David Popper Polonaise de concert, op.14
Astor Piazzolla Otoño Porteño, dalle Cuatro Estaciones Porteñas
Pëtr Il’ič Čajkovskij Estratti dalla suite dello Schiaccianoci
I SoliCelli de laVerdi
Tobia Scarpolini, Mario Shirai Grigolato, Giovanni Marziliano e Giulio Cazzani
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Proseguono i concerti da camera online dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi: il mercoledì è il giorno delle esecuzioni per piccoli organici. A partire da mercoledì 2 dicembre, data in cui si sono esibiti Luca Santaniello al violino e Davide Vendramin alla fisarmonica/bandoneon, e mercoledì 9 dicembre, quando è stata la volta dell’arpa di Elena Piva accompagnata da Vittorio Rabagliati al pianoforte, in un programma interamente dedicato a Debussy, mercoledì 16 dicembre, sempre alle 19, è il turno di un quartetto: I SoliCelli de laVerdi. Gruppo da camera costituito dai quattro violoncelli di Tobia Scarpolini, Mario Shirai Grigolato, Giovanni Marziliano e Giulio Cazzani, che propone un interessante programma che spazia da David Popper, grande violoncellista boemo vissuto a cavallo tra Otto e Novecento, di cui viene esplorata la Polonaise de concert, op.14, a Astor Piazzolla, di cui eseguiranno l’Otoño Porteño, dalle Cuatro Estaciones Porteñas. Completano il programma alcuni estratti dalla Suite dello Schiaccianoci di Pëtr Il’ič Čajkovskij, le cui note ci proiettano immediatamente nell’atmosfera natalizia.
Si parte con Popper, con la Polonaise de concert op.14, un brano in cui viene valorizzata la tecnica strumentale dei quattro solisti, datato 1877, la cui versione originale è per pianoforte e violoncello. Questa trascrizione mette in risalto le potenzialità espressive dello strumento cui è destinata, e, nell’ambito di un quartetto di violoncelli, è avvincente notare come il ruolo di protagonista passi da un membro all’altro a seconda delle sezioni, creando un vero e proprio dialogo, serratissimo, tra i quattro strumenti.
Si prosegue con l’Otoño Porteño, datato 1969, dalle Cuatro Estaciones Porteñas di Piazzolla, reminiscenza de “Le Stagioni del Mondo”, un programma da concerto che rappresenta ormai un grande classico dell’Orchestra Verdi, in cui il lavoro sinfonico del compositore argentino viene proposto “intrecciato” con Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi.
Si conclude col più classico dei classici natalizi: I SoliCelli intoneranno alcuni estratti dalla Suite dello Schiaccianoci di Čajkovskij, tra cui l’inconfondibile “Danza della Fata Confetto”, una melodia ormai impressa nell’immaginario collettivo. Un primo augurio natalizio a tutto il pubblico virtuale de laVerdi.
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Video di Alberto Amoretti e Giovanni Hänninen
Assistenti: Dario Scalco, Sara Carraretti e Nicole Ganzetti
Produzione audio: Tranquilo sas
Tecnico del suono: Stefano Barzan, Assistente: Cinzia Guareschi
Luci: Domenico Cane
© Produzione Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
Il concerto s’inserisce nell’ambito dell’iniziativa #DonaEmozioni – Le emozioni risvegliano la musica, la campagna di raccolta fondi che l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi ha lanciato a partire da martedì 24 novembre per mantenere saldo il legame col suo pubblico. Le donazioni sono effettuabili online sul sito dona.laverdi.org.
In Streaming sul sito www.laverdi.org, sul canale Youtube e sulla pagina Facebook dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Esattamente come accade per i concerti dal vivo, laVerdi non rinuncia agli approfondimenti. Ed è così che, insieme ai concerti, anche i programmi di sala approdano online, e diventano consultabili sul sito www.laverdi.org. Un ulteriore modo di rendere la fruizione musicale ancor più completa e consapevole, una strategia per avvicinare ancor di più la modalità di ascolto online a quella dei concerti dal vivo.
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Tobia Scarpolini violoncello
Nato a Varese nel 1984 in una famiglia di artisti, in tenera età intraprende lo studio del violoncello presso il Civico Liceo Musicale “Francesco Malipiero” di Varese con Daniele Bogni, allievo del M° Pocaterra. Dal 2003 ha frequentato il Conservatorio di Milano sotto la guida di Marco Scano diplomandosi nel 2008; nel medesimo istituto due anni più tardi consegue la laurea in Alta Formazione Artistica a indirizzo interpretativo. Attualmente è primo violoncello nell’orchestra Giuseppe Verdi di Milano, per la quale vince l’audizione nel 2011. Con laVerdi si esibisce nei teatri più prestigiosi del mondo, ricordiamo: il Teatro alla Scala, la Royal Albert Hall in occasione dei BBC Proms di Londra, la sala Čajkovskij di Mosca, la Tonhalle di Zurigo, l’Alexandrinsky di San Pietroburgo, la Festspielhaus di Salisburgo sotto la guida di illustri maestri tra i quali Riccardo Chailly, Leonard Slatkin, Helmuth Rilling, John Neshling, James Conlon, Jeffrey Tate, Hannu Lintu, Paul Daniel, Roberto Abbado, Kojia Blacher, Diego Matheuz, Juraj Valcuha, Sir Neville Mariner. Sempre con laVerdi esordisce come solista nel novembre 2015 con la Sinfonia concertante di Haydn in Si bemolle Maggiore, successivamente esegue la prima esecuzione assoluta di Musica sull’Acqua, il concerto per violoncello, voce recitante e orchestra di Fabio Vacchi, nel 2016 si esibisce con il Don Quixote di Strauss per violoncello e orchestra. Numerosa l’attività musica da camera: nel 2013 fonda i “SoliCelli”, un quartetto di violoncelli per i quali scrive arrangiamenti ad hoc di svariati generi musicali. Nel 2018 crea il progetto “I cameristi Collezione Fazio”, ensemble destinato alla valorizzazione della musica da salotto dell’800 e dei primi del 900; i musicisti suonano importanti strumenti della tradizione liutaria italiana appartenuti alla collezione del suo bisnonno Vincenzo Fazio. Dal 2012 è membro stabile de I Solisti e de Il Quartetto della Verdi, molte nel corso degli anni le collaborazioni, tra cui ricordiamo: P. N. Masi, il quartetto Bernini, G. Ettorre, D. Nordio. Suona un violoncello Joseph e Antonio Gagliano del 1773 e un Joseph Guarneri del 1713 appartenuti al suo bisnonno. Da sempre affianca al violoncello il suo primo amore: la batteria, con la quale colleziona un discreto numero di successi artistici. Nel 2006 è finalista con il duo “air factory” al concorso di composizione per film muti “Strade del Cinema”, capo della giuria Ezio Bosso. Nel 2004 vince con i “The Crawl” il premio speciale della critica, il premio come miglior gruppo e il premio come miglior pezzo inedito al concorso sound check di Stresa, a capo della giuria Eugenio Finardi. Vanta la prima esecuzione italiana nell’agosto 2013 del Concerto di Jon Lord dei Deep Purple per gruppo rock e orchestra sinfonica proprio con laVerdi nonché la prima assoluta nel 2016 della rielaborazione di Ivan Merlini dei Quadri di un’Esposizione secondo Emerson, Lake and Palmer.
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Mario Shirai Grigolato violoncello
Ha iniziato gli studi di violoncello con F. Zecchino e ha proseguito con A. Sanarica diplomandosi in Violoncello al Conservatorio di Lecce con il massimo dei voti. Ha poi proseguito lo studio con C. Bellisario, docente del Conservatorio di Riva del Garda, e in seguito con M. Scano, docente del Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Ha fatto parte del Quartetto Herbert, del gruppo barocco Musiqua Antiqua e del gruppo A. Piazzolla. Come primo violoncello, ha collaborato con l’Orchestra Lirico Sinfonica Salentina e l’Associazione “Eur Pesaro”. Ha lavorato per le stagioni liriche del Teatro Verdi di Sassari e del Teatro Coccia di Novara, e poi con l’Orchestra di Sanremo e di Bologna. Nel 1996 ha superato le audizioni del corso di formazione dell’Orchestra Giovanile Italiana di Fiesole e dell’Orchestra Laboratorio Urbano di Bari. Nel 1997 ha partecipato alla tournée svoltasi ad Altenburger con l’Orchestra Est West Internationale Musik Akademie & V. Nel 1998 ha superato le audizioni di Spoleto Festival e dell’Accademia Filarmonica della Scala superando l’esame con il massimo dei voti. Ha conseguito l’idoneità presso l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali come violoncello di fila e concertino e nel 1999 a laVerdi, di cui fa parte stabilmente. Ricopre il ruolo di concertino dei violoncelli fino al 2007 e, poi quello di Primo Violoncello. Ha eseguito con laVerdi il Triplo Concerto di Beethoven nel 2011 con Simone Pedroni al pianoforte e Luca Santaniello al violino. Nella Stagione 2012/13 è stato solista nel Doppio concerto di Brahms e nella Stagione 2013/14 è stato solista nel Don Quixote di R. Strauss, diretto da J. Bignamini. Fa parte del quartetto d’archi I Solisti de laVerdi.
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Giovanni Marziliano violoncello
È entrato giovanissimo a far parte dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi dove, dal 2007, è concertino dei violoncelli, lavorando con direttori quali Chailly, Muti, Giulini, Gergiev, Prêtre, Noseda, Honeck, V. Jurovskij. Nel 2008 ha diretto laVerdi in Pierino e il Lupo di Prokof’ev e in Guida del giovane all’orchestra di Britten; dal 2009 al 2012 ricopre il ruolo di direttore musicale dell’ensemble Hornpipe con il quale realizza, tra le altre cose, la prima esecuzione milanese dell’opera Savitri di G. Holst presso il Teatro Dal Verme, in collaborazione con l’Accademia della Scala. Con laVerdi, in veste di direttore preparatore, collabora con Zhang Xian (Settima sinfonia di Beethoven – 2013), con Claire Gibault (Decima sinfonia di Mahler – 2014), con Fabio Vacchi (Veronica Franco – 2014), con Luis Bacalov (Le Barbatelle – 2015). Nel 2013 è assistente di Jader Bignamini in qualità di preparatore de laVerdi per tutti e la dirige nella Sinfonia n. 1 di Brahms, Sinfonia n. 8 Incompiuta di Schubert, Lo Schiaccianoci e Sinfonia n. 6 Patetica di Čajkovskij. Nel 2013 dirige in prima assoluta in Italia e per la prima volta senza i Deep Purple, il Concerto for group and orchestra di John Lord (Deep Purple) e Sweeney Todd di Malcom Arnold, concerto che ha avuto un grande seguito di critica. A settembre 2014 dirige in prima assoluta lo spettacolo Insalata Porteña (tango e dintorni) di Luis Bacalov. Dal 2014 studia col M° Barbacini seguendolo nelle sue più recenti produzioni de La Bohème a Bari (2015) e de Il Barbiere di Siviglia all’Opera di Stoccarda (2016). Nel 2016 dirige una trascrizione per gruppo rock e orchestra della versione di ELP da Pictures at an Exhibition. Sempre nel 2016 viene selezionato a partecipare ad alcuni concorsi internazionali di direzione d’orchestra tra cui il ‘Nino Rota Competition’ e risulta finalista al’EMA a Teplice. A febbraio 2018 ha debuttato qui a Milano con La Traviata per Voce all’Opera.
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Giulio Cazzani violoncello
Classe 1988, violoncellista dell’Orchestra Verdi di Milano, si diploma a Como con il massimo dei voti e si perfeziona all’Accademia del Teatro alla Scala prima, e al Conservatorio della Svizzera italiana poi, dove ottiene il Master of Arts in music performance sotto la guida di Johannes Goritzki. Studia inoltre con Massimo Polidori, Umberto Clerici, Giovanni Sollima, Enrico Bronzi e Giovanni Gnocchi. Ricopre il ruolo di primo violoncello presso numerose orchestre giovanili italiane e supera le audizioni presso la Gustav Mahler Jungendorchester di Vienna, l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, il Teatro Comunale di Bologna e l’Orchestra dell’Arena di Verona, dove collabora anche come secondo violoncello. Si esibisce in Italia, Olanda, Austria, Svizzera, Portogallo, Spagna, America, Cina, Norvegia, Emirati Arabi, Oman.