Il suono del violoncello sembra accompagnare le foglie che cadono e si liberano nel vento. Hanno una forma particolare, appartengono a un albero che risale a 250 milioni di anni fa, e per il loro aspetto sembrano racchiudere un mistero, un significato segreto.
“Ginkgo Biloba” è il nuovo singolo della violoncellista e cantautrice irlandese Naomi Berrill (qui in streaming su Spotify: https://bit.ly/NaomiBerrill_GinkgoBiloba), che anticipa l’album Suite Dreams, in uscita l’8 maggio per Warner Music in collaborazione con Casa Musicale Sonzogno (qui il link per il pre-order sulle principali piattaforme: https://lnkfi.re/NaomiBerrill_SuiteDreams).
Una canzone ispirata all’omonima poesia del poeta tedesco Johann Wolfgang von Goethe, che torna 200 anni dopo liberata dalle note del violoncello di Naomi. Come le foglie di questo antico albero – apparentemente formate da parti diverse – anche il brano si compone di elementi differenti unendo musica, poesia e natura per creare un’atmosfera unica eterea e sospesa.
Dopo i primi due album, From the Ground e To the Sky, dedicati rispettivamente alla terra e all’acqua, in questa traccia come in tutto il disco l’artista torna a immergersi negli elementi naturali – questa volta abbracciandoli tutti – in un dialogo costante costruito nel rispetto e nella delicatezza.
“Sta succedendo una cosa in questo momento surreale”: dice Naomi. “La madre terra e gli elementi sono liberi come non mai e subiscono meno la pressione esercitata dall’essere umano in movimento. La natura si sta riprendendo i suoi spazi, e anche se ognuno di noi mai avrebbe voluto vivere un momento come quello attuale, ci stiamo forse rendendo conto di quanto alcuni dei nostri comportamenti siano poco compatibili con l’ambiente in cui viviamo”.