Mercoledì 20 novembre, alle 17:30, Mauro Carbonoli presenta al Teatro della Pergola di Firenze il suo libro Anche a dispetto di Amleto – Cinquant’anni di teatro e altro (Aracne editrice). Il volume racconta cinquant’anni di un’Italia passata dalla disperazione del Dopoguerra all’ubriacatura degli ultimi anni del secolo, attraverso una quantità incredibile di personaggi, una cura maniacale nello scrivere e nel descrivere passioni, amori, storie, fatti, spettacoli, compagnie, teatri, luoghi. È un mémoire che si legge come un romanzo.
Insieme all’autore, intervengono Marco Giorgetti, direttore generale della Fondazione Teatro della Toscana; Ruggero Cappuccio, scrittore, regista, attore, direttore del Napoli Teatro Festival; Teresa Megale, direttrice della collana Thalìa – Università degli Studi di Firenze.
L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
La scena teatrale italiana del secondo Novecento ha subìto numerosi cambiamenti e vissuto un periodo estremamente florido. L’avvento della regia, la nascita dei teatri stabili, il cooperativismo – senza dimenticare la grandezza trascinatrice degli attori, delle compagnie e degli autori – hanno coinvolto un pubblico sempre più vasto e spinto le istituzioni a riconoscere l’importanza del teatro e a organizzare il settore.
Mauro Carbonoli è stato partecipe e protagonista del mutamento, prima sulle scene, poi nel retroscena come organizzatore. Il libro che ha scritto, Anche a dispetto di Amleto – Cinquant’anni di teatro e altro, rievoca in tono amichevole e colloquiale, con qualche momento di nostalgia, ma anche con tanta speranza per il futuro, i personaggi e le vicende che hanno permesso al teatro italiano di rinnovarsi e di entrare a pieno titolo nella modernità, tenendo il passo delle scene europee. È un volume che non può mancare nella biblioteca di chi fa, organizza, gestisce, o semplicemente si reca a teatro.
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Nota biografica
Mauro Carbonoli è una figura di spicco del teatro italiano del secondo Novecento. Nato a Milano nel 1929, dopo aver frequentato l’Accademia nazionale d’arte drammatica diretta da Silvio D’Amico, è stato attore di prosa, cinema e televisione, e ha collaborato con alcuni tra i maggiori artisti della sua epoca. Tra i fondatori della prima cooperativa teatrale in Italia – Teatro-Insieme – ha quindi indirizzato la sua carriera sempre più verso l’attività organizzativa, ricoprendo il ruolo di direttore del Teatro di Roma, del Piccolo di Milano, dell’Associazione teatrale dell’Emilia-Romagna, del Teatro Eliseo, del Teatro Pubblico Pugliese e dello Stabile del Veneto. Nel 1983 ha fondato, con Sergio Fantoni, la cooperativa Contemporanea ’83. Dal 1992 al 1996 è stato direttore generale dell’Ente Teatrale Italiano.