Nell’ambito del progetto di residenze artistiche del Teatro Cantiere Florida, la stagione Prosa a cura di Elsinor si apre con un Talk show con protagonisti la compagnia residente Sotterraneo e la socio-linguista Vera Gheno.
Vera Gheno precaria a tempo indeterminato specializzata in comunicazione digitale, ventennale collaboratrice dell’Accademia della Crusca, docente per l’università di Firenze, traduttrice, branditrice di vocabolari. Sotterraneo è un gruppo teatrale che di recente ha prodotto uno spettacolo sull’ “information overload” e a breve ne progetta uno sulle parole più intraducibili del mondo: L’elenco telefonico della Pangea. In occasione del periodo di residenza creativa per questo nuovo spettacolo giovedì 22 ottobre alle 21:00 il palco del Teatro Cantiere Florida si apre per un Talk dove due ricerche diverse ma vicinissime si intersecano per giocare col potere delle parole, per riflettere su come queste informino la nostra percezione della realtà, per parlare di come ci esprimiamo online e nella vita reale ma anche dei congiuntivi “sbagliati” di Leopardi, dell’eterna lotta fra grammarnazi e grammamanti e in generale della caratteristica nucleare dell’essere umano che chiamiamo linguaggio.
Vera Gheno nasce in Ungheria nel 1975. Si laurea e si addottora in Linguistica presso l’Università di Firenze, specializzandosi sulla comunicazione mediata dal computer. Insegna all’Università di Firenze (Laboratorio di italiano scritto), all’Università per Stranieri di Siena (Applicazioni informatiche per le scienze umane) e al Middlebury College, sede di Firenze (Sociolinguistica). Collabora con l’Accademia della Crusca dal 2000. Al momento è membro della redazione di consulenza linguistica e gestisce il profilo Twitter dell’ente. Ha pubblicato un libro, Guida pratica all’italiano scritto (senza diventare grammarnazi) con Franco Cesati Editore.
Sotterraneo è un collettivo di ricerca teatrale nato a Firenze nel 2005. Le produzioni del gruppo –riconoscibili per il loro approccio avant-pop in equilibrio fra immaginario collettivo e pensiero anticonvenzionale – replicano in diversi dei più importanti festival, teatri nazionali e internazionali e ricevendo negli anni numerosi riconoscimenti tra cui: Premio Lo Straniero, Premio Hystrio, BeFestival First Prize, Silver Laurel Wreath Award/Sarajevo MESS Festival e due Premi UBU di cui uno nella categoria “spettacolo dell’anno 2018” con Overload. Sotterraneo fa parte del progetto Fies Factory, del network europeo Shif Key ed è residente presso l’Associazione Teatrale Pistoiese.
La compagnia Sotterraneo torna ad abitare gli spazi del Teatro Florida all’avvio di una nuova produzione, L’elenco telefonico della Pangea pensata come tentativo di risposta alla fase di limitazioni e cambiamenti che stiamo vivendo. Nel mondo esistono “parole intraducibili”: concetti complessi raccolti in vocaboli unici che non esistono in altri idiomi. In lingua inuit iktsuarpok significa “il senso di aspettativa che ti spinge ad affacciarti ripetutamente alla porta per vedere se qualcuno sta arrivando”; in giapponese tsundoku significa “impilare un libro appena comprato insieme agli altri libri che prima o poi leggerai”; in bantu la parola ubuntu significa “posso essere solo attraverso di voi e con voi”. Lavoreremo su alcuni di questi vocaboli, universali e specifici al tempo stesso e dialogheremo con dei madrilingue sul significato e l’uso di queste parole nella loro cultura. Queste brevi “lezioni di intraducibilità” diverranno la traccia per uno spettacolo che tenti di rappresentare le situazioni indicate dai vari vocaboli, lasciando inevitabilmente emergere l’impossibilità di dar corpo ad alcune di queste a causa delle limitazioni Covid, che da pure restrizioni potranno ribaltarsi in un pensiero sulle relazioni umane e l’incomunicabilità – ora che la nostra specie per numerose ragioni non può più fare a meno di cooperare su scala globale.
Il prossimo appuntamento del Teatro Cantiere Florida è mercoledì 28 ottobre alle 21 con il Teatro dell’Elce in Lettera a Eichmann. All’indomani della condanna e dell’esecuzione di Adolf Eichmann, uno dei principali esecutori materiali dell’Olocausto, processato in Israele tra il 1961 e il 1962, il filosofo tedesco Günther Anders scrive una lettera al figlio, Klaus Eichmann, esortandolo a fare i conti con la sua eredità morale. Con lo scorrere delle pagine emerge un dubbio: l’eredità di Klaus non è forse la stessa di tutti noi, figli di un’epoca meccanizzata in cui il mostruoso potrebbe nuovamente manifestarsi con facilità? Siamo forse tutti figli di Eichmann? Un reading sonorizzato con la voce di Marco Di Costanzo, da Noi figli di Eichmann di G. Anders. In apertura della serata Marco Di Costanzo e la compagnia Teatro dell’Elce dialogheranno con il critico Matteo Brighenti
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concept Sotterraneo
con Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Daniele Villa
guest Vera Gheno
allestimento Marco Santambrogio
produzione Sotterraneo
collaborazione AttoDue
sostegno Comune di Firenze, Regione Toscana, Mibact
Sotterraneo fa parte del progetto Fies Factory ed è residente presso l’Associazione Teatrale Pistoiese
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posto unico: € 5 + d.p.
biglietto acquistabile esclusivamente on line al seguente link
www.ticketone.it/eventseries/talk-show-2831063/