Ci sono, nel cielo della cultura, certi allineamenti, certe costellazioni la cui luminosità può fare molto per rischiarare la notte; il doppio appuntamento di domenica 9 maggio al Teatro Alighieri, quando Riccardo Muti e i Wiener Philharmoniker saranno di nuovo insieme per l’anteprima della XXXII edizione di Ravenna Festival, è una di quelle fortunate congiunzioni, poiché unisce la più alta tradizione musicale al ritorno degli spettatori in sala. Con i due concerti di domenica i Wiener e Muti aprono la tournée che proseguirà a Firenze e Milano: i programmi musicali sono accomunati dall’esecuzione di Calma di mare e viaggio felice di Mendelssohn, ma alle 17 il concerto si completa con la Sinfonia n. 4 in re minore op. 120 di Schumann, alle 20 con la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 73 di Brahms.
L’evento è reso possibile dal sostegno di Eni, al fianco del Festival come partner principale anche per questa nuova edizione che sarà svelata integralmente sabato 8 maggio, alle 10.30, nella presentazione in streaming su ravennafestival.live, Facebook e YouTube.
Dalla Goldener Saal del Musikverein alla piccola grande Ravenna che cela tesori di mosaici e oro nelle sue Basiliche, il viaggio è forse più breve di quanto sembri; dopo tutto il primo appuntamento dei Wiener a Ravenna Festival risale al 1992 e da allora sono fra le orchestre straniere più frequentemente ospiti della manifestazione, partecipi di progetti indimenticabili come quello della trilogia Mozart-Da Ponte. Ma fra il Concerto di Capodanno 2021, per la prima volta nella storia eseguito nel Musikverein vuoto, e questa tournée ci sono mesi di teatri chiusi in tutta Europa. L’undicesima visita dei Wiener a Ravenna segnerà la riapertura del Teatro Alighieri al pubblico, nella città che per prima, la scorsa estate, è tornata in scena – non a caso il Festival ha scelto di annunciare il proprio ricco programma estivo e autunnale il giorno precedente ai concerti.
D’oro sono anche le nozze musicali fra Riccardo Muti e la Filarmonica di Vienna: dal 1971 concerti, partecipazioni a Salisburgo, tournée in tutto il mondo e preziose incisioni hanno nutrito uno di quei prodigiosi sodalizi – un’intesa di stile, una comunione di intenti e di civiltà – che fanno la gioia del pubblico e contribuiscono alla diffusione dell’inestimabile patrimonio musicale europeo, che tanto deve a Paesi come l’Italia e l’Austria. “In questi tempi difficili si diventa particolarmente consapevoli dell’importanza di preziose collaborazioni come quella con il Maestro Muti – sottolinea Daniel Froschauer, chairman dei Wiener – e suonare a Ravenna è sempre stato un piacere: il pubblico è entusiasta, l’atmosfera calorosa…il Teatro Alighieri è davvero un luogo speciale”.
I due programmi riuniscono entro un solo sguardo tre pagine preziose del sinfonismo ottocentesco, legate dal filo robusto di una fertile, incontenibile immaginazione sonora. È difficile non cercare un messaggio nella scelta dell’ouverture Meeresstille und glückliche Fahrt (Calma di mare e viaggio felice), per quanto Mendelssohn, in quest’op. 27 composta nel 1828, non si limiti a illustrare il dittico di Goethe da cui trae ispirazione ma crei un proprio mondo musicale autonomo da quello della poesia. Rimane però, nel tema cantabile ma statico dei violini che apre Calma di mare, il senso di quel mare immobile su cui grava un silenzio enigmatico e terribile; a cui segue, nella seconda parte, la promessa luminosa di una meta non lontana, un approdo all’orizzonte. Ma, al di là delle consonanze con il sentimento collettivo di questi mesi, i programmi sono prima di tutto un omaggio alla città dei Wiener, a una storia che è anche la storia della musica occidentale, al patrimonio irrinunciabile che ritorna finalmente accessibile anche dal vivo.
Info e prevendite tel. 0544 249244 – www.ravennafestival.org (Biglietteria del Teatro aperta solo su appuntamento)