La XVII edizione del Festival dell’Eccellenza al Femminile / Next Generation Women, dedica un itinerario tematico di genere all’argomento chiave del cambiamento culturale per rimettere l’essere umano al centro del proprio futuro: la Cura. Il Festival, A Genova e nella Città Metropolitana durante il mese di novembre il festival affronta le tematiche dell’emergenza sanitaria e il suo impatto sulle donne e sul mondo della cultura e dello spettacolo. Ideata e diretta da Consuelo Barilari, la manifestazione intende offrire uno spazio di confronto pubblico per dare forza alle linee progettuali di genere in grado di innescare trasformazioni e rilancio dei ruoli delle donne nel piano “next generation”. Questa XVII edizione sviluppa gli argomenti proposti dal Next Generation Plan attraverso la prospettiva dei paradigmi della Cura, identificando nella Cultura i luoghi della guarigione: il teatro, la scrittura, l’autobiografia, il fumetto, le arti performative.
La Cultura che Cura è un progetto realizzato dal Festival dell’Eccellenza al Femminile in collaborazione con l’Università degli Studi di Genova, e con il contributo di Anna Solaro. In programma, ospiti come Nicoletta Decrema (Prorettrice Vicaria Unige), Elisa Bricco e Chiara Rolla (docenti di letteratura Francese, Unige), Maria Teresa Giaveri (giornalista e traduttrice Chevalier des Arts et des Lettres della Repubblica Francese), per raccontare la storia della donna che iniziò la lotta contro il vaiolo, la giovane grafica Isabella Di Leo con la sua ‘storia a fumetti di una guarigione’ (sabato 6 ore 17 presso il Centro Civico Buranello) e il filosofo Duccio Demetrio (Direttore scientifico del Centro Nazionale Ricerche e studi autobiografici della Libera università dell’Autobiografia di Anghiari) che parlerà di come scrivere e raccontarsi aiuti a guarire. Snodo tematico di tutta la manifestazione sarà il convegno internazionale di mercoledì 10 novembre (alla Nuova Biblioteca Universitaria di Genova), che sviluppa il concetto di Teatro come luogo di cura per eccellenza: “Nuovi paradigmi teatrali / Drammaturgie di genere e nuovi linguaggi.” Tra gli ospiti, Milagro Martín Clavijo (Università di Salamanca), Gianfranco Bartalotta (Università di Roma Tre), Elli Papakostantinou, Carlo Fanelli (Università della Calabria), Roberto Trovato (Università di Genova), Linda Kaiser, Silvana Zanovello, Lina Prosa, Andrea Porcheddu, Patrizia Monaco, Angela Di Maso, Ilaria Rossini.
Si continua a riflettere su creatività e genere l’11 novembre al Museo Biblioteca dell’Attore con Silvia Siravo che presenterà il progetto editoriale Musa e Getta. Sedici scrittrici per sedici donne indimenticabili (ma a volte dimenticate) da lei curato insieme a Arianna Ninchi (Ponte alle Grazie, 2020), con una lettura del capitolo dedicato alla compagna di Modigliani, Jeanne Hébuterne scritto da Ilaria Gaspari. Allo sport è dedicato l’incontro del 12 novembre, con il romanzo Giovinette. Le calciatrici che sfidarono il Duce di Federica Seneghini e Marco Giani.
Al centro del Festival resta la rassegna teatrale tutta al femminile realizzata in residenza al Teatro Nazionale di Genova, aperta in ottobre nella Sala Eleonora Duse con lo spettacolo internazionale “Traces of Antigone” e “Artemisia, Caterina, Ipazia e… le altre”, progetto e regia di Consuelo Barilari, con Laura Curino. Un grande successo di pubblico, proprio nei giorni in cui i teatri potevano riaprire le sale al 100%. Dal 16 novembre si riprende – con molte produzioni e coproduzioni create in residenza – presso la Sala Mercato. Anna Paola Vellaccio, Galatea Ranzi, Gaia Aprea, Viola Graziosi, Giuliana Musso, Beatrice Visibelli, Bruna Braidotti, Arianna Ninchi e Milo Priunotto affronteranno sulla scena storie che spesso incrociano i temi toccati lungo i sentieri esperienziali della Cultura che Cura. A sviluppare il dibattito saranno altri ospiti eccellenti: il regista Fabrizio Arcuri, la presidente del Movimento per i Diritti delle Prostitute, Carla Corso, la giornalista di Radio Rai Laura Palmieri, la classicista Eva Cantarella, le scrittrici Ritanna Armeni, Alessandra Cenni e Valeria Palumbo.