Energizzante, atletica, solare, queste sono le tinte che colorano la Compagnia Artemis Danza diretta dall’eclettica coreografa Monica Casadei, nuovamente e finalmente sui palchi nazionali e internazionali, post lockdown, con una proposta dal repertorio vario, in scena nella provincia di Parma.
Due omaggi per ricordare, uno, il centenario per i festeggiamenti del regista cinematografico, Federico Fellini, con la coreografia “I Bislacchi”, e l’altro, nella ricorrenza dei 150 anni del compositore Gioacchino Rossini, dedicato alla scrittura coreografica de “Il Barbiere di Siviglia”.
Una location intimistica accoglie il progetto “I Bislacchi”, nella cornice delle Serre Petitot del Parco Ducale di Parma, con le regole del distanziamento sociale e della protezione orale con le mascherine, introdotte, come da norma, e cucite con dovizia anche nei passaggi coreografici, rendendo l’elemento d’eccezione parte integrante del divertissement dei personaggi clowneschi in scena.
Con ritmo incalzante ed energia, “I Bislacchi”, attraverso stravaganti, bizzarri, strampalati personaggi, spesso analoghi alla realtà romagnola, quella poetica di Federico Fellini, la Compagnia Artemis Danza porta in scena la sintesi malinconica e visionaria dei capolavori del maestro, con quadri e tableaux viventi riconducibili ai film quali “La strada”, “Le notti di Cabiria”, “8 ½, Amarcord”, “I Vitelloni”.
Con lo stesso concetto di “ fermo immagine con movimento” di Fellini, la coreografa Casadei porta nello spazio scenico lo scorrere del tempo di quadri plurimi, congelati in un unico fotogramma d’azione.
Mentre nell’atmosfera déco delle Terme Berzieri, apre i battenti “Il Barbiere di Siviglia”, sul palco dell’Arena Estiva di Parco Mazzini a Salsomaggiore, nella rassegna della stagione 2020-21 del Teatro Nuovo, diretto dal regista Marco Caronna, con una impegnativa organizzazione che ha reso possibile ospitare 500 posti a sedere nel rispetto delle normative DPCM relative al Covid19. All’esordio di Artemis Danza, in cartellone anche Tony Hadley, il frontman degli Spandau Ballet, Gio Evan e Gene Gnocchi.
Ridotto nell’organico numerico dei danz-attori, rispetto al balletto d’azione originale ideato dalla coreografa Casadei, “Il Barbiere di Siviglia” conquista in crescendo il pubblico accorso per ascoltare le arie dell’opera di Rossini, conquistati dalla commistione di generi cuciti tra modernità, attualità e tradizione del melodramma, in un minimale ed essenziale gioco di luci e ambientazione d’effetto.
Il balletto d’azione interpretato da Artemis Danza intercala la musica originale dell’opera buffa, alle elaborazioni particolari di Luca Vianini, sempre in perpetua evoluzione. La cifra stilistica e l’identità del gesto corporeo, marziale e incalzante, si intrecciano con le espressioni manieristiche dei personaggi in costumi d’epoca, rimbalzati nel terzo millennio dai suoni metallici e dagli abiti della stilista Daniela Usai.
Menzione speciale a tutti i danz-attori della Compagnia Artemis che, risvegliati dal torpore forzato della resilienza, hanno saputo nutrire e allenare il corpo e la mente, in previsione di una ripresa celere per continuare a portare in scena l’Arte della Danza nelle prossime tappe della tournée.