L’Atélier Scimmie Nude presenta in prima assoluta I CENCI di Antonin Artaud, all’interno del Festival ExPolis: fuori dalla città, presso il Teatro della Contraddizione (Via della Braida 6, Milano) il 23, 24, 25 maggio 2011.
I CENCI di Antonin Artaud è stato nel 2010 il lavoro di restituzione dell’Atélier Scimmie Nude, al quale partecipano ogni anno anche gli attori stabili della compagnia, ed è diventata una vera produzione teatrale, vista la qualità del lavoro e la concretezza dei partecipanti all’atélier.
I Cenci è stato scelto dalle Scimmie Nude come lavoro di presentazione al Festival ExPolis, perché vicino al tipo di filosofia che sottende al festival e perché rappresentativo del lavoro di ricerca svolto dalla compagnia.
Tratto da una storia vera, I CENCI, viene scritto da Artaud come testo che concretizzi la sua idea di ‘dramma crudele’. L’azione è ambientata a Roma, nel 1599.
Il Conte Cenci, dopo aver commesso un delitto, è riuscito a sfuggire al carcere grazie alla mediazione di Camillo, che intercedendo presso il papa, commuta la sua pena in una confisca di terre. Ma Cenci è ben lungi dal pentimento: travolto dal suo stesso furore distruttivo organizza un ricevimento durante il quale festeggia la morte dei suoi figli minacciando tutti gli invitati, poi, interpretando fino in fondo il suo ruolo di anticristo, torturerà la moglie Lucrezia e violenterà la figlia Beatrice……
Antonin Artaud, nato a Marsiglia nel 1896 è stato una figura dominante dell’avanguardia francese del 900. Egli ha elaborato un teatro necessario e crudele, al quale le Scimmie Nude si ispirano nella loro ricerca e sperimentazione teatrale.
Un teatro che indaga sull’Uomo, dove la recitazione poetica anti – psicologica viene messa in primo piano, affiancata dalla ricerca fisico-vocale e dalla convinzione per cui tutto quello che il corpo manifesta è strettamente legato al cuore. Il cuore, motore centrale dell’attore, restituisce tutta la propria potenza solo quando l’attore s’investe completamente nella scena.
Nello stile crudele delle Scimmie Nude l’istinto viene stimolato fino ad arrivare a toccare le radici più intime dell’attore. Il teatro della crudeltà presuppone una crudezza dell’ attore verso se stesso per aprire il proprio cuore e per essere onesto, sincero e puro nei confronti del pubblico, attraverso lo spettacolo delle sue azioni e delle sue parole. L’ attore graffia il suo cuore grazie alla propria apertura intima teatralizzandola, diventa il tormento di se stesso: sia comico che tragico.
Per Artaud la responsabilità individuale del male e dell’ingiustizia si propaga all’ intera società. Nessuno è innocente se non reagisce con coscienza e libertà alle forze del male. Vittime e colpevoli sono risucchiati dallo stesso gorgo d’infamia e di morte.
Esiste in una società una data quantità di “male” latente che si localizza su di uno o più individui corrompendo poi tutte le anime di quel popolo, nessuno escluso. Due allora sono le soluzioni possibili: o una distruzione totale o un’estrema purificazione. Noi, oggi, di fronte a tanta violenza, nutriamo la segreta speranza per la seconda soluzione.
I Cenci di Antonin Artaud
Adattamento e regia Gaddo Bagnoli
Con Angelo Bosio, Michela Bologna, Eri Cakalli, Paola Figini, Claudia Franceschetti, Federica Garavaglia, Elena Lietti, Igor Loddo, Andrea Magnelli, Stefania Morino, Marco Olivieri, Laura Rinaldi, Tania Ricciardi,
Eleonora Zampierolo
Organizzazione e ufficio stampa Francesca Audisio
Produzione Federica Maria Bianchi
INGRESSO POSTO UNICO 10 EURO
Prenotazioni 025462155; info@teatrodellacontraddizione.it