Concerto in collaborazione con FAZIOLI
Sergej Rachmaninov Rapsodia su un tema di Paganini per pianoforte e orchestra op. 43
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Pianoforte Vadym Kholodenko
Direttore Krzysztof Urbański
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Un pianista ucraino, un direttore polacco e un compositore russo. Il mondo musicale slavo arriva all’Auditorium di Milano in tutto il suo splendore: Vadym Kholodenko, talento pianistico classe 1986, ormai consacrato a livello mondiale, fa da solista nell’esecuzione della Rapsodia su un tema di Paganini per pianoforte e orchestra op.43 di Sergej Rachmaninov, con Krzysztof Urbański, già Direttore Musicale della Indianapolis Symphony Orchestra, alla testa dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. Succede venerdì 7 maggio alle ore 21, sul portale streaming dell’Orchestra (streaming.laverdi.org).
Vadym Kholodenko, vincitore del prestigioso concorso Van Cliburn nel 2013, affronta questa meravigliosa pagina di Rachmaninov su un pianoforte grancoda modello F278 di ultima generazione che l’azienda Fazioli ha gentilmente offerto per la realizzazione di questo concerto. Un grande strumento, dalla grande potenza espressiva, del resto richiesta da questa grande partitura.
Si tratta dell’ultima grande pagina di Rachmaninov pensata per il pianoforte e per l’orchestra, che arriva infatti nel 1934, dopo i quattro Concerti per questo organico. Rachmaninov si misura col tema del Capriccio n.24 di Nicolò Paganini, tema con cui illustri colleghi del passato si sono già misurati, sviscerandone una grandissima quantità di possibilità di variazione. Basti pensare a Schumann, Liszt e Brahms, che hanno mostrato, già nell’Ottocento, la genialità di questo tema paganiniano. Rachmaninov compone queste variazioni sul Lago di Lucerna, e le eseguirà come solista a Baltimora, negli USA, affidando la direzione d’orchestra a Leopold Stokowski.
A partire dall’introduzione, le 24 variazioni che compongono questa Rapsodia sono un viaggio tra contemporaneità, come spesso si avverte in molti passaggi dalle tinte estremamente “americane”, in cui il colore orchestrale è utilizzato in maniera avanguardistica, e reminiscenze di un passato molto antico, come attesta ad esempio la comparsa, in più battute, del tema del Dies Irae. Una composizione che raggiunge il suo culmine espressivo nella variazione n.18, una struggente romanza introdotta dal pianoforte nella tonalità di Re bemolle maggiore, a cui segue la risposta degli archi all’unisono. Un piccolo capolavoro nel capolavoro, utilizzata non di rado all’interno delle colonne sonore dei film di Hollywood e non solo.
Al talento e al virtuosismo di Vadym Kholodenko è affidata la magnifica parte solistica di questa composizione. Alla sapienza di Krzysztof Urbański è affidata la direzione dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, in una collaborazione che lo vedrà impegnato anche la settimana successiva, venerdì 14 maggio, sempre alle ore 21, con la magnifica Sinfonia n.9 in mi minore op.95 “Dal Nuovo Mondo” di Antonin Dvořàk.
In Streaming sul portale web dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi (streaming.laverdi.org)
Prima del concerto, alle ore 18.00, sarà possibile partecipare alla videoconferenza introduttiva su Microsoft Teams “L’ultimo compositore-virtuoso”: Ripudiato come “l’antico bardo dei commercianti all’ingrosso” dalla cultura di stato della madrepatria, allora URSS, tacciato di conservatorismo dalle avanguardie del Novecento, Sergej Rachmaninov affina il suo stile rinnovando il confronto con la figura demoniaca del compositore-interprete, del “virtuoso” ottocentesco, incarnata da Paganini e Liszt. La Rapsodia su un tema di Paganini per pianoforte e orchestra, composta nel 1934 e osteggiata dalla critica, incontrò un immediato successo di pubblico. Relatore Martino Tosi. Per partecipare scrivere all’indirizzo federica.candela@laverdi.org.
Esattamente come accade per i concerti dal vivo, laVerdi non rinuncia agli approfondimenti. Ed è così che, insieme ai concerti, anche i programmi di sala approdano online, e diventano consultabili sul portale online de laVerdi. Un ulteriore modo di rendere la fruizione musicale ancor più completa e consapevole, una strategia per avvicinare ancor di più la modalità di ascolto online a quella dei concerti dal vivo.
E’ possibile destinare il proprio 5×1000 all’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, contribuendo alla missione della Fondazione: diffondere cultura, emozione e bellezza attraverso concerti, attività educative e un’offerta musicale tra le più variegate e prestigiose del nostro paese. (Codice Fiscale: 97119590152)
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Biografie
Vadym Kholodenko, pianoforte
Vadym Kholodenko è uno dei pianisti musicalmente più dinamici e tecnicamente dotati della sua generazione, vincitore del concorso internazionale “Van Cliburn” nel 2013, Kholodenko ha affascinato pubblico e critica e la Fort Worth Symphony Orchestra lo ha eletto “Artist in Partnership” per una collaborazione di tre anni. Vadym Kholodenko è nato nel 1986 a Kiev in Ucraina e all’età di 13 anni ha tenuto i suoi primi concerti negli Stati Uniti, in Cina, in Ungheria e in Croazia. Nel 2005 si è trasferito a Mosca per studiare al Conservatorio di Stato di Mosca sotto la guida della nota pianista e didatta Vera Gornostaeva. Kholodenko ha collaborato con illustri direttori tra i quali Valery Gergiev, Leonard Slatkin, Vladimir Fedoseyev, Miguel Harth-Bedoya, Pinchas Zukerman, Yuri Bashmet, Vladimir Spivakov e Kazuki Yamada. Nel 2013 è stato pianista in residenza presso il Mariinsky dove Valery Gergiev lo ha nominato Artista del Mese e recentemente lo ha invitato per dei concerti e delle registrazioni a Parigi, Lussemburgo e San Pietroburgo. Il suo debutto a Londra nel 2017 con la Royal Philharmonic Orchestra ha portato ad un immediato re-invito, mentre in Europa ha recentemente lavorato con grandi orchestre sinfoniche quali: BBC Scottish, Orchestre National Bordeaux Aquitane, Orchestre Philharmonique de Luxembourg, Malmö, Orchestra della Radio di Praga, RTVE Madrid e Orquesta Nacional de España. Musicista da camera impegnato ama esibirsi agli Spectrum Concerts di Berlino collabora spesso con Vadim Repin, Alena Baeva e con il violoncellista Alexander Buzlov. Kholodenko è ospite assiduo delle principali orchestre, festival, sale da concerto negli Stati Uniti, in Giappone e Australia. I principali impegni delle ultime stagioni hanno incluso concerti come solista alla Wigmore Hall, alla Salle Gaveau di Parigi e alla Konzerthaus di Vienna insieme a nuove visite alla Royal Philharmonic Orchestra, alla BBC Scottish Symphony Orchestra, alla Rochester Philharmonic Orchestra oltre a concerti in Giappone e negli Stati Uniti. È Artist in residence dell’Orchestra Toscanini di Parma per la stagione 2020-2021, e con questa compagine sta affrontando diversi repertori, nell’arco di tre settimane di residenza. Le registrazioni di Kholodenko per Harmonia Mundi comprendono il Concerto per pianoforte di Grieg e il Concerto per pianoforte di Saint-Saëns n. 2 con l’Ochestra delle Radio Norvegese e Miguel Harth-Bedoya – che ha ricevuto l’Editor’s Choice dalla rivista Gramophone “una registrazione davvero eccezionale” – , nonché i primi brani del ciclo di Sonate per pianoforte di Prokofiev. La sua pubblicazione più recente, le Sonate per pianoforte di Scriabin ha ricevuto il Diapason D’Or dalla critica nell’agosto del 2018. Per l’etichetta Arthaus ha registrato il Concerto per pianoforte di Prokofiev n.5 con l’Orchestra del Mariinsky diretta da Valery Gergiev per l’uscita in DVD.
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Krzysztof Urbański, direttore
Nel settembre 2020, ha inaugurato la sua decima stagione come Direttore Musicale della Indianapolis Symphony Orchestra. È stato nominato Direttore principale Ospite della NDR Elbphilharmonie Orchestra nel 2015, che ha diretto ad Amburgo e in tour in Giappone e in Europa. Con l’Orchestra, ha registrato per Alpha Classics alcuni lavori di Lutosławski, la Sinfonia n. 9 di Dvořák, la Sagra della Primavera e la Sinfonia n. 5 di Šostakóvič. La sua discografia include anche la registrazione di alcuni piccoli pezzi per pianoforte e orchestra insieme a Jan Lisiecki e la NDR Elbphilharmonie Orchestra per la Deutsche Grammophon, che ha ricevuto un ECHO Klassik Award, e il Concerto per violoncello n. 1 di Martinů con Sol Gabetta e i Berliner Philharmoniker per Sony. Con Sinfonia Varsovia ha registrato Threnody for the Victims of Hiroshima di Penderecki per Accentus Music. Il M° Urbański si assicura una presenza internazionale apparendo come direttore ospite di numerose orchestre in tutto il mondo, tra cui Munich Philharmonic, Berlin Philharmonic, Staatskapelle Dresden, Leipzig Gewandhaus Orchestra, London Symphony Orchestra, Philharmonia Orchestra, Tonhalle Orchestra Zurich, Dresden Philharmonic, WDR Symphony Orchestra Cologne, Vienna Symphony, Rotterdam Philharmonic, Orchestre de Paris, Orchestre Philharmonique de Radio France, Chicago Symphony, New York Philharmonic, Los Angeles Philharmonic, San Francisco Symphony and the National Symphony Orchestra..
È stato Direttore principale e artistico della Trondheim Symphony dal 2010 al 2017; nel 2017 è stato nominato come suo Direttore Ospite d’Onore. È stato anche Direttore ospite principale della Tokyo Symphony per quattro stagioni a partire dal 2012. Nel giugno 2015, Krzysztof Urbański ha ricevuto il Leonard Bernstein Award allo Schleswig-Holstein Music Festival, diventando il primo direttore a ricevere questo prestigioso riconoscimento.