Martedì 19 novembre 2019 – ore 20 – Fuori abbonamento
Giovedì 21 novembre 2019 – ore 20 – Fuori abbonamento
Venerdì 22 novembre 2019 – ore 20 – Turno N
Mercoledì 27 novembre 2019 – ore 20 – Fuori abbonamento
Sabato 30 novembre 2019 – ore 14,30 – Invito alla Scala per Giovani e Anziani
Sabato 30 novembre 2019 – ore 20 – ScalAperta
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Prezzi
da € 11 a € 180 (inclusa prevendita)
Recita ScalAperta (30 novembre ore 20) da € 6 a € 82,50 (inclusa prevendita)
www.teatroallascala.org
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Prima delle prime – Balletto
Teatro alla Scala con Amici della Scala
Mercoledì 13 novembre 2019, ore 18
Ridotto dei Palchi “A.Toscanini”
Leonetta Bentivoglio: Formalismo e narrazione nel balletto del Novecento.
Ingresso libero sino a esaurimento posti