Quante volte tutti noi abbiamo sognato di vincere al Superenalotto due o tre milioni di euro? Magari anche dieci. Ma sì, tanto è solo un sogno! Ma che faremmo se quel sogno bizzarro si avverasse? Come cambierebbe la nostra vita? Saremmo in grado di gestire l’inevitabile ondata di emozioni e preoccupazioni provocate dall’improvviso fiume di denaro che travolge la nostra esistenza? Come affronteremmo la nuova vita più agiata ed i nuovi problemi che l’inaspettata fortuna porterebbe con sé? È questo il tema della commedia “I soldi, no!”.
Non è facile come sembra avere in tasca tantissimi soldi non avendoli mai gestiti, il protagonista della vicenda, Riccardo, vince ben 162 milioni di euro!
Come dirlo alla moglie, alla madre, agli amici? Oppure non dirlo? Anzi, addirittura, rinunciare alla vincita e continuare la vita di sempre, tutto sommato, serena?
Tra una madre frizzante e vitale ed una moglie che rivendica per sé una vita più dinamica e ricca di sorprese, Riccardo ha i piedi ghiacciati, insonnia, palpitazioni, nausea ed euforia insieme a mille paure inconfessabili. Dicono che il denaro non faccia la felicità ma, come sosteneva Marilyn Monroe: “Se devo piangere preferisco farlo sul sedile posteriore di una Rolls Royce piuttosto che su quello di una carrozza del metrò”.