drammaturgia di Fabio Rocco Oliva
da “Sparviero, la mia storia” di Patrizio Oliva e Fabio Rocco Oliva, Edizioni Sperling&Kupfer
con Patrizio Oliva e Rossella Pugliese
regia di Alfonso Postiglione
spazio scenico Daniele Stella
costumi Giuseppe Avallone
disegni e illustrazioni Daniele Bigliardo
musiche Stefano Gargiulo
organizzazione e produzione Maurizio Marino per ArteTeca e Stefano Sarcinelli per Laprimamericana
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Ha emozionato! Emozione pura e vibrante, a corrente alternata tra palco e platea, complice amica anche la vicinanza e la contiguità che la Sala Pasolini consente. Si intersecano i due ambienti che possono diventare, all’occorrenza, l’uno prolungamento dell’altro.
Già dall’inizio, con il pugile seduto sulla pedana, che funge da scalino del ring e non solo come si avrà modo di scoprire durante lo spettacolo, il pubblico diventa protagonista della storia come colui che ha la funzione di ascoltare e partecipare.
La missione catartica del classico Teatro Antico viene riportata con semplice umiltà su una scena che ricorda l’arte povera della prima avanguardia, senza polvere di “vecchio” ma con la freschezza del racconto autentico, vissuto tra pedane, corde e teli.
L’angolo del quadrato rivolto verso il pubblico, come la prua di una nave da guerra naviga tra onde e marosi sicura ma non spavalda, alimentata dalla forza della necessità. Come vele al vento vengono manovrati i teli dipinti ai due lati, con immagini graffianti, pilastri e colonne di una memoria presente, sempre, mentre la tela centrale è neutra, pronta a diventare muro, finestra, galleria, accappatoio, tutto ciò che serve a costruire ponti con i mattoni del dolore e della sofferenza e scale per sollevarsi e salire al di sopra della melma della miseria, del compromesso e della delinquenza facile e adescatrice, fino a diventare testimonianza della vittoria.
Patrizio Oliva è stato uno dei più grandi pugili della boxe italiana.
“I giovani devono sognare, hanno il dovere e il diritto di sognare, perché chi crede nei propri sogni può realizzarsi anche se proviene da realtà svantaggiate”.
Il dovere, ancor prima che il diritto, di sognare.
Questo il messaggio, conciso e diretto di Patrizio Oliva, pugile italiano tra i pochi ad aver conquistato l’accoppiata oro olimpico (Mosca, 1980) e titolo mondiale (1986) e tanto altro ancora.
“Non è stato facile, non è stato facile” ripete come intercalare ricordando la fatica, il sudore, i sacrifici e soprattutto la determinazione che lo hanno portato a raggiungere la vetta del mondo, come aveva promesso al fratello, Ciro, che giocava bene a pallone, ma che non ha potuto realizzare i suoi sogni strappato da una morte prematura a soli 15 anni, alla famiglia e alla vita.
La vittoria come conquista non solo personale, ma riscatto di una vita, di una famiglia, di un intero quartiere ed anche di una città.
La piece è la trasposizione teatrale del libro autobiografico dal titolo “Sparviero-La mia storia”, la cui drammaturgia è stata curata dal nipote del boxeur, Fabio Rocco Oliva, per la regia di Alfonso Postiglione.
Mille i temi trattati, mille sentimenti fanno vibrare i muscoli dell’atleta che saltellando sulle gambe in un continuo allenamento sportivo racconta e rivive le emozioni della sua vita.
Si mette a nudo, Patrizio Oliva, non solo fisicamente ma interpretando se stesso nella sua toccante esperienza, dove la violenza e la necessità materiale non sono riuscite a cancellare i buoni sentimenti ed i valori che fanno della vita una grande Maestra. Ed anche, ovviamente, una palestra.
Spesso si dice che la strada è una palestra ed una maestra di vita e mai come in questo caso “frase fatta capo ha”!
Una brava Rossella Pugliese interpreta la mamma calabrese , perno della famiglia e dello spettacolo.
Stima ed ammirazione per il campione sportivo che ha saputo trasformarsi ed accettare nuove sfide con se stesso. Poteva sedersi in poltrona e vivere sugli allori, ricordando applausi e medaglie invece continua a salire sul ring, oggi diventato palco. Il teatro, a volte, può rinunciare alla tecnica quando sul piatto della bilancia sale il valore e la forza dell’amore e della passione.
Lodi ed encomi. Bravo Patrizio Oliva!
Il pubblico partecipe di ogni emozione, ha ringraziato con calorosi applausi.