Sarà la presenza eccezionale di Kirill Petrenko, attuale Direttore Musicale dei Berliner Philharmoniker, a guidare l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nell’imperdibile Concerto di Natale che si terrà il 23 dicembre (in diretta su Radio 3 e in streaming su Raiplay.it dall’Auditorium Parco della Musica, Sala Santa Cecilia ore 20.30) e che successivamente sarà trasmesso su RAI DUE IL 29 DICEMBRE ALLE ORE 10. Il concerto è realizzato con il supporto di Enel, socio fondatore dell’Accademia Santa Cecilia, che ogni anno rinnova la sua presenza in occasione di uno degli eventi più importanti del Paese. Promozione dell’arte, della grande musica e dei giovani artisti, spingono l’azienda a sostenere partnership con le più importanti Istituzioni nazionali in un’ottica di valorizzazione del patrimonio culturale del Paese. Unico concerto disponibile solo per l’Italia in streaming oltre a quelli dei Berliner Philharmoniker, costituisce un appuntamento da non mancare anche per la presenza di Igor Levit – pianista di origini russe da anni trapiantato in Germania, dove vive a Berlino – attualmente uno dei più seguiti da pubblico e critica, dotato di forte personalità e molta consapevolezza del ruolo che un musicista deve avere oggi nel mondo, non solo per l’impegno musicale ma anche per quello civile e politico. Dopo la sospensione del concerto previsto nella primavera del 2020 con Antonio Pappano, Levit sarà per la prima volta sul palco di Santa Cecilia con il Concerto per pianoforte n. 1 scritto da un ventenne Sergej Prokofiev, nel 1911 ancora studente di Conservatorio. Acclamato interprete beethoveniano di cui ha inciso gran parte del repertorio per pianoforte – con all’attivo tuttavia un vasto repertorio che va dal barocco al contemporaneo – Levit è stato vincitore nel 2019 della quinta edizione dell’International Beethoven Prize, ed è stato definito dal New York Times come uno dei più importanti pianisti della sua generazione.
L’occasione quindi è di quelle davvero speciali, visto che Kirill Petrenko riserva il privilegio della sua bacchetta solo a due Istituzioni italiane: l’Orchestra di Santa Cecilia – che ha diretto la scorsa stagione in una memorabile Sinfonia n. 9 di Beethoven – e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e che in virtù della collaborazione con queste due compagini è stato insignito nel maggio 2020 del prestigioso Premio Abbiati come miglior Direttore dell’anno.
Il Direttore russo aveva già diretto l’Orchestra ceciliana nelle passate stagioni: nel novembre 2010 nella Sinfonia di Salmi di Stravinskij e nella Sinfonia n. 7 “Leningrado” di Šostakovi, mentre nel 2013 in occasione del bicentenario della nascita di Richard Wagner, sempre sul podio di Santa Cecilia aveva diretto l’Oro del Reno .
Dotato di un magnetismo schivo, accompagnato da una concentrazione estrema nella lettura della partitura, Kirill Petrenko è adorato dai musicisti e osannato all’unanimità dal pubblico per l’espressività con la quale riesce a rendere l’anima più profonda di ciascun autore. Il concerto ceciliano si aprirà con il solenne incipit del corno che introduce l’Ouverture di Oberon, dell’ultima opera, su un soggetto fantastico cavalleresco, che Carl Maria von Weber – fondatore dell’opera nazionale tedesca – compose già malato su commissione del Covent Garden di Londra.
Dopo l’omaggio al repertorio tedesco e l’esuberanza del Concerto per pianoforte n. 1 di Prokoviev, in perfetta simmetria con il primo brano, a concludere il concerto saranno i corni dell’incipit della Sinfonia n.9 “La grande” di Franz Schubert.
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Kirill Petrenko attuale Direttore musicale dei Berliner Philharmoniker. È nato a Omsk (Siberia). All’età di 18 anni si è trasferito con la sua famiglia in Austria. Dopo gli studi come pianista a Feldkirch e come direttore presso l’Università di Musica e Arti di Vienna, ha lavorato dal 1997 come assistente e direttore della Volksoper della città; successivamente è stato direttore musicale al Meininger Theatre dal 1999 al 2002. Nel 2001 si è imposto sulla scena internazionale per la prima volta dirigendo il Ring des Nibelungen di Richard Wagner in quattro serate consecutive. Dal 2002 al 2007, Kirill Petrenko è stato direttore musicale della Komische Oper di Berlino. Ha inoltre diretto in sedi prestigiose come Staatsoper di Monaco e Vienna, Semperoper di Dresda, Royal Opera House di Londra, Metropolitan Opera di NewYork, Opéra Bastille di Parigi, Maggio Musicale Fiorentino e Festival di Salisburgo. Dal 2013 al 2015 ha diretto una nuova produzione del Ring des Nibelungen di Wagner al Festival di Bayreuth. Nell’autunno del 2013, Kirill Petrenko ha assunto la carica di direttore musicale della Bayerische Staatsoper, che terrà fino alla fine della stagione 2019/2020. Ha inoltre diretto i Wiener Philharmoniker, la Staatskapelle di Berlino, la Staatskapelle Dresden, la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, la Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, la Cleveland Orchestra, la Chicago Symphony Orchestra, la London Philharmonic Orchestra, l’Israel Philharmonic Orchestra, l’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai e molte altre orchestre internazionali. Con l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia è apparso per la prima volta in concerto nel novembre 2010 dirigendo musiche di Stravinsky e Šostakovi; ha inoltre diretto Das Rheingold in forma di concerto nel febbraio 2013. Kirill Petrenko, ha debuttato con i Berliner Philharmoniker nel febbraio 2006
Igor Levit Definito dal New York Times come “uno dei più importanti artisti della sua generazione”, Igor Levit è stato eletto musicista dell’anno 2018 Gilmore Artist and Royal Philharmonic Society’s. È direttore Artistico della Chamber Music Academy e del Festival “Standpunkte” dell’Heidelberg Spring Festival e nel 2019 è stato nominato Professore alla Alma Mater University of Music, Drama and Media di Hannover. Dopo l’incisione delle Sonate per pianoforte di Beethoven per Sony Classical nel 2019, Levit eseguirà l’intero ciclo delle Sonate presso Berliner Philharmonie, Elbphilharmonie Hamburg, Lucerne Festival, Salzburger Festspiele e Stockholm’s Konserthuset fino alla primavera 2021. Nella stagione 2020/21 sarà Artista in Residence con la Bavarian Radio Symphony Orchestra. Altri impegni nella stessa stagione lo vedranno protagonista, tra le altre con la New York Philharmonic, Chicago Symphony Orchestra, Berlin Philharmonic e Royal Concertgebouw Orkest. Registra in esclusiva con Sony Classical il disco della ultime cinque Sonate di Beethoven ha vinto nel 2014 BBC Music Magazine Newcomer Award e Royal Philharmonic Society’s Young Artist Award. Nel 2015 il terzo album da solista registrato con Sony Classical in cooperazione con il Festival Heidelberger Frühling con le Variazioni Goldberg di Bach, le Variazioni su un tema di Diabelli di Beethoven e il brano di Rzewski El pueblo unido jamas seras vencido! nel 2016 è stato riconosciuto ‘disco dell’anno’ ricevendo l’ Instrumental Award da Gramophone Classica Music. Nel 2018 ha pubblicato i suoi quattro album “Life” con music di Bach, Busoni, Bille Evans, Liszt, Wagner, Rzewski e Schumann e a settembre 2020 “Encounter” entrambi album doppi molto introspettivi, quest’ultimo registrato durante il lockdown la primavera, segnato dal desiderio di incontro e solidarietà umana. Il programma include arrangiamenti di Bach e Brahms di Ferruccio Busoni e Max Reger, così come Palais de Mari, l’ultima composizione di Morton Feldman. Nato a Nizhni Nowgorod nel 1987 Igor Levit si è trasferito con Germania con la famiglia all’età di 8 anni. Nel 2009 ha completato i suoi studi di pianoforte all’Academy of Music, Theatre and Media di Hannover con il punteggio più alto nella storia dell’Istituto. Ha studiato sotto la guida di Karl-Heinz Kämmerling, Matti Raekallio, Bernd Goetze, Lajos Rovatkay e Hans Leygraf. Nel 2005 ha vinto Silver Prize come più giovane partecipante del Concorso Arthur Rubinstein di Tel Aviv, il premio come migliore interprete di musica da Camera, premio del pubblico e migliore interprete di musica contemporanea. Per il suo impegno politico Igor Levit ha vinto la quinta edizione dell’International Beethoven Prize. A questo è seguito nel gennaio 2020 a Berlino, dove vive, il premio “Staute B” International Auschwitz Committee in occasione del 75° anniversario della liberazione di Auschwitz.
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Auditorium Parco della Musica, Sala Santa Cecilia
Mercoledì 23 dicembre ore 20.30
Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Kirill Petrenko direttore
Igor Levit pianoforte
Weber Oberon: Ouverture
Prokofiev Concerto per pianoforte n.1
Schubert Sinfonia n.9 “La grande”