Il Piccolo vuole raccontare Luca Ronconi, a cinque anni dalla morte, con un attenzione particolare, non solo al lavoro svolto sul palcoscenico, ma anche nella formazione dei giovani. Il Piccolo vuole raccontare Luca Ronconi, certo, attraverso gli oltre trenta spettacoli, allestiti nei suoi quindici anni al Piccolo, ma anche attraverso la responsabilità, viva e presente, che con il Piccolo il regista condivideva, di trasmettere il mestiere del teatro ai giovani che stanno per intraprendere quel percorso. Con questa intenzione, che vuole strappare l’esperienza di arte e di vita del regista a un confino negli archivi della memoria, sono state organizzate due giornate, 16 e 17 febbraio, di dialogo e confronto tra chi il teatro lo farà – gli allievi della Scuola che da lui prende il nome, oggi diretta da Carmelo Rifici, insieme a quelli di altre scuole di teatro milanesi – e chi, con lui, lo ha fatto: attori, registi, scenografi, costumisti, tecnici, studiosi.
Segue, dal 17 febbraio all’8 marzo, giorno del suo compleanno, un ciclo di proiezioni al Chiostro, in dodici giornate e diciassette titoli, tra spettacoli e documenti video, dedicato a chi conosceva Ronconi e a chi, per ragioni anagrafiche, lo scopre per la prima volta. Il 21 febbraio verrà presentato, in anteprima, il documentario di Gianfranco Capitta, In viaggio con Luca.
Nello stesso periodo, una mostra di manifesti al Teatro Strehler e immagini degli spettacoli nei monitor del foyer, per frammenti e schegge di visioni, come Ronconi avrebbe voluto che il suo teatro sedimentasse e fosse ricostruito nella memoria degli spettatori.
Viaggio al centro del teatro, della creatività, della passione per la didattica di Luca Ronconi – a cinque anni dalla morte – per raccontare le sue quindici stagioni al Piccolo, esplorando lo “spettacolo infinito”, come amava definirlo, che inseguì e costruì lungo l’arco di una vita di uomo e artista. È un percorso in più giornate, per parlare ai più giovani di un’esperienza teatrale straordinaria e condividere con il pubblico una selezione di testimonianze in video, dedicata agli oltre trenta progetti teatrali presentati al Piccolo.
Diviso in due sezioni, il programma delle attività comprende un primo focus rivolto innanzitutto ai giovani che riconoscano il teatro come propria vocazione. Domenica 16 e lunedì 17 febbraio, sono state organizzate due giornate di serrato confronto e dialogo tra gli allievi del 3° anno del corso “Giorgio Strehler” della Scuola di Teatro del Piccolo, diretta da Carmelo Rifici, quelli della Civica Scuola di Teatro “Paolo Grassi”, dell’Accademia dei Filodrammatici, e i professionisti coinvolti dal regista nelle fasi di progettazione e produzione dei suoi allestimenti al Piccolo: attori e registi, tra i quali, citandone solo alcuni, Massimo De Francovich, Franca Nuti, Maria Paiato, Massimo Popolizio, Fausto Russo Alesi; collaboratori artistici e tecnici che hanno lavorato alla realizzazione degli spettacoli, come Margherita Palli, Marco Rossi, Gianluca Sbicca, Beppe Rossi, Roberta Mangano; docenti della Scuola, drammaturghi, studiosi, esperti del settore, come Mauro Avogadro, Alberto Bentoglio, Roberta Carlotto, Giulio Giorello Claudio Longhi, Stefano Massini.
Le sessioni di lavoro saranno articolate in quattro moduli tematici, al mattino e al pomeriggio di ciascuna delle due giornate: “Dal tavolino al palcoscenico”, una riflessione sul rapporto tra il regista e il testo; “Lo sguardo critico”, il teatro di Ronconi come oggetto di studio e di analisi; “Il metodo è nel lavoro”, la sua passione per la didattica; “Il tempo dello spazio e lo spazio del tempo”, il racconto della costruzione di uno spettacolo, dal progetto alle prove, alla messa in scena.
Gli incontri vogliono interpretare anche la volontà, che ha segnato la vita di Luca Ronconi e la responsabilità del Piccolo, di tramandare il lavoro del teatro ai giovani colmando “separatezze generazionali” artificiose e strumentali.
L’approfondimento prosegue al Chiostro Nina Vinchi: in dodici appuntamenti a ingresso libero, da lunedì 17 febbraio a domenica 8 marzo, è proposta a tutto il pubblico una selezione di riprese integrali di spettacoli, documentari e speciali dedicati al lavoro del regista. All’interno del ciclo, in anteprima, viene proiettato il nuovo docufilm In viaggio con Luca, di Gianfranco Capitta (anche conduttore in video) e Simone Marcelli (regista). Il ciclo si chiude l’8 marzo, giorno del suo compleanno, con la proiezione di Lehman Trilogy, lo spettacolo che era ancora in scena il giorno della sua morte.
«Al fondo della volontà di rappresentare il composito sguardo con il quale siamo ora portati a capire quanto ci circonda sta, non lo nego, il sogno che inseguo da una vita: tra gli anfratti dello spazio, gli interstizi del tempo, le incrinature dell’identità e le slabbrature dell’essere sui quali prolifera il nostro oggi, presentare uno spettacolo infinito, uno spettacolo cioè capace di eccedere nel tempo e nello spazio le facoltà percettive del pubblico, uno spettacolo che possa essere colto da ogni singolo spettatore solo per frammenti e che a posteriori riviva nella memoria come soggettivo montaggio delle schegge di messa in scena da lui rubate nel vario offrirsi – e sfarsi – della rappresentazione».
Luca Ronconi
per Infinities, 2002
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Scuola di Teatro “Luca Ronconi”, Aula Brecht / per chi farà teatro
via Giorgio Strehler 3 (M2 Lanza)
Tramandare il mestiere
Il teatro raccontato da chi lo fa e lo vive (attori, tecnici, scenografi, costumisti…) agli allievi del 3° anno del corso “Giorgio Strehler” della Scuola di Teatro del Piccolo, della Civica Scuola di Teatro “Paolo Grassi” e dell’Accademia dei Filodrammatici.
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Domenica 16 febbraio, ore 10-14
Dal tavolino al palcoscenico. Luca Ronconi e il testo
con interventi di attori e registi
«Non mi è mai successo di leggere un testo e di trovarne immediatamente la chiave. L’interesse consiste nel vedere come il testo e la rappresentazione si costituiscono e si manifestano nel corso delle prove, come si modificano con il lavoro delle altre persone. Se io dessi subito agli attori la mia visione di uno spettacolo, non otterrei altro che un loro passivo adeguamento, mentre io penso che uno spettacolo sia sempre un’ipotesi». Luca Ronconi
La sceneggiatura di Lolita di Nabokov, l’imperativo morale di Professor Bernhardi di Schnitzler, la complessità dell’architettura shakespeariana (Sogno di una notte di mezza estate e Il mercante di Venezia), i peccati capitali del presente, nella folgorante lettura “deformata” di Spregelburd (La modestia e Il panico): sono tanti progetti, tutti diversissimi l’uno dall’altro, ma accomunati da una ricerca estremamente analitica sul testo. L’indagine puntuale condotta da Ronconi insieme agli attori nelle prove “a tavolino” spalanca agli attori orizzonti imprevedibili, guidandoli a un’interpretazione che è scandaglio della parola e del personaggio.
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Domenica 16 febbraio, ore 15-19
Lo sguardo critico
con interventi di studiosi, collaboratori ed esperti del settore
«Il mio teatro non è incomprensibile. Lo si capisce benissimo. Lo capisce benissimo anche chi lo avversa e lo detesta perché si rende conto immediatamente che è contro quello che lui predilige. È un rifiuto categorico del teatro di intrattenimento e, allo stesso tempo, la negazione altrettanto categorica di quello didascalico. È un teatro che chiede al pubblico di vivere un’esperienza».
Luca Ronconi
Il teatro di Luca Ronconi come oggetto di studio e di analisi. Attraverso alcuni spettacoli che hanno scritto la storia artistica di Ronconi al Piccolo, studiosi e critici riflettono sul rapporto del regista con il pubblico, sul collegamento intelligente e sottile con i fermenti della contemporaneità e sul suo essere punto di riferimento della ricerca.
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Lunedì 17 febbraio, ore 10-14
Il metodo è nel lavoro
con interventi di docenti e attori ex allievi della Scuola di Teatro del Piccolo
«Non possiedo né una didattica né un metodo. Cerco di conoscere più rapidamente possibile quali siano le singole potenzialità e le resistenze di ciascun allievo. E di aiutarli a liberarsi gradualmente di queste ultime, senza troppi schemi o pregiudizi, preconcetti ideologici o di gusto, secondo le loro effettive possibilità». Luca Ronconi
Da I soldati di Lenz a Il ventaglio di Carlo Goldoni, attraversando la “trilogia ricostruita” – Prometeo incatenato di Eschilo, Baccanti di Euripide, Rane di Aristofane – gli attori che furono suoi allievi alla Scuola del Piccolo, i registi che collaborarono con lui in qualità di assistenti e lo scrittore e drammaturgo con cui realizzò il suo ultimo capolavoro, Lehman Trilogy, raccontano la passione di Ronconi per la didattica teatrale. Il suo progetto di continua osmosi tra le aule di insegnamento e il palcoscenico, l’elaborazione non di un metodo ma di un modo di vivere e realizzare il teatro si perpetuano attraverso il lavoro dei tanti artisti che con Ronconi si sono formati.
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Lunedì 17 febbraio, ore 15-19
Il tempo dello spazio e lo spazio del tempo
con interventi di artisti e collaboratori alla realizzazione degli spettacoli
«Da sempre ho ritenuto che ogni testo, teatrale o non teatrale – ovvero appositamente scritto per il teatro, oppure letterario ma suscettibile di diventare un fatto teatrale – presupponga un suo spazio ideale, che non è solamente il luogo in cui si svolge l’azione narrata, ma l’entrare in un più sottile rapporto con le varie possibilità di rappresentazione». Luca Ronconi
Scenografi, costumisti, tecnici di palcoscenico e collaboratori raccontano le varie fasi di lavoro insieme al regista, nel passaggio dal progetto immaginato alla realtà delle prove e della messa in scena. Assieme al testo, spazio e tempo hanno rappresentato i cardini della poetica ronconiana, da Infinities a Professor Bernhardi, da Lolita all’incursione nei classici greci, da Quel che sapeva Maisie all’epopea di Lehman Trilogy, che si dipana per un secolo e mezzo tra Europa e Stati Uniti.
Chiostro Nina Vinchi / ingresso libero
Via Rovello 2 (M1 Cordusio)
Liberi di immaginare
Dodici appuntamenti in video per ripercorrere l’itinerario artistico di Luca Ronconi al Piccolo Teatro
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Lunedì 17 febbraio, ore 16
Progetto Sogno – parte prima
da La vita è sogno di Pedro Calderón de la Barca, regia di Luca Ronconi, 2000
di Guido Davico Bonino e Ariella Beddini
regia televisiva di Ariella Beddini
produzione RAISAT SHOW, durata 1h30’
Progetto Sogno – parte seconda
da Il sogno di August Strindberg, regia di Luca Ronconi, 2000
di Guido Davico Bonino e Ariella Beddini
regia televisiva di Ariella Beddini
produzione RAISAT SHOW, durata 55’
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Martedì 18 febbraio, ore 16
Lolita: prove di un amore
da Lolita, sceneggiatura di Vladimir Nabokov, regia di Luca Ronconi, 2001
di e regia televisiva di Ariella Beddini
produzione RAISAT SHOW, durata 58’
I due gemelli allo specchio
da I due gemelli veneziani di Carlo Goldoni, regia di Luca Ronconi, 2001
di Ariella Beddini, regia televisiva di Ariella Beddini e Marta Teodoro
produzione RAISAT SHOW, durata 53’
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Venerdì 21 febbraio, ore 18
In viaggio con Luca
docufilm di Gianfranco Capitta e Simone Marcelli
Catrina Producciones, 2020, durata 90’
Introduce la proiezione Gianfranco Capitta
prenotazione obbligatoria su piccoloteatro.org
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Martedì 25 febbraio, ore 16
MM: Mariangela e Maisie
da Quel che sapeva Maisie di Henry James, regia di Luca Ronconi, 2002
di Ariella Beddini, regia televisiva di Ariella Beddini e Marta Teodoro
produzione RAISAT SHOW, durata 53’
Percorsi nell’infinito
da Infinities di John D. Barrow, regia di Luca Ronconi, 2002
di e regia televisiva di Ariella Beddini
produzione RAISAT SHOW, durata 52’
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Mercoledì 26 febbraio, ore 16
Prometeo secondo Ronconi
da Prometeo incatenato di Eschilo, regia di Luca Ronconi, 2002
di e regia televisiva di Ariella Beddini
produzione RAISAT SHOW, durata 53’
Le Baccanti secondo Ronconi
da Baccanti di Euripide, regia di Luca Ronconi, 2002
di Ariella Beddini, regia televisiva di Ariella Beddini e Elena Sorrentino
produzione RAISAT SHOW, durata 52’
Le Rane secondo Ronconi
da Rane di Aristofane, regia di Luca Ronconi, 2002
di e regia televisiva di Ariella Beddini
produzione RAISAT SHOW, durata 58’
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Venerdì 28 febbraio, ore 16
Masterclass Ronconi
a cura di Bruna Bertani, regia di Giuliana Calandra
produzione RAISAT SHOW, durata totale 3h
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Sabato 29 febbraio, ore 16
Il Professor Bernhardi finalmente
da Professor Bernhardi di Arthur Schnitzler, regia di Luca Ronconi, 2005
di e regia televisiva di Ariella Beddini
produzione RAISAT SHOW, durata 59’
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Lunedì 2 marzo, ore 16
Sogno di una notte di mezza estate
di William Shakespeare
produzione Piccolo Teatro di Milano– Teatro d’Europa, 2008
regia di Luca Ronconi
scene di Margherita Palli, costumi di Antonio Marras, luci di A.J. Weissbard
riprese video e montaggio Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, durata 3h
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Mercoledì 4 marzo, ore 16
La compagnia degli uomini
di Edward Bond
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, 2011
regia Luca Ronconi
costumi di Gabriele Mayer, luci di A.J. Weissbard
riprese video e montaggio Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, durata 3h
La compagnia alla prima
direttore della produzione Davide Ferazza
regia di Giovanni Piscaglia
produzione 3D Produzioni e Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, durata 40’
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Giovedì 5 marzo, ore 16
In cerca d’autore. Studio sui “Sei personaggi” di Luigi Pirandello
produzione Piccolo Teatro di Milano e Centro Teatrale Santacristina, 2012
regia di Luca Ronconi, ripresa da Luca Bargagna
scene di Bruno Buonincontri, luci di Sergio Ciattaglia
riprese video e montaggio Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, durata 1h45’
Laboratorio Ronconi: In cerca d’autore
di Felice Cappa, realizzato da David Doplicher
produzione RAI 5 e RAI Cultura, durata 36’
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Sabato 7 marzo, ore 16
Pornografia
da Pornografia di Witold Gombrowicz, regia di Luca Ronconi, 2013
regia televisiva di Matteo Moneta, produzione SkyARTE
a cura di 3D Produzioni, durata 30’
Celestina
da Celestina – Laggiù vicino alle concerie in riva al fiume di Michel Garneau, da Fernando de Rojas
regia di Luca Ronconi, 2014
regia televisiva di Matteo Moneta, produzione SkyARTE
a cura di 3D Produzioni, durata 27’
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Domenica 8 marzo, ore 10 (I parte) e 13.30 (II parte)
Lehman Trilogy
di Stefano Massini
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, 2015
regia di Luca Ronconi, scene di Marco Rossi, costumi di Gianluca Sbicca, luci di A.J. Weissbard
produzione TV RAI CPTV di Torino, regia Arnalda Canali
durata I parte 2h e 35’, durata II parte 1h e 55’