Niente inaugurazione di stagione, a forte rischio le date di dicembre ma per il momento nessuna cancellazione del cartellone. Proprio in questo weekend la compagnia Arca Azzurra avrebbe portato in scena al Politeama lo spettacolo “A debita distanza” di Ugo Chiti, tratto dal Decamerone e I Racconti di Canterbury.
In bilico a questo punto anche le date di “Trascendi e sali” di e con Alessandro Bergonzoni (5 e 6 dicembre) e “L’alfabeto delle emozioni” di e con Stefano Massini (19 e 20 dicembre). Il sipario è abbassato, per le disposizioni antiCovid, ma il teatro non è fermo. «Stiamo lavorando per mandare nelle case del pubblico lo spettacolo che avrebbe inaugurato la stagione – fa sapere Beatrice Magnolfi, presidente del Teatro Politeama Pratese – attraverso mezzi alternativi che la tecnologia ci mette a disposizione. Resta per il momento invariato il calendario di dicembre anche se i numeri della pandemia ci orientano verso un posticipo della programmazione». Intanto si lavora dietro le quinte nel teatro di via Garibaldi.
In questa fase di stop alla programmazione si svolgeranno alcuni interventi di manutenzione, tra cui il rifacimento di facciata dell’edificio dell’ex Banchini sul lato di via dei Tintori mentre sono stati completamente rinnovati i camerini per gli artisti . «A gennaio ripartiremo con un progetto di rilancio della scuola di musical Arteinscena», fa sapere Magnolfi. Nel quadro di incertezza legato all’evolversi della situazione epidemiologica, il Politeama aveva suddiviso la campagna di abbonamenti in due tranche. Gli spettatori che avevano sottoscritto il carnet “Apertura” comprendente i tre spettacoli di novembre e dicembre saranno rimborsati a dicembre in attesa degli sviluppi dei nuovi Dpcm. «Dopo un’intera estate trascorsa a ripensare il modo di fruizione in presenza, ci siamo ritrovati di fronte a una seconda chiusura dei teatri – conclude la presidente del Politeama – Ma noi non ci arrendiamo, non vogliamo perdere il contatto con il nostro pubblico e per questo stiamo lavorando per riportarlo in un teatro ancora più bello e accogliente».
Il Politeama non si ferma
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