Si chiama “Intermezzi” ed è una programmazione ad hoc per chiudere l’anno. Venti appuntamenti in meno di tre mesi, tra conferme e novità. Si parte con Daniele Rustioni. Al pianoforte Francesco Piemontesi. Due concerti, il 29 e 30 settembre, al Teatro Verdi di Firenze.
Abbiamo evitato la parola “stagione” e lo abbiamo chiamato “Intermezzi” ispirandoci alle omonime composizioni musicali. È pensato come ponte tra due stagioni, quella incompleta a causa del Coronavirus che ci siamo lasciati alle spalle e quella da definire meglio per il prossimo anno, aspettando l’evolversi della situazione.
Apertura affidata a Daniele Rustioni e Francesco Piemontesi (sarebbe stato l’ultimo concerto della passata stagione, ma con un diverso programma) con due concerti al Teatro Verdi di Firenze martedì 29 e mercoledì 30 settembre, entrambi con inizio alle ore 21,00.
Se si chiede al pianista Francesco Piemontesi quale è stato l’insegnamento più importante venuto dal suo maestro, il leggendario Alfred Brendel, risponde che è “l’amore per il dettaglio delle cose”. Lui, nato a Locarno nel 1983, ai dettagli tiene molto, e con pazienza li cura, chiedendo anche agli ascoltatori di fare lo stesso. Il che è possibile, come ha dichiarato tempo fa in un’intervista al “Guardian”, soltanto mantenendo il rito del concerto classico esattamente come è adesso. “So che di recente sono venute fuori tante idee per rendere i concerti più ‘casual’, con l’uditorio fluttuante in piscina su materassini gonfiabili o disteso sotto il pianoforte a coda a sgranocchiare popcorn”, diceva al giornalista del quotidiano britannico. “Eppure non dovremmo dimenticare che per ricevere l’arte, si tratti di musica, pittura, teatro, cinema, la metà del lavoro spetta al pubblico. A me piace abbastanza questa vecchia liturgia con centinaia di persone concentrate in assoluto silenzio su una composizione musicale”. Piemontesi è molto richiesto nelle sale da concerto di tutto il mondo. Questa settimana, giusto prima di arrivare a Firenze, è programmato a Berlino con i Berliner Philharmoniker diretti da Lahav Shani, il giovane successore di Zubin Metha alla Israel Philharmonic Orchestra.
Con l’Orchestra della Toscana Piemontesi suona il Concerto op. 54 di Robert Schumann, caposaldo del repertorio romantico per piano e orchestra fatto di esaltanti slanci emotivi e cantabilità intensa. In origine l’autore l’aveva pensato come una “Fantasia” in un solo movimento, e soltanto in seguito vi aggiunse gli altri due, facendolo così diventare un Concerto a tutti gli effetti. Sul podio Daniele Rustioni, che dell’ORT resta compagno fedele di scorribande musicali. A lui è affidata la Sinfonia “Grande” che Franz Schubert scrisse nell’ultimo anno della sua breve vita, il 1828, su commissione dell’orchestra di Vienna. Solo che agli strumentisti sembrò troppo difficile e fu accantonata. A riportarla in luce, un decennio dopo, fu Schumann.
Il Teatro Verdi avrà una capienza stimata di circa 500 posti suddivisi nel secondo e terzo blocco di platea (nel primo continuerà a trovare posto l’orchestra), oltre alla galleria e ai primi tre ordini di palchi. Una situazione più intima e raccolta, con il suono che l’insolita posizione ha reso ancora più bello.
Mantenendo fede alla nostra tradizione di offrire un prodotto di qualità ma accessibile a tutti, i prezzi continuano a restare bassi (biglietti a partire da 15 euro) e trovano ancora maggior convenienza in diverse formule di abbonamento (a partire da 60 euro). Riteniamo da sempre che chi riceve importanti finanziamenti pubblici abbia il dovere di restituire alla società esattamente questo, qualità a un costo accessibile.
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Martedì 29 e mercoledì 30 settembre, ore 21.00
DANIELE RUSTIONI direttore
FRANCESCO PIEMONTESI pianoforte
SCHUMANN Concerto per pianoforte e orchestra op.54
SCHUBERT Sinfonia n.9 D.944 La Grande
DANIELE RUSTIONI
Direttore principale dell’ORT fino al maggio scorso, mantiene vivo il suo legame con l’istituzione aprendo i concerti di “Intermezzi”.
Ha costruito in questi anni una carriera formidabile che lo ha portato a suonare alla Royal Opera House Covent Garden, all’Opera di Monaco di Baviera, all’Opéra di Parigi, all’Opernhaus di Zurigo, al Teatro alla Scala, alla Fenice di Venezia.
È uno dei più importanti direttori d’orchestra della sua generazione sia nel repertorio operistico che in quello sinfonico. Direttore Musicale dell’Opéra National de Lyon, ha debuttato con grande successo a settembre 2019 nel nuovo ruolo di Chief Conductor della Ulster Orchestra a Dublino.
Nella stagione in corso ha inaugurato alla Philharmonia Zürich, ha diretto per la prima volta la Hallé Orchestra di Manchester mentre ha fatto il suo debutto sinfonico al Concertgebouw di Amsterdam
con la Netherlands Philharmonic e negli Stati Uniti con la Indianapolis Symphony Orchestra; a fine stagione debutterà con l’Orchestre de Paris alla nuova Philharmonie. Vanta una lunga discografia; con l’ORT ha inciso negli ultimi anni tre CD per Sony Classical co-prodotti dalla Fondazione ORT che omaggiano il Novecento storico italiano (Giorgio Federico Ghedini 2016, Goffredo Petrassi 2018, Alfredo Casella 2019).
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FRANCESCO PIEMONTESI
Nato a Locarno, ha studiato con Arie Vardi perfezionandosi in seguito con Alfred Brendel, Murray Perahia, Cécile Ousset e Alexis Weissenberg. Pianista dotato di eccezionale finezza interpretativa abbinata a solidissime qualità tecniche, si esibisce in tutto il mondo con le principali orchestre tra cui la Los Angeles Philharmonic Orchestra, la London Symphony Orchestra, la Boston Symphony, la NHK Symphony, la Budapest Festival Orchestra, l’Orchestre National de France, l’Orchestra Nazionale della RAI di Torino, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e la Chamber Orchestra of Europe per citarne alcune; ha suonato con i più importanti direttori d’orchestra quali Vladimir Ashkenazy, Zubin Mehta, Sir Antonio Pappano e Yuri Temirkanov e collabora in ambito cameristico con artisti importanti quali Leif Ove Andsnes, Yuri Bashmet, Renaud e Gautier Capuçon, Stephen Kovacevich e il Quartetto Emerson. Si è esibito nelle più importanti sale da concerto del mondo e nei Festival più prestigiosi, tra cui quello di Salisburgo, Lucerna, Edimburgo, Verbier, Aix-en-Provence e La Roque d’Anthéron per citarne alcuni. Dal 2012 è Direttore Artistico del Festival Settimane Musicali di Ascona.
Questa stagione vedrà la pubblicazione delle ultime Sonate per Pianoforte di Schubert.