La piattaforma streaming STREEEN! dedicata al cinema indipendente e d’autore amplia la propria rete di collaborazioni importanti e film di impegno civile e sociale che rafforzano l’identità di questa realtà digitale, ma dalla precisa e concreta connotazione.
Dopo l’arrivo sulla piattaforma del film Le ultime cose di Irene Dionisio, la collaborazione con l’Istituto Luce prosegue con altri due titoli che saranno disponibili sul territorio italiano sia on demand (2,80 euro) che in abbonamento (6,50 euro al mese).
Da venerdì 14 maggio IL CORPO DEL DUCE lungometraggio del 2011 di Fabrizio Laurenti, incentrato sul rapporto degli italiani con la fisicità di Mussolini e l’immaginario che ne è scaturito; basato sull’omonimo libro di Sergio Luzzatto, il documentario ricostruisce il culto anche fisico del duce e le vicissitudini della sua salma nel Dopoguerra.
Il film si inserisce nel solco di una programmaticità che vede Streeen dare da sempre spazio al cinema della memoria e della resistenza in senso ampio, come quelli proposti con l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza e nella sezione del festival siriano Rojava.
Un altro tema cardine é quello dell’inclusività anche attraverso il cinema, rappresentato, nell’ambito della collaborazione con Istituto Luce, dal film QUALCOSA DI NOI di Wilma Labate, in cui la regista mette in scena l’incontro tra gli allievi della scuola di scrittura Bottega Finzioni e Jana, prostituta quarantaseienne, facendo emergere dubbi, confessioni e tabù. Il lungometraggio – visibile da venerdì 21 maggio – sviluppa e dà continuità a un focus sulla cinematografia di autrici donne, per valorizzare la varietà della cinematografia inclusa quella di genere.
Un focus che si traduce anche nella celebrazione della Giornata Mondiale Omolesbobitransfobia con BULLIED TO DEATH di Giovanni Coda, proposto lunedì 17 maggio in visione gratuita per 24 ore in collaborazione con V-Art Festival di Cagliari; il film prende spunto dalla vera storia del giovane Jamey, quattordicenne americano suicidatosi nel settembre del 2011 dopo i ripetuti atti di bullismo cui veniva sottoposto a scuola e sul web, in seguito al suo coming out.
Temi approfonditi nella rassegna riservata ai partecipanti del Seminario dell’Università Cattolica di Milano CineAF – A Cinematic Archive for the Future: Le Registe e le Politiche dell’Audiovisivo, 1964-2016 che lungo il mese di maggio unisce incontri e proiezioni online di quattro film fondamentali delle registe Cecilia Mangini, Adriana Monti, Roberta Torre e Laura Bispuri che raccontano i confini variabili della relazione tra le politiche nazionali del cinema e le forme di creatività storicamente marginalizzate.
Nel suo percorso, iniziato poco più di un anno fa, STREEEN! ha ricercato e accolto rassegne, autori e realtà cinematografiche che si distinguono per l’impegno nel promuovere una cultura cinematografica alternativa.
Questo impegno ha portato la piattaforma ad ottenere un importante riconoscimento vincendo il bando Eurimages Gender Equality Strategy con il progetto The Purple Meridians, che si concretizzerà in una serie di workshop e panel incentrati sul cinema delle donne, in collaborazione con altre 2 realtà da Spagna e Turchia, con ospiti 15 registe dai tre paesi per discutere gli ostacoli che affrontano nel settore, condividere strumenti e consigli per la pre-produzione, produzione e distribuzione, e creare una rete per future collaborazioni rivolta a tutta l’Europa.
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