FAUNO
(Polydor Universal Music), manifesto emotivo di MAURIZIO CARUCCI e primo singolo del suo progetto solista, risuona ovunque da oggi e dall’8 ottobre in rotazione radiofonica, vero e senza filtri. Il Fauno, mitologica divinità della natura, un po’ uomo un po’ animale, è qui in carne ed ossa, in movimento tra grandi metropoli e catene montuose.
“Non ci rendiamo conto di quanto abbiamo perso negli anni. Ci muoviamo e crediamo che la nostra strada sia l’unica possibilità per stare dentro a questo mondo. Io credo nelle montagne, negli alberi, nelle onde del mare, nei pesci, nei lupi. Sento affinità con il mondo animale. Sento di farne parte e lo rivendico con orgoglio. Sono vent’anni che abito in montagna, in Appennino, in mezzo a campi, orti, montagne, asini, galline e altri animali… Da sempre la mia narrazione è caratterizzata anche da questa mia scelta. Sto bene in città, adoro mangiare nelle trattorie e nei ristoranti, ho un bisogno imprescindibile di stare a contatto con l’arte, ma esiste in me un legame, una relazione profonda con l’universo naturale che coltivo da sempre e alla quale non posso né voglio sottrarmi. Sono uomo di odori, di luci, di buio, di silenzio. Di istinto. Oltre che di musiche elettroniche e acustiche.” – racconta Carucci.
FAUNO è il primo singolo di Maurizio, scritto, suonato e cantato da lui e coprodotto con Ale Bavo. A due anni dall’ultimo progetto in studio come leader degli Ex-Otago, il singolo apripista miscela suoni della terra e del cielo, boschi e palazzi, natura e civiltà, in tre minuti e quarantasei secondi di sensazioni viscerali e radicati sentimenti. Una canzone che viene da lontano, da luoghi reconditi e isolati, vicinissimi al centro.
Dopo il viaggio a cure aperto nel podcast VADO A TROVARE MIO PADRE Vita. Sogno. Viaggio, tradotto in musica nel brano LA VITA DENTRO, Carucci porta con il singolo FAUNO tutta l’urgenza di comunicare col mondo, spinto da un vento, un oceano, una musica.
La sua musica.