Si apre una settimana ricca di appuntamenti per i Pomeriggi Musicali, freschi vincitori di uno dei quattro Premi speciali “Franco Abbiati”, assegnati quest’anno dall’Associazione Nazionale Critici Musicali, per il concerto di riapertura dopo il primo lockdown lo scorso 15 giugno con Le quattro stagioni di Vivaldi dirette da Stefano Montanari.
Primo appuntamento martedì 20 aprile alle ore 18.30 sulla web TV (visibile gratuitamente alla pagina http://dalverme.org/streaming.php) con il ciclo di conversazioni “Connessioni” a cura di Michela Fregona, che questa settimana propone un’intervista dal titolo “L’ala del turbine fervente. Antonio Moresco e la musica” con protagonista lo scrittore, saggista e drammaturgo mantovano.
Per l’appuntamento con il “Foyer digitale” – spazio di approfondimento e interviste sulla web TV con i musicisti ospiti e i professori d’orchestra – giovedì 22 e sabato 24 aprile, mezz’ora prima dell’inizio dei concerti, toccherà ai primi violoncelli dell’Orchestra I Pomeriggi Musicali, Simone Scotto e Andrea Favalessa: tutti coloro che volessero porgere loro domande, che hanno curiosità sul lavoro e sul ruolo in orchestra possono scrivere un messaggio sui canali social @teatrodalverme @orchestraipomeriggimusicali @ipomeriggi e poi seguire le risposte sulla webTV.
Sul podio invece dei prossimi due nuovi concerti in live streaming dal Teatro Dal Verme, giovedì 22 (ore 20) e sabato 24 aprile (ore 17), sempre visibili gratuitamente alla pagina http://dalverme.org/streaming.php, torna uno fra i più importanti musicisti di oggi, specialista del repertorio barocco e classico, Diego Fasolis (in sostituzione del previsto Ottavio Dantone).
Il programma per questo nuovo appuntamento della 76a Stagione “Europa, volti di una tradizione”, preparata dal direttore artistico Maurizio Salerno, comprende la Sinfonia n. 40 in Sol minore K 550 di Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791), quindi la Sinfonia n. 1 in Do maggiore op. 21 di Ludwig van Beethoven (1770-1827).
Con il programma di questo concerto che si apre con la Sinfonia n. 40 in Sol minore K 550 di Mozart si conclude l’ascolto delle tre ultime sinfonie del compositore salisburghese scritte nel 1788. La Sinfonia n. 40, annoverata fra le più celebri, è pagina paradigmatica di un classicismo ormai imbevuto di tensioni preromantiche. Questa «sinfonia è prodotto di quel laboratorio viennese di idee ed esperienze umane e culturali che fruttò i capolavori della maturità mozartiana. Domina la partitura la cifra del tragico, una malinconia nera che impregna l’invenzione tematica sin dalla sua definizione, in patente in contrasto con le sinfonie sorelle», scrive Raffaele Mellace nelle note di sala.
Il nuovo secolo, l’Ottocento, si apre a Vienna il 2 aprile con il debutto nel genere che dominerà il Romanticismo del giovane Ludwig van Beethoven che presenta la sua Sinfonia n. 1 in Do maggiore op. 21 dedicata al barone van Swieten, chiudendo così quel laboratorio fruttuoso di idee musicali che era stato l’ultimo quarto del Settecento e proiettandosi in avanti con «molta arte, novità e abbondanza di idee».
Prossimo appuntamento con la Stagione dei Pomeriggi Musicali, il 6 e l’8 maggio con il direttore Gabor Takacs-Nagy; in programma il Divertimento per archi di Bartók e la Sinfonia n. 101 “L’orologio” di Haydn.
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Martedì 20 aprile ore 18.30
Connessioni con Antonio Moresco
Nato a Mantova il 30 ottobre 1947, ha avuto infanzia, adolescenza e giovinezza contrassegnate da una condizione famigliare anomala, da grave difficoltà ad apprendere e problematico rapporto con la scuola, da tre anni di seminario e da dieci anni di lotta rivoluzionaria. La vita di scrittore è stata contrassegnata da una lunga gestazione sotterranea per il rigetto da parte dell’editoria. Ha esordito a 45 anni con un libro scritto a 30, intitolato Clandestinità. Da allora, passando attraverso molti editori grandi e piccoli, ha pubblicato più di trenta libri, tra i quali: Giochi dell’eternità, opera scritta nell’arco di 35 anni e in tre grandi parti (Gli esordi, Canti del caos, Gli increati), Lettere a nessuno, La lucina, Gli incendiati, I randagi, L’adorazione e la lotta. Ho scritto per il teatro (La santa, Merda e luce), tre libri per bambini (Le favole della Maria, Piccola fiaba un po’ da ridere e un po’ da piangere, Fiaba Bianca, con illustrazioni di Nina Bunjevac), e alcuni legati alla mia attività di sconfinamento attraverso il cammino (Repubblica nomade e altri). Ha interpretato un film tratto dalla Lucina. Con SEM sono usciti finora Fiabe da Antonio Moresco (con disegni di Nicola Samorì) e Il grido e sono in programma le riproposte di molte precedenti opere, cominciando con Lo sbrego e Fiaba d’amore del vecchio pazzo e della meravigliosa ragazza morta, insieme alla pubblicazione di altre novità, prima delle quali un thriller metafisico intitolato Canto di D’Arco. Diversi miei libri sono tradotti e in via di traduzione in numerose lingue straniere.
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giovedì 22 aprile ore 20
sabato 24 aprile ore 17
Orchestra I Pomeriggi Musicali
Direttore Diego Fasolis
Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791)
Sinfonia n. 40 in Sol minore K 550
Molto Allegro
Andante
Menuetto
Allegro assai
Ludwig van Beethoven (1770-1827)
Sinfonia n. 1 in Do maggiore op. 21
Adagio molto – Allegro con brio
Andante cantabile con moto
Menuetto: Allegro e molto vivace
Finale: Adagio – Allegro molto e vivace
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Diego Fasolis
Direttore d’orchestra
Riconosciuto nel mondo come uno degli interpreti di riferimento per la musica storicamente informata, unisce rigore stilistico, versatilità e virtuosismo. Ha studiato a Zurigo, Parigi e Cremona, conseguendo quattro diplomi con distinzione. Ha iniziato poi la sua carriera come concertista d’organo, eseguendo più volte l’integrale di Bach, Mozart, Mendelssohn, Liszt. Nel 1993 è stato nominato Direttore stabile dei complessi vocali e strumentali della Radiotelevisione svizzera. Dal 1998 dirige I Barocchisti, ensemble con strumenti storici da lui fondato insieme alla moglie Adriana Brambilla, prematuramente scomparsa, alla quale ha dedicato nel 2013 una Fondazione benefica per il sostegno di giovani musicisti. Ha collaborato con Cecilia Bartoli in registrazioni audio e video e importanti tournée internazionali. Nel 2016 la Scala gli ha affidato la creazione di un’orchestra con strumenti originali, che ha diretto nel Trionfo del Tempo e del Disinganno. Sempre nel 2016 ha raccolto l’eredità di Nikolaus Harnoncourt, eseguendo tre volte la Sinfonia n. 9 di Beethoven al Musikverein di Vienna. Nel 2011 Papa Benedetto XVI gli ha conferito un dottorato honoris causa per il suo impegno nell’interpretazione di musica sacra. Vanta un’imponente discografia comprendente più di cento titoli con cui ha ottenuto numerosi dischi d’oro nomination ai Grammy Awards.
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Informazioni
Teatro Dal Verme
via San Giovanni sul Muro, 2 – 20121, Milano
Tel. 02 87 905 208 – www.ipomeriggi.it
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