PRESENTATA OGGI LA STAGIONE 2021|2022 DEL TEATRO LA CONTRADA DI TRIESTE, IL PRIMO DI TEATRO DI TRIESTE AD APRIRE LA NUOVA CAMPAGNA ABBONAMENTI
22 GLI SPETTACOLI
TRA LE PROPOSTE ARIELLA REGGIO, ALESSANDRO FULLIN, MICHELA MURGIA, EMILIO SOLFRIZZI, MASSIMO LOPEZ E TULLIO SOLENGHI, LORENZO LAVIA, LODO GUENZI, ROSSELLA BRESCIA, MARIA GRAZIA CUCINOTTA, TOSCA D’AQUINO, NICOLA PISTOIA, CORRADO TEDESCHI, MARTINA COLOMBARI E MOLTI ALTRI
Al via ufficialmente il 2 settembre la campagna abbonamenti 2021|22 della Contrada che si avvale anche quest’anno del sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Comune di Trieste e della Fondazione CRTrieste. Una stagione che si arricchisce di uno spettacolo in più e che quindi invece di 12 proposte avrà in cartellone ben 13 spettacoli di cui 6 sono produzioni La Contrada, più altri 6 Fuori Abbonamento e 3 in collaborazione con il DanceProjectFestival per un totale di 22 spettacoli e oltre 75 serate di intrattenimento, senza contare gli appuntamenti musicali e altri eventi che si aggiungeranno nel corso della stagione.
A presentare la nuova stagione della Contrada oggi al Teatro Orazio Bobbio, insieme ai saluti dell’Assessore Regionale Tiziana Gibelli (in video) e dell’Assessore del Comune di Trieste con delega ai Teatri Serena Tonel, sono stati la Presidente e Direttrice artistica dello Stabile di Trieste, Livia Amabilino, e il Direttore organizzativo Diego Matuchina insieme a Marzia Postogna, Diana Höbel e gli interventi video di Ariella Reggio, Massimo Navone e Pino Quartullo. La conferenza stampa, trasmessa in streaming sui canali social della Contrada, Facebook e Youtube, ha visto la presenza della stampa, degli artisti e degli amici della Contrada.
«La vera novità di quest’anno è che siamo qui, riaprendo le porte del nostro Teatro in sicurezza, proponendo spettacoli di qualità e credendo fermamente nel ruolo essenziale della cultura e dello spettacolo dal vivo per la nostra comunità. Il Teatro, come la Scuola, non si può fermare e deve anzi ripensare il proprio ruolo rafforzando le sinergie e andando a cercare pubblici nuovi – spiega Livia Amabilino – come stiamo facendo ospitando spettacoli fuori abbonamento con temi di attualità, realizzando tanti progetti fuori dai muri dei nostri spazi, dando visibilità e supporto a giovani artisti e compagnie che si stanno affacciando alle scene e perseverando nella programmazione per l’infanzia e la gioventù, che come sempre avrà un cartellone ricchissimo proponendo appuntamenti oltre che al Teatro Bobbio e al teatro dei Fabbri alla Sala Luttazzi. Le residenze e i progetti speciali, specialmente tramite i bandi che una Regione avanzata come la nostra propone, ci stanno inoltre impegnando moltissimo. Vorrei segnalare poi, dopo un’estate di coproduzioni e progetti con gli altri Teatri regionali, la collaborazione con il Festival DanceProjectFestival, che supportiamo con entusiasmo, aderendo a un progetto di danza contemporanea di grande qualità, ideato dall’Actis, che vedremo sul palcoscenico del Teatro Bobbio con tre appuntamenti. Non ultimo stiamo completando il progetto di una nuova Rassegna molto fitta di spettacoli al Teatro dei Fabbri che per la prima volta vedrà un calendario organizzato dedicato al contemporaneo che presenteremo a breve.”
Tra le 6 produzioni Contrada tre sono le novità assolute: oltre al tradizionale spettacolo di apertura il 21 ottobre 2021 in dialetto triestino con Ariella Reggio “Le sorelle Robespierre”, una improbabile e divertente rivoluzione francese a Trieste che porta la firma e l’interpretazione di Alessandro Fullin, andranno in scena anche lo spettacolo frutto della collaborazione con il regista Massimo Navone, “L’isola degli idealisti”(dal 2 marzo 2022) con Pino Quartullo e altri cinque attori della Compagnia della Contrada raccontarci il romanzo inedito di Scerbanenco e l’atteso “Harold e Maude” (dal 13 gennaio 2022) con la beniamina di casa Ariella Reggio insieme a Davide Rossi, Marzia Postogna, Adriano Giraldi, Enza De Rose, Valentino Pagliei e Omar Giorgio Makhloufi.
I nomi in cartellone sono come sempre quelli di attori di grande calibro, molti dei quali sono colleghi e amici che hanno un rapporto consolidato con la Contrada, mentre altri arrivano per la prima volta al Bobbio: Enzo Decaro, Paolo Triestino e Giancarlo Ratti, Emilio Solfrizzi, Corrado Tedeschi, Martina Colombari, Maria Grazia Cucinotta, Rossella Brescia, Tosca D’Aquino, Roberta Lanfranchi, Samuela Sardo, Laura Curino, Antonio Cornacchione, Max Pisu, Rita Pelusio, Vittoria Belvedere, Michela Andreozzi, Chiara Francini, Matteo Branciamore, Ninni Bruschetta, Lodo Guenzi, Lorenzo Lavia, Giorgio Lupano, Gabriele Pignotta e Attilio Fontana.
Ecco allora che il cartellone propone una vendetta tutta al femminile in “Figlie di Eva” con Maria Grazia Cucinotta (dal 4 novembre); la commedia “Il rompiballe”, risate e colpi di scena insieme a Paolo Triestino e Giancarlo Ratti (dal 18 novembre); il dramma “Era un fantasma” (dal 25 novembre) la produzione Contrada con il cast stellare Matteo Branciamore, Ninni Bruschetta, Lodo Guenzi e Lorenzo Lavia. E poi la comicità al confine con il teatro dell’assurdo ne “Il malato immaginario” una produzione Contrada con Emilio Solfrizzi (dall’11 dicembre); e ancora, la divertente commedia tra i fornelli di “Belle ripiene” con un grande cast al femminile: Rossella Brescia, Tosca D’Aquino, Roberta Lanfranchi e Samuela Sardo (dal 27 gennaio 2022). C’è l’intricato e perfetto meccanismo di “Pigiama per sei”, con Laura Curino e Antonio Cornacchione (dal 3 febbraio 2022); il capolavoro di Dario Fo e Franca Rame “Coppia aperta quasi spalancata” con Chiara Francini e Alessandro Federico (dal 24 febbraio); un classico contemporaneo come “Non è vero ma ci credo” con Enzo Decaro (dal 24 marzo); il vorticoso e spiazzante “Montagne Russe” della Contrada insieme alla inedita coppia Martina Colombari e Corrado Tedeschi (dal 7 aprile); e il celeberrimo “Tre uomini e una culla” con Giorgio Lupano, Gabriele Pignotta e Attilio Fontana il cui adattamento è firmato dalla stessa autrice del film, Coline Serrau (dal 28 aprile).
Sono invece 6 i titoli degli spettacoli Fuori Abbonamento che vedranno a Trieste sul palco del Bobbio Stefano Massini in “Alfabeto delle emozioni” (1 ottobre), Michela Murgia in “Dove sono le donne?” (8 ottobre), Roberto Ciufoli in “Tipi” (12 novembre), Massimo Lopez e Tullio Solenghi nel loro “Show” (1 dicembre), Lino Guanciale in “Non svegliate lo spettatore” (10 dicembre) e Silvia Gallerano in “La merda” (18 marzo 2022), vero e proprio spettacolo di culto che festeggia quest’anno il suo 10° anniversario.
Tra le collaborazioni, tre spettacoli con il DanceProjectFestival, il 18, il 21 e 26 settembre al Teatro Orazio Bobbio alle 20.30. La manifestazione di danza contemporanea e teatro organizzata dall’ACTIS (Associazione Culturale Teatro Immagine Suono) di Trieste – con il contributo della Regione FVG e in partenariato con il Teatro Stabile la Contrada – festeggia la sua XVIII edizione con il riconoscimento da parte del MiC.
Il DanceProject, ospitando compagnie e artisti nazionali e internazionali, promuove da sempre le connessioni tra danza, arte, poesia e teatro, alla ricerca di nuove contaminazioni e nuovi linguaggi.
Al Teatro Bobbio il DanceProjectFestival presenta il 18 settembre la Compagnia Bellanda con “Aganis”, uno spettacolo sulle ninfe dell’acqua del Friuli (coreografie di Giovanni Gava Leonarduzzi) e a seguire due compagnie riconosciute dal MiC, la Cie Twain del Lazio con “Romanza”, quattro nuovi interpreti – per uno spettacolo creato più di 10 anni fa da Loredana Parrella, in scena il 21 settembre e Arearea di Udine in “Homing”, uno spettacolo di danza contemporanea di e con Marta Bevilacqua, il 26 settembre.
STAGIONE 2021|2022
Le sorelle Robespierre scritto e diretto da Alessandro Fullin
Con Ariella Reggio, Alessandro Fullin e Marzia Postogna
21 – 31 ottobre 2021
Anche quest’anno a fare da apripista sarà una nuova produzione della Contrada. Questo spettacolo, come da tradizione in dialetto triestino, è ambientato nel 1789 con la Rivoluzione Francese che cambia la storia d’Europa. A Trieste, nello stesso anno, no succedi un boro. Ma Alessandro Fullin in questa diabolica commedia si immagina invece la città squassata da una bora che porta anche nel golfo di Trieste parole come Liberté, Égalité, Fraternité. Le teste più graziose della nobiltà triestina sono in pericolo. La Galleria di Montuzza infatti è stata riconvertita in carcere e dotata di solide cancellate mentre in Piazza Goldoni è stata installata una ghigliottina. La Duchessa De Parur insieme alle figlie Iole e Sgonica vengono arrestate e alla cittadina Chiarbola Champignon è affidato il compito di sorvegliare le prigioniere. Per ingannare l’attesa, prima della probabile esecuzione, le donne si raccontano le loro vite, i beati anni passati e gli amori di cui sperano un giorno di far parte. Opera da camera, “Le sorelle Robespierre” si affida a tre voci che già si sono incontrate alla Contrada: Ariella Reggio, Marzia Postogna, Alessandro Fullin. Questo testo di Fullin segue gli altri spettacoli dialettali da lui scritti nelle passate stagioni “Sissi a Miramar” “Ritorno a Miramar” “Le basabanchi” “Basabanchi repete”. Alessandro Fullin è recentemente tornato in libreria con il libro in triestino “Jane Austen Cuguluf” (edito da mgs press) e con il libro di poesie “Il Cimitero delle Argonaute” scritto insieme a Marco Barbieri (Voglino editore). Serali 20.30 tranne martedì e domenica alle 16.30 e il sabato alle 19.
Figlie di Eva
di Michela Andreozzi – Vincenzo Alfieri e Grazia Giardello
regia di Massimiliano Vado
con Michela Andreozzi, Vittoria Belvedere e Maria Grazia Cucinotta e con Marco Zingaro
4 – 7 novembre 2021
Il secondo titolo in cartellone è Figlie di Eva, di Michela Andreozzi-Vincenzo Alfieri e Grazia Giardiello, per la regia di Massimiliano Vado. Una storia alla “Streghe di Eastwick”, con Michela Andreozzi, Vittoria Belvedere, Maria Grazia Cucinotta e con Marco Zingaro. Tre donne sull’orlo di una crisi di nervi scoprono di essere legate allo stesso uomo, un politico spregiudicato, corrotto e doppiogiochista, candidato premier delle imminenti elezioni. Elvira è la sua assistente perfetta, Vicky la moglie e Antonia la ricercatrice universitaria che sta aiutando il figlio del politico a laurearsi. L’uomo dopo averle usate per arrivare in vetta, le scarica senza mezzi termini. Elvira scopre che ha firmato dei documenti che la possono incastrare: si ritrova ad essere intestataria di società fallimentari. Vicky viene lasciata per una Miss appena maggiorenne. Antonia, dopo aver portato alla vittoria il figlio del candidato premier, un emerito imbecille, viene fatta fuori dall’Università…. e al suo posto viene preso proprio il ragazzo. Insieme orchestreranno la vendetta perfetta: un antagonista così forte da distruggere il cinico candidato premier proprio sul terreno in cui si sente più forte, la politica. Repliche dal 4 al 7 novembre: serali 20.30, domenica alle 16.30.
Il Rompiballe
di Francis Veber
regia di Pistoia e Triestino
con Paolo Triestino e Giancarlo Ratti
18 – 21 novembre 2021
Per il terzo appuntamento in stagione in arrivo una coppia che è sinonimo di assoluto divertimento: Paolo Triestino e Nicola Pistoia, registi dello spettacolo Il Rompiballe di Francis Veber. Insieme ad Antonio Conte, Antonella Civale, Matteo Montaperto e Alessio Sardelli porteranno sul palco l’esilarante storia di un killer, incaricato di uccidere uno scomodo testimone, che prende alloggio nella camera di un hotel per tale scopo, e di un aspirante suicida, situato nella stanza accanto. Il killer dovrà evitare che il depresso vicino richiami con i suoi tentativi troppa attenzione, soprattutto quella della polizia, ed evitare così di mettere a repentaglio il successo della sua missione, ma verrà irrimediabilmente risucchiato dai problemi del “rompiballe” suicida e dal suo entourage: l’ex moglie, il nuovo compagno di lei e un poliziotto stravagante. Prodotto da Artisti Associati in collaborazione con Fiore e Germano lo spettacolo andrà in scena dal 18 al 21 novembre: serali alle 20.30 e domenica alle 16.30.
Era un Fantasma
di Arianna Mattioli
regia di Lorenzo Lavia
con Matteo Branciamore, Ninni Bruschetta, Lodo Guenzi e Lorenzo Lavia
25 – 28 novembre 2021
Dal 25 al 28 novembre andrà in scena Era un fantasma di Arianna Mattioli, una coproduzione La Contrada e Savà Produzioni Creative in collaborazione con Todi Festival. Sul palco quattro nomi molto interessanti della scena teatrale e cinematografica: Matteo Branciamore (I Cesaroni), Ninni Bruschetta (Boris, Un posto al solo, Don Matteo, Distretto di Polizia), Lodo Guenzi – diplomatosi all’accademia di Arte Drammatica Nico Pepe, voce e chitarra de Lo Stato Sociale e l’anno scorso al Festival del Cinema di Venezia con il film d’esordio Est (Dittatura last minute) – e il figlio d’arte Lorenzo Lavia, quest’ultimo anche regista dello spettacolo. Una commedia amara, nella tradizione italiana, sull’esacerbazione delle relazioni affettive in ambito familiare. Un padre e i suoi tre figli cercano di evitare l’unico argomento che dovrebbero invece sondare da molti anni. I quattro si sfidano a volto scoperto, mostrando ognuno le proprie armi, ognuno le proprie debolezze. Il tutto utilizzando fino alla fine il codice del sarcasmo, dell’ironia, della goliardia, dell’etichetta che impone il “saper vivere”. Cinismo, crudeltà, odio che diventano ora presa in giro, ora semplice allenamento. Uno spettacolo duro e leggero nello stesso tempo che mette a nudo le relazioni tra persone intime come possono essere i famigliari, e rivela come quel luogo paradisiaco chiamato famiglia possa spesso trasformarsi nell’esatto contrario. Orario: serali 20.30, domenica alle 16.30.
Il Malato immaginario
di Molière
regia di Guglielmo Ferro
con Emilio Solfrizzi e con Lisa Galantini e Rosario Coppolino
11 – 15 dicembre 2021
Emilio Solfrizzi sarà il protagonista di un’altra produzione La Contrada, insieme a Compagnia Molière, in collaborazione con Teatro Quirino: Il Malato immaginario di Molière, con la regia di Guglielmo Ferro, in scena a Trieste dall’11 al 15 dicembre. Un intreccio tra comicità e il teatro dell’assurdo. Qui il teatro come finzione, come strumento per dissimulare la realtà, fa il paio con l’idea di Argante di servirsi della malattia per non affrontare “i dardi dell’atroce fortuna”. Il malato immaginario ha più paura di vivere che di morire, e il suo rifugiarsi nella malattia non è nient’altro che una fuga dai problemi. Si ride attraverso la continua ricerca di rimedi e cure di medici improbabili che creano situazioni esilaranti. La tradizione, commettendo forse una forzatura, ha accomunato la malattia con la vecchiaia, identificando di conseguenza il ruolo del malato con un attore anziano o addirittura vecchio, ma Molière lo scrive per se stesso quindi per un uomo sui 50 anni e proprio per queste ragioni un grande attore dell’età di Emilio Solfrizzi potrà restituire al testo un aspetto importantissimo e certe volte dimenticato. Il rifiuto della propria esistenza. Orario: serali 20.30, domenica alle 16.30.
Harold e Maude
di Colin Higgins
regia di Diana Höbel
con Ariella Reggio, Davide Rossi, Marzia Postogna, Adriano Giraldi, Enza De Rose, Valentino Pagliei e Omar Giorgio Makhloufi
13 – 23 gennaio 2022
Nel 2022 la stagione ripartirà il 13 gennaio con la produzione Contrada Harold e Maude di Colin Higgins per la regia di Diana Höbel con Ariella Reggio, Davide Rossi, Marzia Postogna, Adriano Giraldi, Enza De Rose, Valentino Pagliei e Omar Giorgio Makhloufi. È la storia di un ragazzo problematico, figlio di una madre disfunzionale, egocentrica e anaffettiva. Privo di amici, si diverte a inscenare il suo finto suicidio in vari modi pittoreschi, per spaventare l’insopportabile genitrice; inoltre, come hobby, frequenta funerali di sconosciuti. Maude invece è una donna che vive la vita con passione, ha amato ed è stata amata, ha girato il mondo e abita in una specie di salone delle meraviglie, pieno di oggetti provenienti da tutto il pianeta. Maude è l’amore e il coraggio per la vita che Harold non ha. In Harold e Maude si incontrano vecchiaia e giovinezza, ma a poli invertiti. Harold ha vent’anni. Maude quasi ottanta. Serali 20.30 tranne il sabato alle 19 e le domeniche e martedì alle 16.30, lunedì turno libero.
Belle Ripiene
di Giulia Ricciardi e Massimo Romeo Piparo
regia di Massimo Romeo Piparo
con Rossella Brescia, Tosca D’Aquino, Roberta Lanfranchi e Samuela Sardo
27 – 30 gennaio 2022
Dal 27 al 30 gennaio ci si nutrirà di risate con “Belle ripiene, una gustosa commedia dimagrante”. Con questa commedia Massimo Romeo Piparo torna a firmare uno spettacolo di prosa tutto al femminile insieme a Rossella Brescia, Tosca D’Aquino, Roberta Lanfranchi e Samuela Sardo. La pièce è un esilarante spaccato di vita femminile in cui i protagonisti del racconto sono il cibo e gli uomini: le donne amano mangiare ma poi si costringono a infernali diete dimagranti… ci sarà un elemento in comune tra il loro rapporto col cibo e quello con gli uomini? Protagonista anche la cucina: per la prima volta in teatro, cucina e fornelli sono reali e sul palco, una telecamera permetterà al pubblico di seguire la preparazione dei piatti. Le protagoniste cucineranno delle vere pietanze ognuna con la propria estrazione geografica, da Roma a Napoli, dal Salento all’Alta Padana. Serali 20.30, domenica 16.30.
Pigiama per Sei
di Marc Camoletti
regia di Marco Rampoldi
con Laura Curino, Antonio Cornacchione, Max Pisu e Rita Pelusio
3 – 6 febbraio 2022
Presentato in prima nazionale al 55° Festival teatrale di Borgio Verezzi “Pigiama per sei” di Marc Camoletti, regia di Marco Rampoldi, con Laura Curino, Antonio Cornacchione, Rita Pelusio, Max Pisu, Roberta Petrozzi, Rufin Doh Zeyenouin è un titolo dal “tipico meccanismo perfetto” dove “ognuno è costretto a interpretare un ruolo diverso a seconda di quali siano le persone presenti nella stanza, in un crescendo turbinante di equivoci e risate”. Il più classico dei triangoli (lei, lui, l’altro) si trasformerà in un poligono complicato sotto i nostri occhi: nel mezzo equivoci, fraintendimenti e un mare di risate mentre lo spettatore cerca di capire come i protagonisti ne verranno fuori. Repliche serali 20.30, domenica 16.30.
Coppia aperta quasi spalancata
di Dario Fo e Franca Rame
regia di Alessandro Tedeschi
con Chiara Francini e Alessandro Federico
24 – 27 febbraio 2022
In scena al Bobbio uno dei titoli più rappresentati al mondo, Coppia aperta, quasi spalancata, il capolavoro di Dario Fo e Franca Rame, qui per la regia di Alessandro Tedeschi. In scena in questa produzione Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito Teatro, in collaborazione con Argot Produzioni, ci saranno Chiara Francini, scrittrice, conduttrice e attrice (nel cast, fra gli altri, della serie tv Non dirlo al mio capo, campione di share da 3 milioni di spettatori a puntata nelle repliche di giugno 2020) e Alessandro Federico (molte le sue esperienze sia teatrali che cinematografiche tra cui spiccano “L’amore ritrovato” di Carlo Mazzacurati e “La Bella addormentata” di Marco Bellocchio). Un testo sui rapporti di coppia, sulla psicologia maschile e la relativa insofferenza al concetto di monogamia. La storia grottesca di due coniugi, alle prese con un matrimonio che sta andando allo sfascio, che decidono di sperimentare la formula della “coppia aperta” per risolvere i problemi della loro relazione. Ma la “coppia aperta” in realtà è un’invenzione del marito per giustificare le sue infedeltà. Infatti, fino a che di questa libertà ne fruisce il maschio va tutto bene, ma cosa succede quando anche la donna, superate le iniziali ritrosie, decide di prendersi la sua parte di libertà trovandosi un altro uomo? I ruoli si invertono: il marito strilla, va in crisi, vuole la mamma e minaccia il suicidio, salvo poi ringalluzzire precipitosamente non appena la moglie, impietosita, confessa di avere inscenato una situazione del tutto inventata. Naturalmente, a quel punto, non potrà mancare il classico colpo di scena. Serali 20.30, domenica 16.30.
L’isola degli idealisti
di Giorgio Scerbanenco
regia di Massimo Navone
con Pino Quartullo e cinque attori della Compagnia della Contrada
2 – 6 marzo 2022
Pino Quartullo diretto da Massimo Navone ci porta alla scoperta di una storia inedita scritta da Scerbanenco, uno dei migliori scrittori italiani del genere poliziesco, padre del giallo made in Italy. Un libro perduto durante la Seconda guerra mondiale e ritrovato nell’archivio di famiglia, dallo stile inconfondibile: tagliente, ironico e sensuale.
Sull’isola della Ginestra, un piccolo scoglio verde al centro di un lago, si trova la villa della famiglia Reffi, composta dal padre Antonio, medico otorino dall’ironia affilata, e dai suoi due figli. Carla, la maggiore, si dedica alla scrittura tra le frecciatine del genitore. Celestino, il minore, è diventato medico per esaudire le preghiere del padre ma preferisce rivolgere il suo intuito alla matematica. Completano il gruppo i cugini spiantati Vittorio e Jole, che ripagano l’ospitalità occupandosi della conduzione familiare. La vita sull’isola scorre tranquilla fino a quando sulle sue rive non capitano due ladri d’albergo in fuga dalla polizia: Guido, giocatore d’azzardo con la passione per la pittura e Beatrice, bella, sfacciata e fatale. L’arrivo dei due latitanti e le loro rivelazioni incrinano il mondo perfetto dei Reffi, che si ritrovano l’uno contro l’altro di fronte a un dubbio morale: denunciare i due ospiti o dare loro una possibilità di riscatto? È l’inizio di un vortice di tensione che sconvolge la quiete dell’isola e gli animi dei suoi abitanti, che tra amori impossibili, fughe, bugie e invidie dovranno fare i conti con la loro più vera natura. Serali 20.30, domenica 16.30.
Non è vero ma ci credo
di Peppino De Filippo
regia di Leo Muscato
con Enzo Decaro
24 – 27 marzo 2022
Dal 24 al 27 gennaio ritorna al Bobbio Enzo Decaro con una tragedia tutta da ridere, Non è vero ma ci credo, una produzione I Due della Città del Sole, per la regia di Leo Muscato, acclamato regista napoletano. Erede della direzione artistica della compagnia di Luigi De Filippo, Leo Muscato inaugura questo nuovo corso rispettando i canoni della tradizione del teatro napoletano ma dando a questa storia molto nota, incentrata sulla tradizionale scaramanzia partenopea, un sapore contemporaneo, ambientandola negli anni ‘80. Fino a che punto si è disposti ad arrivare per tenere lontana la iella? E se poi arriva pure un gobbo a portare fortuna…ma è veramente ciò che sembra? Scene di Luigi Ferrigno vincitore del premio “Maschere del teatro”. Orario: serali 20.30, domenica alle 16.30.
Montagne Russe
di Eric Assous
regia di Marco Rampoldi
con Corrado Tedeschi e Martina Colombari
7 – 10 aprile 2022
Dal 7 al 10 aprile arriva la produzione Contrada, in collaborazione con Skyline, Montagne Russe, che in tournée ha riscosso un grande successo grazie a un’inedita coppia, l’istrionico Corrado Tedeschi per la prima volta affiancato dall’affascinante attrice e modella Martina Colombari, e un testo brillante. La pièce narra la storia di un uomo di cinquant’anni ed una giovane ed attraente donna. Si incontrano in un bar nel tardo pomeriggio e poi, lui, approfittando della assenza della moglie partita per una vacanza, la invita nel suo appartamento. L’uomo inizia a sedurla ma succede qualcosa che frena le avances…da qui tutta una serie di esilaranti e piccanti colpi di scena fino ad arrivare ad un inaspettato e toccante finale. Serali 20.30, domenica 16.30.
Tre uomini e una culla
di Coline Serrau
traduzione Marco M. Casazza
regia di Gabriele Pignotta
con Giorgio Lupano, Gabriele Pignotta e Attilio Fontana
28 aprile – 1 maggio 2022
Un titolo forte, un trio di protagonisti di grande bravura e molto noti e una produzione solida che porta la firma degli amici di Gorizia a.ArtistiAssociati. Chi non ricorda i dolci sorrisi che la piccola Marie rivolge dalla culla ai suoi tre papà “improvvisati” nella pellicola francese degli anni ’80? Piombata improvvisamente nella routine libertina dei tre scapoli incalliti la bimba finirà per conquistarne l’affetto e rivoluzionarne la vita. La commedia, un riuscitissimo mix di tenerezza e divertimento, approda ora sui palcoscenici italiani grazie al nuovo adattamento teatrale firmato dalla stessa autrice del film. Fedele alla vicenda originale, lo spettacolo tratta con lievità e brio il ruolo dei padri e i nuovi modelli di famiglia. Serali 20.30, domenica 16.30.
FUORI ABBONAMENTO
Alfabeto delle Emozioni
con Stefano Massini
1 ottobre 2021 ore 20.30
Noi siamo quello che proviamo. E raccontarci agli altri significa raccontare le nostre emozioni.
Ma come farlo, in un momento che sembra confondere tutto con tutto, perdendo i confini fra gli stati d’animo? Ci viene detto che siamo analfabeti emotivi, e proprio da qui parte Stefano Massini lo scrittore così amato per i suoi racconti in tv del giovedì sera a Piazzapulita per un viaggio profondissimo e ironico al tempo stesso nel labirinto del nostro sentire e sentirci.
In un immaginario alfabeto in cui ogni lettera è un’emozione (P come Paura, F come Felicità, M come Malinconia) Massini trascina il pubblico in un susseguirsi di storie e di esempi irresistibili, con l’obiettivo unico di chiamare per nome ciò che ci muove da dentro.
Scorrono visi, ritratti, nomi, situazioni. Si va da Arthur Conan Doyle che fa l’esperimento di sondare i suoi amici sul tema del dubbio al grande Chagall che non riesce a reagire alla scomparsa di Bella Rosenfeld, da Al Capone che tremava alla vista di una siringa alla moglie di Giosuè Carducci costretta a pregare i compagni del poeta di farlo vincere alle carte.
Ad andare in scena è la forza e la fragilità dell’essere umano, dipinta con l’estro e il divertimento di un appassionato narratore, definito da Repubblica “il più popolare raccontastorie del momento”.
Dove Sono le Donne?
di e con Michela Murgia
8 ottobre 2021 ore 20.30
Se arrivassero gli alieni domattina e cercassero di farsi un’idea del genere umano guardando ai luoghi della rappresentazione pubblica, probabilmente penserebbero che un virus misterioso abbia colpito tutte le persone di sesso femminile d’Italia, rendendole mute o incapaci di intendere e volere.
Il governo, i dibattiti televisivi e le prime pagine dei quotidiani traboccano di interventi maschili. Eppure le donne non sono una sottocategoria socioculturale ma più della metà del genere umano.
Dopo aver interpretato in scena il premio Nobel Grazia Deledda nello spettacolo ‘Quasi grazia’, Michela Murgia, autrice tra le più impegnate nelle battaglie civili, porta per la prima volta in teatro il suo punto di vista sulla ‘questione femminile’ in un lucido monologo che supera per sempre gli angusti confini delle quote rosa.
TIPI: Recital Comico-Antropologico
testo originale e regia Roberto Ciufoli
12 novembre 2021 ore 20.30
In Tipi Roberto Ciufoli propone varie tipologie umane mostrando come una caratteristica psicologica corrisponda ad un atteggiamento fisico ben preciso, un modo di parlare e di scegliere le parole: una carrellata di tipologie umane, un percorso esilarante che spazia dallo sportivo all’indeciso, dal timido al supereroe, al danzatore.
Si ride di noi, di questa nostra umanità così fortemente spaesata e confusa con monologhi, poesie, sketch e balli che trasformano lo spettacolo in un vero e proprio “multi-one-man-show”!
Massimo Lopez & Tullio Solenghi Show
Scritto, diretto e interpretato da Massimo Lopez e Tullio Solenghi
con la Jazz Company diretta dal M° Gabriele Comeglio
1 dicembre 2021 ore 20.30
Massimo Lopez e Tullio Solenghi tornano insieme sul palco dopo 15 anni come due vecchi amici che si ritrovano, in uno Show di cui sono interpreti ed autori, coadiuvati dalla Jazz Company del maestro Gabriele Comeglio, che esegue dal vivo la partitura musicale: uno spettacolo che dopo due stagioni trionfali in cui si sono superate le 200 repliche, si avvia alla terza con sempre rinnovata passione. Ne scaturisce una scoppiettante carrellata di voci, imitazioni, sketch, performance musicali, improvvisazioni ed interazioni col pubblico. Tra i vari cammei, l’incontro tra papa Bergoglio (Massimo) e papa Ratzinger (Tullio) in un esilarante siparietto di vita domestica, o quello di Maurizio Costanzo con Giampiero Mughini; e poi i duetti musicali di Gino Paoli e Ornella Vanoni, e quello di Dean Martin e Frank Sinatra, che ha sbancato la puntata natalizia di “Tale e Quale Show” del 2016, dalla quale è scaturito il desiderio di tornare sulle scene insieme. In quasi due ore di spettacolo, Tullio e Massimo, da “vecchie volpi del palcoscenico”, si offrono alla platea con l’empatia spassosa ed emozionale del loro inconfondibile “marchio di fabbrica”.
Non Svegliate lo Spettatore
con Lino Guanciale
regia Davide Cavuti
10 dicembre 2021 ore 20.30
Dopo il successo di Itaca… il viaggio, Lino Guanciale e Davide Cavuti tornano di nuovo insieme in scena con uno spettacolo dedicato ad uno dei più grandi scrittori e sceneggiatori italiani. Non svegliate lo spettatore è un omaggio alla vita e alle opere di Ennio Flaiano, scrittore (vincitore del “Premio Strega” del 1947 con “Tempo di Uccidere”) e sceneggiatore di numerose pellicole dirette da Federico Fellini, Alessandro Blasetti, Steno-Monicelli e di altri capolavori della cinematografia italiana.
Lo spettatore sarà proiettato, con i piedi fortemente poggiati sulle nuvole, nel mondo della letteratura, del cinema e del teatro attraverso la recitazione di Guanciale, accompagnato dal commento musicale del maestro Cavuti. Il rapporto tra il cinema, il teatro, la letteratura e la musica diventa la chiave di lettura per penetrare i valori di interscambio tra cultura-formazione-apprendimento affinché siano da stimolo per la ricerca e l’approfondimento delle opere dei grandi scrittori spesso dimenticati.
La Merda – 10° anniversario tour / 2012 – 2022
di Cristian Ceresoli
con Silvia Gallerano
18 marzo 2022
Dopo aver vinto l’oscar del teatro europeo e registrato un enorme successo di pubblico e critica in tutto il mondo (dall’Europa al Brasile, dall’Australia al Nord America) il poetico flusso di coscienza sulla condizione umana – il fenomeno che ha da tempo rotto i confini del teatro e viene accolto quasi fosse un concerto rock – prosegue il suo live tour, sia nelle grandi città che nelle sperdute periferie e province.
Lo “straordinario, brutale, disturbante e umano” (The Times) testo sulla condizione umana di Cristian Ceresoli è stato tradotto in numerosissime lingue. L’interpretazione “straordinaria, sublime e da strapparti la pelle di dosso” (The Guardian) di Silvia Gallerano viene accolta da anni con commosse ovazioni. La Gallerano è la prima attrice italiana a vincere il The Stage Award for Acting Excellence.
La Merda si manifesta come uno stream of consciousness dove, in poesia, si scatena la bulimica e rivoltante confidenza pubblica di una “giovane” donna “brutta” che tenta con ostinazione, resistenza e coraggio di aprirsi un varco nella società delle Cosce e delle Libertà.
ABBONAMENTI E BIGLIETTI
La campagna abbonamenti della Stagione 2021/2022 della Contrada avrà inizio il 2 settembre: tutti gli abbonamenti liberi e i Carnet nominali con 13 spettacoli (rossi e blu) o 9 spettacoli (solo rossi) possono essere sottoscritti presso la biglietteria del Teatro (Via del Ghirlandaio, 12 • tel. 040.390613/948471 – orario continuato: 8.30-18.30 tranne il sabato con orario 8.30-12.30) o presso TicketPoint (Corso Italia, 6/c • tel. 040.3498276/3498277 – orario: 8.30-12.30/15.30-19.00).
Confermati i diversi tipi di abbonamento a turno libero: il Carnet “Liberissimo” (non nominale, usufruibile da più persone, ricaricabile) per 9 o per 13 ingressi e le offerte per i più giovani. Riconfermate la “Young Card” (per i ragazzi dagli 11 ai 30 anni) per 7 spettacoli a scelta libera fra i tredici titoli in abbonamento. Anche quest’anno i genitori che accompagneranno i ragazzi con la “Young Card” potranno usufruire di un “Accompagnatori Young Card” che sarà nominativo e valido per la stessa replica a cui assisteranno i giovani spettatori. Ritorna anche la proposta abbonamenti MINI (6 ingressi) percorsi paralleli di sei titoli l’uno (4 spettacoli rossi, 1 spettacolo blu e 1 titolo fuori abbonamento) ad un prezzo davvero vantaggioso; si ripropone inoltre l’abbonamento MINI Coop Alleanza 3.0, riservato ai soli soci Coop Alleanza 3.0, con un percorso di 6 spettacoli rossi a un prezzo specialissimo.
I Liberissimi possono essere acquistati anche on line sui siti contrada.it e vivaticket.it. A causa del possibile contingentamento dei posti in sala, finché saranno in vigore le attuali norme governative sul distanziamento, tutti gli abbonati (Carnet e liberi) dovranno prenotare i loro posti. Per gli abbonati CARNET dal 2 SETTEMBRE, per gli spettacoli di ottobre, novembre e dicembre, e dal 22 NOVEMBRE per gli spettacoli da gennaio ad aprile.Per gli abbonati LIBERI dal 27 SETTEMBRE, per gli spettacoli di ottobre, novembre e dicembre, e dal 9 DICEMBRE per gli spettacoli da gennaio ad aprile. Da lunedì 27 settembre saranno messi a disposizione dei nuovi abbonati i posti rimasti liberi. Gli abbonamenti aziendali riservati ai soci di circoli ricreativi, associazioni convenzionate, sindacati e scuole si possono sottoscrivere esclusivamente sul posto di lavoro tramite gli incaricati aziendali.
La Contrada si avvale del sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Comune di Trieste, della Fondazione CRTrieste; e nella realizzazione delle sue attività può contare sulla collaborazione, tra le altre, di istituzioni importanti come l’Ente Regionale Teatrale, la Coop Alleanza 3.0, l’Università degli studi di Trieste.
Informazioni: 040.948471:contrada@contrada.it; www.contrada.it.