Domenica 14 febbraio (ore 11), in diretta streaming sul suo canale YouTube, il Teatro di Roma omaggia i 150 anni di Roma Capitale con un appuntamento speciale del ciclo di incontri di storia e di arte Luce sull’archeologia dal titolo IL MITO DI ROMA, DA CAPITALE DI UN IMPERO A CAPITALE D’ITALIA, come sempre introdotto e presentato da Massimiliano Ghilardi e con la partecipazione di Claudio Strinati e Andreas M. Steiner.
Una lezione per festeggiare questo importante traguardo e un’occasione per ripensare il ruolo culturale di una città dalla storia unica e secolare, e a cui mai come quest’anno il Teatro di Roma guarda come ad oggetto privilegiato del proprio racconto artistico; quando Roma diventa capitale è infatti una città ben lungi dall’essere un faro culturale per uno Stato giovane come l’Italia del tempo, ma lo diventerà nel secolo successivo grazie all’intreccio di saperi popolari, all’azione istituzionale e al suo immenso patrimonio artistico.
Appuntamento dunque con IL MITO DI ROMA in cui la Prof.ssa di Storia Moderna all’Università di Tor Vergata a Roma Marina Formica propone Roma, Romae. Una capitale in età moderna, per parlare della secolarizzazione della città di Roma dopo l’Unità d’Italia, che rappresentò una tra le difficoltà che i ceti dirigenti si trovarono ad affrontare per trasformare la città “santa” in città “laica”; segue il Prof. emerito di Storia contemporanea alla Sapienza di Roma Emilio Gentile con Il mito di Roma, da capitale di un impero a capitale d’Italia, per analizzare il fenomeno di Roma come capitale mai amata dagli italiani e immersa nell’inerzia di una società rimasta fuori dalla modernità.
L’incontro prevede la partecipazione del mezzosoprano Silvia Pasini e del tenore Michael Alfonsi, accompagnati dal Maestro Simone Genuini, che eseguiranno una selezione di brani dalle opere di Rossini, Bellini e Verdi, una vera e propria colonna sonora del Risorgimento. Un inno al belcanto con attraverso l’esecuzione del seguente programma musicale: Aria di Cleopatra, Piangerò la sorte mia, dal Giulio Cesare di G.F. Händel; Rondò di Isabella, Pensa alla Patria, dall’Italiana in Algeri di G. Rossini; Duetto Adalgisa e Pollione, Va crudele, al dio spietato, dalla Norma di V. Bellini; La mia letizia infondere, da I Lombardi alla prima crociata di G. Verdi; O Don fatale, dal Don Carlo di G. Verdi; Ah la paterna mano, da Macbeth di G. Verdi. Finale con Vissi d’arte, dalla Tosca di G. Puccini; E lucean le stelle, dalla Tosca di G. Puccini; Inno di Mameli.
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LUCE SULL’ARCHEOLOGIA
Il secondo appuntamento di Luce sull’archeologia sarà un incontro-evento dedicato a Roma, da Capitale di un impero a Capitale di una nazione. Un omaggio con il quale il Teatro di Roma partecipa alle celebrazioni per i centocinquant’anni di Roma Capitale d’Italia. Oltre gli interventi di Marina Formica e di Emilio Gentile, docenti della Sapienza Università di Roma,anche un programma musicale dedicato a Roma e al Risorgimento.
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IL MITO DI ROMA, DA CAPITALE DI UN IMPERO A CAPITALE D’ITALIA
con Massimiliano Ghilardi e Andreas M. Steiner
e con la partecipazione di Claudio Strinati
contributi di Marina Formica, (Professoressa di Storia Moderna all’Università di Tor Vergata a Roma)
Emilio Gentile (Professore emerito di Storia contemporanea alla Sapienza Università di Roma)
con la partecipazione di Silvia Pasini (mezzososoprano al Teatro dell’Opera di Roma)
e Michael Alfonsi (tenore al Teatro dell’Opera di Roma)
accompagnati dal Maestro Simone Genuini (direttore della JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma e docente presso il Conservatorio Gaetano Braga di Teramo)