Lodo Guenzi vocalist de Lo Stato Sociale, indossa la sua veste di drammaturgo e attore per raccontare il vero volto del successo. Si ride e si riflette in Uno spettacolo divertentissimo che non finisce assolutamente con un suicidioMontecatini Terme
. Lodo Guenzi con Lo Stato Sociale canta: “non lo so se ho avuto successo o perché/non lo so che cosa resta di me” ed è proprio da una riflessione comica e ironica su cosa sia il successo che nasce il suo spettacolo teatrale ideato con l’amico Nicola Borghesi. Uno spettacolo divertentissimo che non finisce assolutamente con un suicidio nasce da un’amicizia lunga venticinque anni su trentacinque, quella tra Lodo Guenzi e il regista Nicola Borghesi. Partendo da nessuna idea precisa né un piano, i due hanno lavorato sull’autobiografia di una persona abbastanza famosa, Lodo, il che la rende da una parte potenziale oggetto di interesse per un numero maggiore di persone, dall’altra aumenta la diffidenza per il genere, dall’altra ancora, permette di vedere dall’interno posti, come Sanremo o X-Factor, (Lodo è stato giudice di X-FACTOR 12) che di solito si vedono nella loro versione confezionata per il pubblico.
Dall’unione di questi tre dubbi nasce “Uno spettacolo divertentissimo che non finisce assolutamente con un suicidio”. Il percorso di una persona attraverso la fama, parola quanto mai controversa, può diventare una parabola nella quale più persone possono riconoscersi: la vita delle persone, generalmente, consiste nel sopravvivere lasciandosi dietro macerie. Tutto questo è terribile, ma fa anche ridere. La parte che fa ridere è quella non ancora del tutto compromessa con un sistema tarato per appiattire tutto, per rendere tutto omogeneo e inoffensivo. Mentre il successo, che da fuori sembra spensierato e piacevole, da dentro è terribile come tutto il resto, anche se in modo diverso. E poi, infine, c’è il teatro. Quello spazio e quel tempo in cui tutto quello che generalmente nel mondo dello spettacolo deve essere compresso e semplificato, può trovare spazio. Quel luogo in cui non si va solo avanti, ma si sta anche volentieri fermi o addirittura, si torna indietro a cercare qualcosa di prezioso che abbiamo smarrito. Quella cosa per cui, alla fine, di vivere, ne vale la pena.
Lodo Guenzi nasce il 1° luglio del 1986 a Bologna. Diventato un dee jay di Radiocittà Fujiko, nel 2009 dà vita a Lo Stato Sociale, la band divenuta popolare dopo la sua partecipazione a Sanremo nel 2018 con il brano “Una vita in vacanza”. È un drammaturgo diplomatosi nel 2008 alla Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe. Nello stesso periodo dei suoi studi ha portato in tournée con grande successo lo spettacolo di commedia dell’arte “Il giuramento dell’amor spergiuro”, premiato a Bratislava all’Accademia Istropolitana. Come drammaturgo ha firmato diversi spettacoli tra cui “Ad altezza d’uomo”, che racconta in maniera onirica l’omicidio di Gabriele Sandri e “Ci si mangia vivi”, che esce in occasione dei vent’anni del muro di Berlino. Contemporaneamente alla carriera musicale, nel 2016 porta in tournée in tutta Italia “La rivoluzione è facile se sai come farla” insieme alla compagnia teatrale KEPLER – 452. Dopo il successo di Sanremo, Lodo è in scena con “Il giardino dei ciliegi: trent’anni di felicità in comodato d’uso”,versione aggiornata e rivista del grande classico di Cechov. Questo spettacolo riceve il Premio Rete Critica per il miglior spettacolo dell’anno, totalizzando 50 repliche in giro per il Paese.
Sabato 25 settembre 2021 ore 21.00
Lodo Guenzi in
“Uno spettacolo divertentissimo che non finisce assolutamente con un suicidio”
Ingresso da € 25,00 a € 20,00
Prevendite Ticketone.it