Il coro più numeroso d’Italia, la veneziana Big Vocal Orchestra, interpreta con oltre 200 voci la “resistenza” di Venezia e dei veneziani all’acqua granda.
Il direttore Marco Toso Borella: “Ripartiamo dall’arte”. Appuntamento eccezionale il 28 dicembre in Piazza San Marco.
Lacrime e commozione tra il pubblico in sala e anche tra i più di 200 coristi sul palco del Teatro Goldoni di Venezia ieri sera quando la Big Vocal Orchestra in occasione del consueto concerto di Natale, ha intonato Mermaids, un brano scritto dal direttore Marco Toso Borella, eclettico artista muranese, e dedicato a Venezia sommersa dall’acqua granda. Il coro riproduceva con le voci il suono delle sirene veneziane che annunciano la marea eccezionale in un crescendo struggente seguito dal celebre Adiemus di Karl Jenkins e Vita Nostra di Ennio Morricone. Un momento che ha travolto il pubblico di stupore ed emozione.
“La parola “Sirene” – spiega il direttore Marco Toso Borella – in inglese si può anche tradurre “Mermaids”, ossia le creature del mare, quelle della favola di Andersen, che con il loro canto ammaliano e muoiono per amore. O le sirene di Ulisse, che con il loro canto divorano, tanto da togliere ogni possibilità di resistenza.
In italiano, però, la stessa parola indica anche le sirene d’allarme, che con il loro canto divorano l’anima dell’uomo per ciò che annunciano: i bombardamenti dal cielo, i bombardamenti dal mare. Ho voluto intessere questi brani di forte intensità con il ricordo di quanto accaduto a Venezia il 12 novembre proprio perché il nostro coro rappresenta il segno che questa città può rialzarsi, può risanare le ferite e ridisegnare un futuro diverso da quello della cartolina del turismo di massa. Venezia può e deve rinascere a partire dalla sua arte e dalle persone, come noi, che a Venezia vivono e lavorano ogni giorno. Chi se non il nostro coro, composto da più di 200 voci veneziane, poteva interpretare in questo momento il grido della città al mondo?”.
“Vita, vita nostra. Ira, ira nostra” urla il coro portando le mani alla bocca e sullo sfondo compare un’immagine della Basilica di San Marco che si staglia sulla Piazza sommersa dall’acqua.
A esprimere con ancor maggior vigore questo messaggio la Big Vocal Orchestra sarà protagonista il 28 dicembre prossimo di un concerto eccezionale che si terrà in Piazza San Marco alle ore 18 nei pressi di Palazzo Ducale. L’iniziativa è voluta dall’ Associazione Commercianti di Piazza San Marco in collaborazione con il Comune di Venezia e Vela.
“Grazie alla Big Vocal Orchestra – aggiunge il Presidente dell’Associazione Piazza San Marco Claudio Vernier- che anche quest’anno, grazie alla disponibilità di Vela e dell’Amministrazione, ci aiutano a regalare emozioni uniche ai tanti veneziani ed ospiti che passeranno con noi le feste natalizie. Uno spettacolo unico ed imperdibile. Un segnale di rinascita che quest’anno acquisisce un significato ancora più forte dopo le ripetute alte maree”.
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La Big Vocal Orchestra è nei fatti la più grande formazione vocale d’Italia, un enorme coro che sorprende per l’effetto imponente della quantità di voci, coinvolge il pubblico per la scelta del repertorio – con brani di grande impatto emotivo, molto lontani dai tradizionali gospel o polifonici classici, e che si estende a colonne sonore di film a celebri brani di musical – e conquista per l’effetto scenico delle coreografie che accompagnano i brani. Cuore pulsante di questa realtà musicale è la figura del direttore Marco Toso Borella, poliedrico artista muranese che esprime il suo talento creativo in molteplici forme, dalla musica, alla pittura, alla ricerca storica, alla scrittura. Di professione pittore e incisore su vetro nella continuità di antiche tradizioni familiari, le sue opere sono pezzi unici di grande valore, presenti in collezioni internazionali. Una sua Via Crucis in vetro è esposta nella Basilica dei Ss Maria e Donato a Murano. E’ scrittore di romanzi (il più celebre “Venezia Impossibile” è stato trasposto in versione cinematografica e presentato nell’ambito della Mostra Internazionale Cinematografica di Venezia, di un altro “Padroni e pedine: scacchi a chi?” ha curato la trasposizione teatrale interpretando lui stesso il protagonista dello spettacolo). E’ Direttore, Cantante, Coreografo e Arrangiatore nelle formazioni corali “Big Vocal Orchestra” e “Vocal Skyline”. E’ ricercatore storico, fine conoscitore della storia di Murano.