è una compagnia teatrale, under 35 e autoprodotta. La compagnia è formata da Michele Brasilio (attore|regista), MarinaCioppa (attrice|autrice) e Stefania Remino (attrice).
Il trio affonda le sue radici nel casertano, ma affina le tecniche di scrittura al Nuovo Teatro Sanità di Napoli. Vulìe è attratta sia dalla nuova drammaturgia, sia dall’arte figurativa e dall’importanza che quest’ultima ha nella regia creando spettacoli dal forte impatto emotivo e scenico, mai scontati e sempre attuali.
Nel febbraio 2020, il terzo spettacolo della compagnia, Mine- conferenza stanca sul melodramma amoroso ha debuttatoa Napoli, giusto in tempo prima del Lockdown del 3 marzo 2020. La stagione li avrebbe visti protagonisti al Piccolo Bellini ma l’emergenza sanitaria ha impedito la realizzazione di questo importante traguardo per la compagnia. Il periodo di stop forzato che ha colpito soprattutto il settore dell’arte e della cultura non ha, però, indebolito la vena creativa del trio che, anzi, ha collezionato una serie di successi e riconoscimenti importanti come afferma la drammaturga e attrice della compagnia Marina Cioppa:
“Sebbene sia stato un anno difficile sotto diversi aspetti per i lavoratori dello spettacolo, per noi non è stato affatto un periodo di vuoto artistico. Abbiamo progettato, scritto e stiamo facendo le esperienze più importanti della nostra carriera”
Vulìe, infatti, è semifinalista al Premio Dante Cappelletti 2020 con il testo Cellophane- dramma in un atto e due pubblicità, un cui estratto è stato recitato dalla regina delle scene teatrali Isa Danieli in occasione del conferimento a Michele Brasilio, regista della compagnia, del Premio Nuove sensibilità 2.0, indetto dal Teatro Pubblico Campano.
Inoltre Vulìe è semifinalista al Premio scenario 2021 con lo spettacolo Pig Bitch.
Nell’ambito della Biennale di Venezia, Vulìe è finalista di BIENNALE COLLEGE TEATRO 2021-REGISTI UNDER 35, sezione dedicata alla ricerca e al sostegno di talenti emergenti, con lo spettacolo Anti Gòne, in scena ci sono Stefania Remino e Michele Schiano Di Cola, Michele Brasilio firma la regia e Marina Cioppa il testo. Tra 430 progetti solo 6 sono arrivati in finale e Vulìe è l’unica compagnia campana ad essere ad un passo dal traguardo.
Non si può ancora svelare molto dello spettacolo che però, come racconta la compagnia, è nato un anno fa in una delle residenze autoprodotte a Procida durante le quali il trio affiatato crea e pianifica le produzioni delle seguenti stagioni teatrali.
“È molto bello essere in finale alla Biennale di Venezia, ovviamente. – afferma Michele Brasilio – Portiamo in scena un progetto al quale lavoriamo da un anno e al quale siamo molto legati. È la prima volta che partecipiamo a Biennale, ma sentivamo che questo lavoro in particolare dovesse arrivare lì.”
Sebbene il 2021 sia l’anno fortunato della compagnia, Vulìe calpesta palcoscenici da molti anni. La compagnia casertana e adottata da Napoli, deve una parte del suo successo al Teatro Civico 14 di Caserta che sin dall’inizio ha permesso ai tre di fare la gavetta e come un fratello maggiore li ha guidati tra i vari palcoscenici brindando a ogni successo. Queste le parole di Luigi Imperato, socio di Teatro Civico 14:
“Vulìe è voglia, è desiderio, è mancanza che si fa smania, azione ostinata che punta all’obiettivo. Vulìe per noi del Teatro Civico 14 è soprattutto specchio magico, è rivedersi al centro della scena spoglia, rivedersi percorrere strade e scelte, rivedersi giovani, folli, innamorati di ogni centimetro di legno, palco, scena, parola, inchiostro, copione, mestiere, sudore. Vulie è viaggio nel tempo passato e presente, Vulìe è aprire le porte a chi riconosci e senti fratello e compagno di strada.”
L’esordio è nel 2017 con Semi- peccato, non esiste più l’amore platonico che partecipa ad importanti festival come Teatro Alla Deriva presso le Stufe di Nerone a Bacoli (NA), OUT OF BOUND – drammaturgie oltre confine a Salerno e CASTELLINARIA – Festival di teatro pop, ad Alvito (FR). A- Medeo, opera più complessa e ricercata ispirata alle opere di Eduardo De Filippo, debutta, nello stesso anno, al Nuovo Teatro Sancarluccio di Napoli per la 23° edizione di Maggio dei monumenti indetta dal Comune di Napoli. Nel 2020 Vulìe partecipa al Napoli Teatro Festival con lo spettacolo Femmene comme a me grazie al progetto nato dalla collaborazione tra Vulìe e Teatro Civico 14 con un testo del premio Ubu Pau Mirò tradotto da Enrico Ianniello.