Ludwig van Beethoven Concerto n. 4 per pianoforte e orchestra in Sol maggiore op.58
Ludwig van Beethoven Sinfonia n. 2 in Re maggiore op.36
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Alexander Lonquich, pianista e direttore
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Il secondo appuntamento della Beethoven Summer, l’iniziativa estiva dell’Orchestra Sinfonica di Milano Guseppe Verdi dal 1° luglio al 30 agosto, vede come protagonista Alexander Lonquich. Dopo l’inaugurazione, che ha visto il talento di Alexander Romanovsky impegnato con laVerdi nell’esecuzione del Quinto Concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven, è il turno un altro degli interpreti più autorevoli del repertorio beethoveniano a livello mondiale. Mercoledì 8 luglio alle ore 20.30 e Giovedì 9 luglio alle ore 20.30 all’Auditorium di Milano, con replica venerdì 10 luglio alle 20.30 sul palco antistante il Teatro Sociale di Lecco, Lonquich ricopre la doppia veste di solista e direttore: di Beethoven eseguirà il Quarto Concerto per pianoforte e orchestra in Sol maggiore op.58, vero e proprio punto di svolta nella storia della forma concertistica, e la Seconda sinfonia in Re maggiore op.36, creando così un binomio reso organico dalla vitalità e la freschezza delle due composizioni.
Il concerto inaugurale ha mostrato come l’Auditorium di Milano sia stato messo in totale sicurezza per poter ospitare una stagione concertistica: il fatto di aver “smontato” le file dispari è una fonte di serenità per il pubblico, che si vede così assicurata la distanza minima da tenere all’interno della sala. Inoltre, il lavoro di sanificazione continua rende l’Auditorium un ambiente sempre igienizzato. L’effetto più interessante lo si è avuto sul palco: trentacinque elementi ben distanziati l’uno dall’altro, ognuno dei quali ha il proprio leggio, dando vita quasi a un’orchestra di solisti, e rendendo l’esecuzione intrisa di una nuova potenza e di una nuova energia. È su queste premesse che affrontiamo il secondo imperdibile appuntamento della Beethoven Summer, un esperimento che si sta rivelando estremamente efficace, e che consente all’orchestra di suonare in assoluta sicurezza,
Da parte sua, la magnificenza del repertorio beethoveniano aiuta: Lonquich esegue il Quarto Concerto di Beethoven, composto nel 1806 e dal carattere positivo e ottimistico. Una pagina di straordinaria bellezza e originalità, in cui per la prima volta nella storia il pianoforte apre il concerto, anticipando la canonica esposizione orchestrale, che da sempre rappresenta una preparazione al trionfale ingresso del solista. La Seconda Sinfonia di Beethoven in Re maggiore op.36, invece, fu eseguita per la prima volta nel 1803, e guarda già in un certo senso al Beethoven del periodo maturo, che scardina il linguaggio classico e quasi oltrepassa il romantico. Sinfonia di cui la Allgemeine Musikalische Zeitung scriverà: “guadagnerebbe ove venissero accorciati alcuni passi e sacrificate molte modulazioni troppo strane“.
Durante l’ingresso in sala dell’Orchestra all’inizio del concerto inaugurale della Beethoven Summer, il pubblico si è lasciato andare in un applauso liberatorio, felice d’incontrare nuovamente laVerdi, entusiasta di fruire ancora una volta della musica dal vivo. Il Concerto dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi insieme ad Alexander Lonquich è un ulteriore occasione di rivivere una grande esperienza, musicale, intellettuale ed emotiva.
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Biglietti: euro 15.00 Balconata e Galleria; 20.00 Platea.
La biglietteria di Largo Mahler è attiva dalle 10.00 alle 19.00 .
Nei giorni del concerto la biglietteria proroga l’orario di apertura fino alle ore 20.30.
I biglietti potranno essere acquistati esclusivamente presso la biglietteria dell’Auditorium oppure attraverso prenotazione telefonica e/o via mail T. 02 83389401/402 – info@auditoriumdimilano.org (previo pagamento con bonifico da effettuare entro la giornata nella quale si prenota). In quest’ultimo caso, il biglietto verrà inviato in formato telematico.
Ricordiamo al nostro pubblico che non sarà possibile ritirare il biglietto prenotato in loco prima del concerto.
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Mercoledì 8 luglio 2020, ore 20.30
Giovedì 9 luglio 2020, ore 20.30
Auditorium di Milano, largo Mahler
Venerdì 10 luglio 2020, ore 20.30
Palco antistante il Teatro Sociale, Lecco
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Biografia
Alexander Lonquich Pianista e Direttore
Alexander Lonquich è nato a Trier, in Germania. Nel 1977 ha vinto il Primo Premio al Concorso Casagrande dedicato a Schubert. Da allora ha tenuto concerti in Giappone, Stati Uniti e nei principali centri musicali europei.
La sua attività lo vede impegnato con direttori d’orchestra quali Claudio Abbado, Kurt Sanderling, Ton Koopman, Emmanuel Krivine, Heinz Holliger, Marc Minkowski. Particolare in tal senso è stato il rapporto mantenuto in passato con Sandor Vègh e la Camerata Salzburg, di cui è tuttora regolare ospite nella veste di direttore-solista.
Un importante ruolo lo svolge inoltre la sua attività nell’ambito della musica da camera. Alexander Lonquich, infatti, ha avuto modo di collaborare con artisti del calibro di Christian Tetzlaff, Nicolas Altstaedt, Vilde Frang, Joshua Bell, Heinrich Schiff, Steven Isserlis, Isabelle Faust, Carolin Widmann, Jörg Widmann, Boris Pergamenschikov, Heinz Holliger, Frank Peter Zimmermann.
Ha ottenuto numerosi riconoscimenti dalla critica internazionale quali il “Diapason d’Or”, il “Premio Abbiati” (come miglior solista del 2016) e il “Premio Edison” in Olanda.
Nel 2003 Alexander Lonquich ha formato, con la moglie Cristina Barbuti, un duo pianistico che si è esibito in Italia, Austria, Svizzera, Germania, Norvegia e USA.
Inoltre, nei suoi concerti appare spesso nella doppia veste di pianista e fortepianista spaziando da C.P.E. Bach a Schumann e Chopin, del quale ha inciso, su un pianoforte Erard insieme a Philippe Herreweghe, il Concerto in fa minore per il Frederick Chopin Institute.
Nel ruolo di direttore-solista, Alexander Lonquich collabora stabilmente con l’Orchestra da Camera di Mantova – con cui in particolare ha svolto un lavoro di ricerca e approfondimento sull’integrale dei Concerti per pianoforte e orchestra di Mozart – e, tra le altre, ha lavorato con l’Orchestra della Radio di Francoforte, la Royal Philharmonic Orchestra, la Deutsche Kammerphilarmonie, la Camerata Salzburg, la Mahler Chamber Orchestra, l’Orchestre des Champs Elysées e la Filarmonica della Scala di Milano.
Di particolare rilievo è stato, nella primavera 2009, il progetto con l’Orchestra Sinfonica Nazionale RAI nel quale, in cinque differenti concerti, è stata presentata l’integrale delle Sinfonie di Schubert accostate ai Concerti per pianoforte di Beethoven.
Si esibisce regolarmente per l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con la quale dalla stagione 2011/12 collabora anche come direttore-solista.
La stagione 2018/19 prevede per Alexander Lonquich, tra le altre, una serie di recital con Cristina Barbuti, con tappe a Bergamo, Pisa e Trento, una serie di recital solistici (tra le altre a Ferrara, Milano, Palermo, L’Aquila e Firenze), progetti da camera con il Quartetto Ebene e in duo con Nicolas Altstaedt, collaborazioni con l’Orchestra Verdi di Milano e l’Orchestra Leonore di Pistoia.
Alexander Lonquich svolge anche un’intensa attività concertistica all’estero: è stato “Artist in Residence” nella stagione 2015/16 presso la NDR Elbphilharmonie Orchester (Orchestra della Radio della Germania del Nord) di Amburgo, e poi nell’edizione 2017 del Festival della Primavera di Praga, dove si è esibito anche nel ruolo di solista e direttore con la Camerata Salzburg. E’ frequente ospite di festival di rilievo internazionale, tra i quali Schubertiade, Lockenhaus, Mozartwoche Salzburg in Austria, Beethovenfest Bonn, Ludwigsburger Schlossfestspiele e Sommerliche Musiktage Hitzacker in Germania. Tra gli impegni salienti fuori Italia citiamo collaborazioni con la Stuttgarter Kammerorchester, la Münchener Kammerorchester (per l’integrale dei cinque Concerti di Beethoven), la Potsdam Kammerakademie, la Camerata Salzburg, con cui sarà in tournée in Belgio e Olanda nella primavera del 2019, oltre a recital e concerti di musica da camera in numerose sale europee, tra le quali la Philharmonie e la Pier Boulez Saal di Berlino, la Konzerthaus di Vienna, l’Auditorio di Madrid.
Dopo aver effettuato incisioni per EMI dedicate a Mozart, Schumann e Schubert, ha iniziato una collaborazione con la ECM registrando musiche del compositore israeliano Gideon Lewensohn ed un CD di musica pianistica francese dell’inizio del XX secolo con gli Improptus di Fauré, Gaspard de la nuit di Ravel e i Préludes di Messiaen. In seguito ha inciso, sempre per ECM, la Kreisleriana e la Partita di Holliger e un CD interamente dedicato a Schubert, insieme a Carolin Widmann.
La sua pubblicazione più recente (ottobre 2018) è un doppio CD per l’etichetta Alpha-Outhere intitolato “Schubert 1828” e contenente le Sonate D958, D959 e D960; questa registrazione ha ottenuto un grandissimo successo di pubblico e critica e, nel febbraio 2019, ha ricevuto il prestigioso “Preis der deutschen Schallplattenkritik 2019”.
Ai numerosi impegni concertistici, Alexander Lonquich ha affiancato negli anni un intenso lavoro in campo didattico tenendo master-class in Europa, Stati Uniti ed Australia. Ha collaborato inoltre con l’Accademia Pianistica di Imola, l’Accademia Musicale Chigiana e la Hochschule für Musik di Colonia.
A partire dal 2014 Alexander Lonquich è Direttore Principale dell’OTO – Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, con la quale si esibisce durante ogni stagione anche come solista, contribuendo alla formazione dei giovani musicisti ed all’ampliamento del repertorio dell’ensemble.
Nel 2013 ha creato nella propria abitazione fiorentina, assieme alla moglie Cristina, Kantoratelier, un piccolo spazio teatrale dove le materie a lui care – psicologia, musica e teatro – vengono approfondite grazie a laboratori, seminari e concerti.