Lunedì 19 aprile, un nuovo appuntamento di “Emersioni – Dialoghi tra attrici”, un progetto ideato dalla direzione artistica di Teatro i – l’attrice Federica Fracassi, la dramaturg Francesca Garolla e il regista Renzo Martinelli – all’interno della stagione 2020_2021, dal titolo pubblicAzione. Dall’1 febbraio al 7 giugno, 20 attrici, per dieci dialoghi in diretta Facebook: centrale il tema dell'”emersione” e dell'”emergenza”. Viene data la giusta attenzione a chi emerge, a ciò che emerge e che per questo vive in modo nuovo e propone linguaggi inediti con cui a stento riusciamo a sintonizzare i nostri paradigmi acquisiti? Stare nell’emergenza significa anche cambiare, dar vita a nuove idee?
In ogni diretta, due attrici di teatro, di cui una emergente, che sta dando le prime importanti prove della sua ricerca, e un’attrice dal percorso già consolidato, dialogano su parole chiave inerenti a temi di politica, estetica e poetica e si confrontano sui nodi della contemporaneità, a partire innanzitutto dalle loro differenti esperienze in teatro. Dodici le parole chiave proposte dalla direzione di Teatro i, parole che sono un punto di partenza per la discussione, che la coppia progetterà con la massima libertà di temi e linguaggi: creazione, perturbamento, conflitto, comunità, entusiasmo, corpo, maschera, confini, paura, mito, differenza, misura. A introdurre e moderare gli incontri, l’attrice Federica Fracassi. Lunedì 19 aprile, appuntamento con le attrici Mariangela Granelli e Agata Tomšič, alle 21, sulla pagina Facebook di Teatro i
Dopo la diretta tutti i dialoghi restano visibili sul canale YouTube di Teatro i: (142) Teatroi – YouTube
Emersioni/Emergenza secondo Mariangela Granelli e Agata Tomšič
Mariangela Granelli
“Durante questa emergenza ci hanno tolto la parola, come fossimo un’inutile appendice della società. L’emersione è l’unica possibilità di sopravvivenza, proprio come uscire dall’apnea dopo l’esplorazione del mare più profondo e scuro.”
Agata Tomšič
“Emersione / emergenza: prima di tutto due sostantivi femminili! Dal latino EMERGERE – venire alla superficie dell’acqua, E=fuori di + MERGERE=tuffare – “il venire a galla di cosa tuffata”. Emergere potrebbe significare quindi risvegliare Ofelia dal sonno funereo in cui è stata cacciata, chiamare a raccolta le ninfe dei boschi e le streghe cittadine per permettere loro di ri-sorgere, innalzarsi, farsi scorgere, risaltare, segnalarsi. È stato questo emergere a spaventare a tal punto gli uomini da relegare la parola emergenza in un’accezione negativa? Da un anno sentiamo quest’ultima quotidianamente, eppure, noi teatranti vivevamo da sempre in uno stato di emergenza… Ci è voluto il Covid per darci il tempo di fermarci, specchiarci attentamente nell’acqua melmosa in cui eravamo immerse e risentire forte l’urgenza della nostra emergenza.”
Mariangela Granelli
Si diploma alla Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Genova nel 2000. Da allora lavora costantemente in teatro, diretta dai più importanti registi del panorama nazionale. Nel 2020 vince per la seconda volta il Premio ANCT Associazione Nazionale Critici Teatro come Miglior Attrice, la prima volta nel 2007. È due volte finalista ai Premi UBU come Miglior Attrice, nel 2012 per Clitemnestra nell’Elektra di Hoffmansthal e nel 2013 per Materiali per Medea di Heiner Müller, entrambe regie di Carmelo Rifici. E’ diretta da Rifici inoltre in: Ifigenia, liberata di Angela Demattè, Gabbiano di Čechov, Visita al padre di Schimmelpfenning, Chi resta di Dematté-Gabrielli-Cavosi-Rifici, Yerma di Lorca, Buio di Antinori, Fedra di Euripide, Notte di Maggio di Yehoshua, La Signorina Julie di Strindberg, Tre Sorelle di Čechov, La Tardi Ravveduta di Giacosa. Negli anni lavora con diversi altri registi: con Luca Ronconi, nel 2006, al Corso di Alta Formazione presso il Centro Teatrale Santa Cristina e negli spettacoli La mente da sola, un mosaico di lettere, Fahrenheit 451 di Ray Bradbury; con Valerio Binasco in Amleto di Shakespeare, con Filippo Dini in Così è, se vi pare di Pirandello ed in Locke di Steven Knight, con Leonardo Lidi in Zoo di Vetro di Williams, con Andrea Chiodi in Locandiera di Goldoni e Christus Patiens di Gregorio di Nazianzo, con Alessandro Businaro in George II di Stefano Fortin, con Leo Muscato ne Le Troiane di Euripide e Come vi piace di Shakespeare, con Serena Sinigaglia nella serie teatrale 6BIANCA di Stephen Amidon, L’Aggancio di Gordimer e Alla mia età mi nascondo ancora per fumare di Rayhana, con Fabrizio Falco ne L’Illusion Comique di Racine. Dal 2013 è Presidente dell’Associazione Culturale PROXIMA RES che produce spettacoli di drammaturgia contemporanea e che ha fondato una scuola di teatro a Milano. Il direttore artistico di Proxima Res, Tindaro Granata, la dirige in Invidiatemi come io ho invidiato voi. Lavora per il cinema e la televisione in film italiani e serie tv, diretta fra gli altri, da Ivan Cotroneo e Matteo Rovere.
Agata Tomšič
Nasce a Capodistria (Slovenia) nel 1986. Sin da bambina studia danza, pianoforte e teoria musicale, partecipa ad alcuni laboratori teatrali per ragazzi e lavora per la Radio e Televisione di Capodistria.
Nel 2005 si trasferisce a Bologna dove si iscrive al corso di laurea in DAMS – Discipline delle Arti della Musica e dello Spettacolo (concluso nel 2009 con una tesi sui Fanny & Alexander, relatore prof. Marco De Marinis) e partecipa a diversi laboratori con importanti figure della scena teatrale contemporanea (tra cui Vanda Monaco Westerståhl, Teatro delle Ariette, Fanny & Alexander, Cathy Marchand / Living Theatre, Teatro Valdoca, Motus, Csaba Antal, Pathosformel, Anagoor, Francesca Proia, Chiara Guidi / Socìetas Raffaello Sanzio).
A gennaio 2010 incontra Davide Sacco e fonda con lui la compagnia teatrale ErosAntEros.
Consegue la laurea magistrale in Discipline dello spettacolo dal vivo nel 2014 (relatore prof. Marco De Marinis), intersecando il suo percorso artistico con una profonda riflessione sul teatro, i metodi compositivi contemporanei e la visione, che porterà i suoi scritti teorici a vincere premi ed essere pubblicati in libri e riviste.
Dal 2013 focalizza i propri interessi sempre più sul lavoro attoriale, frequentando alcuni maestri dell’Odin Teatret (Eugenio Barba, Julia Varley e in particolare Roberta Carreri, con la quale collabora a diversi progetti tra il 2014 e il 2016) e partecipando al FIND plus Festival 2015 della Schaubühne di Berlino grazie al progetto Prospero di ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione. Nel 2018 vince il bando di Festival d’Avignon e Pro Helvetia promosso dal Ministero per i beni e le attività culturali, e partecipa al Seminario di Avignone curato da Eva-Maria Bertschy, drammaturga di Milo Rau.
Oltre al lavoro d’attrice, in ErosAntEros condivide l’ideazione e si occupa della drammaturgia di tutti gli spettacoli, perseguendo due principali linee di ricerca, una vicina al teatro musicale e concentrata sul rapporto tra voce e suono (Sconcerto per i diritti, 1917, Sulla difficoltà di dire la verità), l’altra fondata sull’interrogazione del dispositivo teatrale a partire dalla drammaturgia e focalizzata sul rapporto con lo spettatore (Allarmi!, Come le lucciole, Vogliamo tutto!). Entrambe manipolano fonti di varia natura, sperimentando linguaggi espressivi disparati, con l’obbiettivo di agganciare il teatro alla vita e fare dell’immaginazione un’arma per trasformare il reale, senza mai rinunciare al valore estetico della forma.
Dal 2018 è condirettrice artistica di POLIS Teatro Festival a Ravenna. Nel 2020 è consulente della candidatura a Capitale Europea della Cultura di Piran2025 occupandosi dell’ideazione, dello sviluppo e della direzione artistica del Centro Istriano Internazionale per le Arti Performative Contemporanee.