Manuel Barrueco, il principe dei chitarristi, torna all’Aula Magna dell’Università “Sapienza” di Roma martedì 28 gennaio 2020 alle 20.30 per la stagione della IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti. Suoneranno con lui il bandoneista Cesare Chiacchiaretta e I Solisti Aquilani.
Barrueco è considerato uno dei più grandi virtuosi della chitarra di oggi in ambito classico, forse il più grande. “Un musicista superiore” (New York Times), “magico” (Los Angeles Times), “un musicista raffinato, un aristocratico della chitarra” (Dallas Times) sono alcune definizioni coniate per lui dalla stampa internazionale.
Nato a Cuba, Manuel Barrueco iniziò a suonare ad orecchio la chitarra a otto anni. Trasferitosi negli USA nel 1967, continuò gli studi a Miami e a New York e li concluse al prestigioso Peabody Conservatory di Baltimora, dove oggi insegna a sua volta. In tale sua duplice formazione sta forse il segreto di questo musicista colto e popolare allo stesso tempo, che si fa amare per la naturalezza e l’immediata e spontanea comunicativa ma anche ammirare per il gusto, l’eleganza e lo stile.
La sua intensa attività lo porta nelle più importanti capitali della musica, da New York a Los Angeles, da Londra a Berlino, da Hong Kong a Tokyo. Suona con grandi orchestre sinfoniche (Royal Philharmonic e Phlharmonia di Londra, New World Symphony, Philadelphia Orchestra, Boston Symphony e tante altre) e con illustri direttori (tra cui Seiji Ozawa, Esa-Pekka Salonen e Franz Welser-Möst) così come con musicisti jazz (il celebre chitarrista Al Di Meola) e rock (Steve Morse dei Deep Purple e Andy Summers dei Police). Il suo disco “Cuba!” è stato definito “uno straordinario risultato musicale” dal San Francisco Chronicle, mentre l’incisione del “Concierto de Aranjuez” di Rodrigo con Placido Domingo come direttore è stata definita “la migliore registrazione di quest’opera” da Classic CD Magazine. Ha vinto più volte il Grammy e il Latin Grammy.
Manuel Barrueco torna con regolarità a Roma, dove e per i suoi concerti romani sceglie sempre la IUC, dove lo attende un pubblico affezionato ed entusiasta. Questa volta presenta un programma in cui le sue qualità avranno modo di brillare in piena luce. Dapprima eseguirà il Concerto in re minore RV 93 di Antonio Vivaldi, una trascrizione per chitarra di Emilio Pujol dall’originale per liuto. E a conclusione della serata suonerà un classico del Novecento, il Concerto per bandoneon, chitarra e orchestra di Astor Piazzolla, con Cesare Chiacchiaretta al bandoneon, che è stato premiato nei più importanti concorsi nazionali ed internazionali ed ha tenuto concerti per le più prestigiose società concertistiche in Italia e all’estero (Francia, Russia, Ungheria, Austria, Slovenia, Svizzera, Germania, Messico, Croazia, Slovenia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Olanda, Spagna…) con grandi direttori come Riccardo Muti.
La parte orchestrale è sostenuta da I Solisti Aquilani, un’orchestra da camera che suona senza direttore e da oltre cinquant’anni gira con successo il mondo intero, collaborando con artisti del calibro di Mischa Maisky, Vladimir Ashkenazy, Severino Gazzelloni, Salvatore Accardo, Uto Ughi, Mario Brunello, Ramin Bahrami, Dee Dee Bridgewater, Danilo Rea, Fabrizio Bosso e moltissimi altri. Oltre ad accompagnare Barrueco l’orchestra aprirà il concerto con La via isoscele della sera della giovane compositrice Caterina Di Cecca, che si è ispirata a una poesia di Anna Achmatova (brano vincitore del IV Concorso Nazionale di Composizione “Francesco Agnello” – 2018) ed eseguirà inoltre il Divertimento per archi in fa maggiore K 138 di Wolfgang Amadeus Mozart e le Antiche arie e danze per liuto, suite n. 3 di Ottorino Respighi. Biglietti: Interi: da 15 euro a 25 euro, più prevendita, Giovani: under 30: 8 euro; under 18: 5 euro, INFO per il pubblico: tel. 06 3610051/52, www.concertiiuc.it, botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it.
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Questo il programma in dettaglio:
Martedì 28 gennaio 2020. ore 20.30
Manuel Barrueco chitarra
Cesare Chiacchiaretta bandoneon
I Solisti Aquilani
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Di Cecca La via isoscele della sera per archi (brano vincitore del IV Concorso Nazionale di Composizione “Francesco Agnello” – 2018)
Mozart Divertimento per archi in fa maggiore K 138
Vivaldi Concerto in re maggiore per chitarra e archi (trascrizione di Emilio Pujol del Concerto per liuto RV 93)
intervallo
Respighi Antiche arie e danze per liuto, Suite n. 3
Piazzolla Concerto per bandoneon, chitarra e archi