La Herrera Tango Academy in collaborazione con il Teatro Franco Parenti e con il Patrocinio del Consolato della Repubblica Argentina, presenta POR SIEMPRE TANGO, la grande festa dedicata alla Giornata Internazionale del Tango. Infatti, l’11 dicembre alle 22.30 il foyer del Teatro Parenti si trasformerà in una milonga argentina. Con il Dj Luciano Ruvolo e l’Orchestra dal vivo Lo Que Vendrà sarà possibile ballare al suono della languida e passionale musica del tango e soprattutto partecipare a una festa argentina, godendo anche di una “ronda” realizzata dai più noti Maestri che arriveranno da tutta Europa e dall’Italia per celebrare questa danza universale insieme alla “leggenda del Tango” Roberto Herrera e suo fratello, il grande maestro Estanislao Herrera.
Il Tango Argentino riconosciuto, dieci anni fa, dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità è, senza dubbio, il fenomeno culturale più vasto che l’America latina abbia esportato nel mondo.
Si dice che il Tango sia una musica che si respira, che ha forma di fianchi e profumo di donna, una musica che scalda il sangue e stordisce la gente.
Ma, cos’è la milonga?
È un locale in cui si riuniscono gli argentini per conversare, bere qualcosa e, soprattutto, ballare Tango.
In questa sala da ballo, tra un “cabeceo”, una “mirada” e le “tandas” della musica si viene trasportati alla scoperta di un universo che va ben oltre il semplice genere musicale o la disciplina artistica.
Il Tango nasce alla fine del diciannovesimo secolo all’interno di un processo d’immigrazione che vede milioni di europei – soprattutto Italiani – riversarsi nelle città argentine, dove si stabiliscono anche molti i gauchos, i quali abbandonano il loro tradizionale nomadismo per cercare fortuna nei centri urbani.
Il tango nasce quindi dall’incontro di culture e genti diverse. Tuttavia esso si è ormai affrancato dalle sue origini per essere definitivamente consacrato a danza di valore universale, ma anche uno stile di vita, un modo di sentire l’esistente.
Tra i musicisti più illustri della storia del tango si ricordano Osvaldo Pugliese, Carlos Gardel e, in tempi più recenti, Astor Piazzola, grazie al quale il tango si è rinnovato, arricchendosi di atmosfere proprie dei linguaggi della musica classica e del jazz.
Ci si appassiona guardandolo, ci si entusiasma studiandolo, ma il momento in cui davvero entriamo nel mondo del tango è quando andiamo a ballare in milonga.
La milonga è l’ispirazione per il ballo, è il luogo dove si osserva, ci si conosce, si ascolta musica sempre diversa.
Il viaggio nel tango deve passare per la milonga, perché è il luogo in cui si concretizzano le emozioni, si “vive il tango” e solo penetrando nell’energia della milonga si può capire la vera essenza della danza.
Non è necessario essere “tangheri” per frequentare la milonga, perché il tango non è solo una sequenza di passi, ma un mondo intero fatto di sguardi, intenzioni, scelte, riti, attese, incontri, abbracci, musica, conversazioni, personaggi, sapori, luci e storie.
L’11 dicembre al Teatro Parenti non ci sarà solo il Tango Argentino, ma anche attenzione per chi ha bisogno d’aiuto e la Herrera Tango Academy ha voluto condividere la serata con la Fondazione PUPI che si impegna per dare conforto all’infanzia povera e difficile dell’Argentina più povera.
La Fondazione PUPI nasce da un’intuizione di Javier Zanetti, il grande calciatore argentino, che ha dichiarato: “Ho avuto un’infanzia difficile, e anche se oggi non vivo nel mio paese, conosco profondamente la situazione che sta attraversando e l’effetto che questo ha sui bambini più poveri.
Ho sempre pensato che ognuno di noi debba darsi da fare e considerare che ha una certa responsabilità sociale all’interno della sua comunità, per questo si deve cercare di mettere tutto il proprio impegno e fare più sforzi possibili per raggiungere un obiettivo comune, proprio come si fa in una squadra di calcio.
Da questa convinzione è nata l’idea di costituire una Fondazione che, raccogliendo aiuti, potesse mirare principalmente a soddisfare bisogni fondamentali come l’alimentazione, l’educazione, l’igiene e la cura dei bambini e di conseguenza aiutare le loro famiglie e la comunità in cui essi vivono”.