Sabato 9 e domenica 10 ottobre 2021, ore 15.00-19.00
Museo d’Arte Cinese ed Etnografico
(Viale S. Martino 8 – Parma)
Festina Lente Teatro e Vagamonde
StraOrdinarie
Regia Andreina Garella
Ambientazione Mario Fontanini
Musiche di scena Ailem Carvajal
Con Leyla Akgul, Isabel Arpasaca, Barbara Baistrocchi, Pia Bizzi, Valentina Brinza, Roberta Garulli, Polina Grusca, Alida Guatri, Fiorella Guerra, Klaudia Hoxha, Angela Marchetti, Eugenia Michel, Zainab Mouachi, Joy Olayanju, Mariateresa Portesani, Fatima Rjaibia, Daniela Stratulat
Organizzazione Alida Guatri – Ufficio Stampa Raffaella Ilari
Foto e video Stefano Vaja
A cura di Festina Lente Teatro e Vagamonde
Una commissione di Verdi Off in prima assoluta
In collaborazione con Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma
PARMA – Debutta sabato 9 e domenica 10 ottobre (dalle 15 alle 19) al Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma “StraOrdinarie”, il nuovo progetto teatrale a cura di Festina Lente Teatro e Vagamonde, commissionato da Verdi Off in prima assoluta, regia di Andreina Garella, ambientazione di Mario Fontanini, musiche di scena di Ailem Carvajal.
Lo spettacolo, che ha una struttura itinerante per 12 spettatori alla volta, è ambientato nei suggestivi spazi del Museo d’arte Cinese e Etnografico, luogo ideale per accogliere i principi fondanti dell’incontro e della conoscenza tra culture differenti, principi che da sempre sostengono la ricerca di Festina Lente Teatro e Vagamonde permettendo di leggere nelle differenze individualità e virtù speciali.
Protagoniste sono un gruppo di giovani donne italiane di seconda generazione, figlie di famiglie di varie nazionalità o di coppie miste, che vivono quotidianamente ancora la faticosa, a volte conflittuale, ridefinizione di un’identità collocata tra la cultura d’origine e quella in cui sono cresciute, accompagnate in scena anche da un gruppo di donne native e migranti di prima generazione.
Da più di trent’anni il tema della migrazione viene trattato sempre con la retorica dell’eccezionalità e dell’emergenza, ma ormai c’è una generazione di figli e figlie di migranti che hanno studiato e sono cresciuti nelle nostre città. Donne dalle biografie molto ricche e diverse tra loro, alcune cittadine italiane, altre ancora senza riconoscimento legale, alcune nate in Italia, altre arrivate quando erano bambine, spesso costrette a vivere le contraddizioni di una società ancora intrisa di luoghi comuni.
StraOrdinarie è dedicato a tutte le donne protagoniste delle opere di Giuseppe Verdi, donne fuori dai canoni decisi dalla società, capaci di rompere con il vecchio mondo per pensarne a uno nuovo e di riscattare i propri diritti con un canto inno alla libertà, proprio come per Violetta ne La Traviata.
Lo spettacolo, sviluppatosi nell’arco di un anno, suddiviso in tre movimenti, rappresenta la tappa conclusiva di un lungo e articolato lavoro fatto di interviste, riflessioni, narrazione di storie, confluite nella drammaturgia dello spettacolo e che ha anche portato alla nascita del Podcast “Parole. Istruzioni per l’uso”, in cui le voci delle donne hanno creato un vocabolario di parole ancora inesplorate che hanno ripreso vita (casa, conflitto, diritti, cittadinanza, omologazione, paura, responsabilità, tempo, identità, riscatto, frontiere, possibilità, conoscenza, privilegio, pregiudizio).
«Servirsi del teatro per avere uno sguardo diverso sul mondo – spiega la regista Andreina Garella –il teatro deve ritornare ad essere specchio del tempo, luogo di passioni civili e politiche, ritrovare la sua vecchia vocazione di essere comunità. Facciamo teatro con le persone e lo spazio scenico, diventa uno spazio di libertà, uno spazio vivo di convivenza, dove creare poesia e drammaturgia attiva.»
«Un agire teatrale che incontra il mio credere in musica – dichiara la musicista Ailem Carvajal – attraverso gesti femminili in un teatro di azione e partecipazione. Incrocio di sentimenti e identità tra la mia città di nascita, L’Avana, con i suoi suoni-rumori, e Parma, la terra di Verdi e la mia città di accoglienza. StraOrdinarie, da una singola voce in dialogo verso la contrappuntistica coralità teatrale.»
Informazioni e prenotazioni
Spettacoli alle ore 15.00, 15.30, 16.00, 16.30, 17.30, 18.00, 18.30, 19.00
Prenotazioni su festivalverdi.it dal 2 ottobre – 12 posti per ciascun turno
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria. Accesso con Green Pass.
Contatti
www.teatrofestinalente.blogspot.com
www.associazionevagamonde.blogspot.com
Fb @FestinaLenteTeatro
Ig @teatro.festina.lente