Al Teatro Gobetti di Torino va in scena all’interno della coda estiva di Stagione, Summer Play, “Era meglio nascere topi”, la nuova produzione di Anomalia Teatro, gruppo di ricerca torinese che realizza spettacoli da drammaturgie proprie, scritte da Debora Benincasa, anche ottima interprete, per la regia di Amedeo Anfuso.
Si entra in teatro e la scena ci accoglie con un bidone di metallo blu elettrico e poco altro, un minimalismo scenico in attesa di essere riempito di significati, scrittura liquida di crudezza illuminante. In un paesone di provincia fatto di palazzi e cuori di cemento gli abitanti si accorgono con orrore e raccapriccio che un campo Rom verrà a stabilirsi nella piazza dove teneva luogo il circo. Subito sorge spontaneo un presidio permanente di protesta in cui le più acute anime della comunità si danno appuntamento per instaurare una resistenza contro lo schifo e il degrado degli zingari, pardon, i nomadi. Debora Benincasa e Marco Gottardello sono interpreti precisi, ritmici, corporei e dalla parola tagliente, prendono, con la croccantezza del loro stare, dominio di una platea attenta, catturata dal fluire del discorso e dalla precisa esecuzione di partiture e parole. Il testo è un costante ironico e salace schema di analisi della perversa mentalità della paura e dell’incomprensione dell’altro da sé che pervade la popolazione del paesone dal cuore di cemento. L’inferno sono gli altri, scriveva Sartre; niente di più reale in questo caso di idiosincrasia, odio e razzismo, condito di generalizzazioni, luoghi comuni e distorsioni della realtà, portati talmente all’estremo da condurre ad un incendio del campo nomadi. Il lavoro drammaturgico è un intarsio preciso e magnifico di personaggi, intermezzi, dialoghi salaci, l’affresco orrido di una società, la nostra, che davvero ha creato comitati spontanei per cacciare gli zingari dai luoghi di insediamento, arrivando a minacce, cori da stadio, azioni di rappresaglia, degni del razzismo più becero dei tempi bui della nostra Italia. La regia di Anfuso è un meccanismo preciso e serrato di tempi, battute, agghiaccianti partiture e momenti corali potenti, un insieme sempre variegato e meraviglioso di idee e soluzioni innovative, con lo scopo di trasmettere la violenta, la veemente, la selvaggia cieca rabbia verso l’altro, il diverso che caratterizzano una certa parte della nostra società. Uno spettacolo vivo, intenso, veloce e divertente che ci restituisce l’orrore di un attuale razzismo italico che non avremmo mai voluto vedere, ma che ci fa riflettere e ci urta, spronandoci ad essere sempre vigli e attivi affinchè ciò che è stato non torni a bruciare.
Visto il 12 luglio 2021 al Teatro Gobetti di Torino.
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Era meglio nascere topi
Con Marco Gottardello e Debora Benincasa
Regia Amedeo Anfuso
Drammaturgia Debora Benincasa
Habitat Andrea Gagliotta
Costumi Simona Randazzo
Progetto grafico Nachos
Una produzione Anomalia Teatro
Con il sostegno di: Teatro Studio Uno e
Re.Te.Ospitale della Compagnia Teatrale Petra