La Befana ha dato le dimissioni. Può sembrare assurdo, ma è così: la vecchina (che in realtà si chiama Graziana Patatella) non ce la fa più, vuole andare in pensione. Al “Centro per l’impiego dei personaggi famosi per le feste” c’è grande sconforto, anche perché di possibilità non è che ce ne siano molte: si può estendere il Natale fino a “coprire” l’Epifania, oppure la festa si può direttamente cancellare e non se ne parla più. Due opzioni, però, che non sono granché praticabili. Ne rimane una terza: mettere un avviso pubblico, cercare una sostituta, inserirla in un corso di formazione, insomma creare una nuova Befana.
Un’idea originale e divertente, che darà vita a situazioni davvero esilaranti, quella sviluppata dalla compagnia romana “Giù di Su per Giù”, che dal 4 al 6 gennaio ha portato in scena nella Capitale lo spettacolo “Cercasi Befana”, nel pomeriggio al Teatro Le Maschere (in via Aurelio Saliceti 1/3) e in matinée presso il Teatro Ciak (in via Cassia 692). Avevamo già apprezzato l’ensemble, fondato nel giugno 2014 dall’attore e regista teatrale e cinematografico Giorgio Volpe (nonché autore in rapida ascesa della letteratura italiana per l’infanzia), nello spettacolo “L’Emozionometro dell’Ispettore Drillo”: un apprezzamento che confermiamo e rafforziamo, considerata l’alta qualità complessiva di questa nuova performance.
In scena Camilla Bianchini, Chiara Battistini e Giorgio Volpe: tre attori eclettici, affiatati, spigliati (soprattutto pronti a rispondere in diretta, senza perdere un colpo, a un pubblico di bambini particolarmente vivace), davvero molto bravi. Da sottolineare è sicuramente la drammaturgia: il testo, di Giorgio Volpe (anche regista dello spettacolo), è ben costruito, poggiato su una lingua ricca e accurata, venato di un’ironia continua (particolarmente argute ed efficaci sono le parti del colloquio di lavoro della nuova Befana, la giovane e bella Mia, e quelle delle lezioni di volo o di storia dell’Epifania). Un testo, insomma, che permette agli attori di mostrare al meglio versatilità e capacità comica. Per uno spettacolo che, appena se ne avrà di nuovo l’occasione, sarà bene non perdere.