Dalle menti di Eva Geatti e Nicola Toffolini, con le animazioni di Emanuele Kabu, uno spettacolo teatrale che rende grafici i sentimenti, che sintetizza l’emozione su di uno schermo bianco; la forma artistica ed elegante di una più popolare legge di Murphy: “Se qualcosa potrà andare storto lo farà”.
Una “fiaba sociale” difficile da raccontare ma che diventa fruibile ed incantevole grazie al modo leggero con cui viene raccontata: una energica Eva Geatti si aggira, come una novella Alice, in un mondo visionario e grottescamente ironico, popolato da ombre proiettate di animali, giovani manifestanti, uccelli che diventano aerei, videogames e cartoni animati, un mondo nero, in cui nessun evento può avere un risvolto felice, ma nonostante tutto ogni cosa possiede una stupidità e banalità divertente. In un gioco bidimensionale di ombre che si stagliano su di un fondo bianco il nero vince sempre, perchè alla fine, per contrasto, è l’unico ad esistere.
Senso letterale e concettuale si mescolano.
Agiamo ma in realtà siamo agiti, ci crediamo singoli ma in realtà siamo massa, possediamo il dolore delle stragi, delle guerre e del sangue ma siamo leggeri come le piume: e il periodo nero raccontato dai Cosmesi diviene un nuovo zero, quello degli anni di questo millennio, cinico, spietato, banale, ironico.
Da non perdere.