La poesia della D’Aristotile tocca, con levità, le corde profonde dell’essere, non trascurando nessun contenuto fondamentale per il vivere umano
. Così il senso del mistero che aleggia sulle cose umane è metaforicamente reso nei brevi versi della lirica Di sera a Firenze: «Sulle colline fiesolane / tremano le luci nella sera. / Alle finestre / di un vicolo scuro / ombre di vite sconosciute / appaiono e scompaiono. / La speranza riposa / sul primo raggio di luna». Ad accentuare l’enigma esistenziale vi sono l’anonimato delle figure e l’indefinitezza delle loro azioni, mentre è affidato alla romantica luce della luna non si sa quale futuro. È tutto in sospeso, come nella lezione pascoliana, appresa felicemente come in alcuni versi del Gelsomino notturno: «Splende un lume là nella sala. /…/ Passa il lume su per la scala / brilla al primo piano: s’è spento… / si cova / dentro l’urna molle e segreta / non so che felicità nuova». Le stesse atmosfere rarefatte, le stesse sfumature ed immagini impalpabili, la medesima conclusione onirica indefinita. Da scenari intimistici agli spettacoli della natura il tema del mistero rende la sua poesia accattivante e suggestiva. Il richiamo del mare è forte: la schiuma dei marosi, il volo dei gabbiani, le vele al vento e lo scoglio dialogante con l’uomo, «…che dall’alto di queste pietre scalfite / dall’ingiuria del tempo / contempla / le maree erranti / e si perde / nel mistero dell’universo» (Lo scoglio), compongono un quadro classico dove i destini della natura e quelli umani sembrano accomunarsi. Dopo il mistero, s’affacciano nella poetica dell’autrice tematiche sulla realtà contemporanea, che ne rispecchiano le contraddizioni: immagini come «eremo dei ricordi», «deserto della solitudine» (Una parola) – da un lato – e «…La speranza, / sorella della fede, / illumina la storia» (I segni del tempo) – dall’altro – ne sono testimonianza. […].
Anna D’Aristotile Galiffa è nata a Corropoli (Teramo), vive a Pescata. Ha pubblicato le raccolte di poesie: Grani di sabbia (1959), Alberi e radici (1990), Le strade dell’acqua (2014), Nei silenzi della sera (2018), Sulle alte vetrate (2009). La sua attività poetica è recensita nelle seguenti opere: Dizionario Autori Italiani Contemporanei, quinta edizione, G. Miano Editore, 2017; Contributi per la Storia della Letteratura Italiana, quarto volume, terza edizione, ivi 2020.
Anna D’Aristotile Galiffa, Senza spazio né tempo, pref. Enzo Concardi, Guido Miano Editore, Milano 2021, pp. 76, isbn 978-88-31497-59-6, mianoposta@gmail.com.