Era l’8 aprile del 1990 e la storia delle serie tv non sarebbe stata più la stessa. Esattamente trent’anni fa, la ABC trasmetteva la prima puntata di Twin Peaks.
Per la prima volta i telespettatori vedevano il volto di Laura Palmer e vedevano il suo corpo avvolto nella plastica, cianotico e senza vita.
Per la prima volta facevano la conoscenza di Dale Cooper, elegante e acuto agente dell’FBI, sempre in contatto diretto con la sua fantomatica segretaria Diane.
Per la prima volta entravano in quella cittadina, apparentemente tranquilla, dello Stato di Washington, ed erano accolti dal cartello che segnalava la presenza di 52201 abitanti.
Nelle settimane successive a quell’8 aprile, David Lynch e Mark Frost, gli autori della serie, hanno portato gli spettatori alla scoperta dei segreti e dei misteri che si nascondevano nelle vite dei personaggi di quell’America lontana dalle grandi metropoli.
Thriller, grottesco, commedia, melodramma, soprannaturale, in Twin Peaks ogni genere cinematografico e televisivo si fondeva e si incastrava cambiando le regole delle serialità, diventando il capostipite di quella varietà di prodotti tv di cui oggi abbiamo l’imbarazzo della scelta.
Per celebrare questo compleanno, oltre a segnalarvi che Kyle MacLachlan ha organizzato un rewatch dell’episodio pilota con i fan l’8 aprile 2020, ore 20.30 italiane, live Tweeting su Twitter e, successivamente alle 22.30 italiane, una sessione live Q&A su Instagram, ecco 10 piccole curiosità sulla serie:
1 – Laura Palmer doveva interpretare solo la scena “wrapped in plastic” ma Lynch rimase ben impressionato da Sheryl Lee e la fece recitare anche nel ruolo della cugina di Laura Palmer.
2 – Il personaggio della cugina, Maddy Ferguson, è un chiaro riferimento a “La donna che visse due volte” (il nome Madeleine è lo stesso della protagonista del film di Hitchcok e il cognome è quello del personaggio interpretato da James Stewart).
3 – L’idea del personaggio di Bob nacque quasi per caso. Frank Silva, al tempo, era un arredatore e assistente alla scenografia. Lynch gli chiese di girare la scena in cui si trova ai piedi del letto di Laura e dopo aver visionato il filmato gli piacque così tanto da volerlo inserire ad ogni costo, malgrado ancora non avesse bene in mente il modo in cui utilizzarlo. Il volto di Silva, poi, entrò, per sbaglio, nel riflesso dello specchio presente nella scena in cui Sarah Palmer grida disperata e si alza dal divano. Un errore che Lynch vide come un segno. Il male era nato.
4 – Lo sceriffo Harry Truman è un chiaro riferimento all’omonimo presidente americano e lo “certifica” anche il cartello sotto la testa di cervo nell’ufficio dello sceriffo che riporta la scritta “The buck stops here” (Alla fine le decisioni spettano a me).
Il 33esimo presidente degli Usa aveva fatto incidere questa frase sulla sua scrivania.
5 – Il personaggio del Dr. Jacoby, invece, è ispirato all’etnobotanico Terence McKenna, sia esteticamente che come stile di vita. Entrambi dediti a sostanze psichedeliche e entrambi vissuti alle Hawaii per molto tempo.
6 – Il titolo scelto era “Northwest Passage” ma, dopo aver scoperto che esisteva veramente una cittadina americana con quel nome, fu deciso di chiamare lo show “Twin Peaks”.
7 – Twin Peaks doveva essere una cittadina di 5120 abitanti ma la ABC pretese che il numero fosse moltiplicato per dieci (52201), temendo che, altrimenti, gli spettatori americani non si sarebbero sentiti vicino ad una realtà così piccola.
8 – “Chi ha ucciso Laura Palmer?”
Per scongiurare che uscisse fuori il nome dell’assassino della bionda reginetta della scuola, furono girate due versioni dell’omicidio di Maddy Ferguson: una con Benjamin Horne e l’altra con Leland Palmer, posseduti dallo spirito malvagio di Bob. Nemmeno gli attori coinvolti conoscevano la verità, visto che ognuno aveva solo il copione con le proprie parti.
9 – Sembra che anche il presidente russo Mikhail Gorbachev fosse un accanito fan della serie e convinse la segretaria di George H.W. Bush ad aiutarlo a capire chi aveva ucciso Laura Palmer e a chiamare gli assistenti di Lynch per avere la rivelazione sull’assassinio. Tentativo che si rivelò fallimentare.
10 – David Lynch e Mark Frost volevano produrre una serie spin-off che avesse come protagonista Audrey.
La storia avrebbe seguito la figlia di Benjamin Horne in cerca di fortuna come attrice a Hollywood e la serie si sarebbe dovuta chiamare “Mulholland drive”.
Il progetto non andò in porto ma, alcuni anni dopo, da questa idea è nato il capolavoro cinematografico con protagonista Naomi Watts.