I dieci anni dalla Primavera Araba in Egitto visti dagli occhi della regista Samaher Algadi nella prima italiana di “As I want” (cinema La Compagnia, ore 21, 7 euro, 5 ridotto); l’inaugurazione del Pop Corner con la sociolinguista Vera Gheno e la direttrice d’orchestra Gianna Fratta (al 25HoursHotel alle 19, ingresso libero) sono alcuni degli eventi della terza giornata del 62/mo Festival dei Popoli, lunedì 21 novembre, in vari luoghi della città.
A presentare As I Want la regista Samaher Alqadi, presente per incontrare il pubblico. Girato tra Egitto, Norvegia, Francia, Palestina e Germania il documentario ci racconta la rivoluzione egiziana da un’ottica nuova e dirompente, quella delle donne che dal 2011 in avanti hanno lottato per cambiare il loro paese. Un film fortemente politico che usa il cinema come arma di denuncia e ribellione contro la violenza patriarcale radicata nella società.
Al cinema Paradiso del 25HoursHotel (Piazza di S. Paolino, 1), alle 19 esordisce il format di talk dedicato all’attualità, Pop Corner, con il primo incontro dal titolo “Generi”, insieme alla direttrice d’orchestra Gianna Fratta e la sociolinguista Vera Gheno.
La terza giornata del festival parte alle ore 9 sempre al cinema La Compagnia con una mattina dedicata alle scuole e la proiezione di Writing with fire di Sushmit Ghosh e Rintu Thomas (India, 2021), su un ambizioso gruppo di giornaliste Dalit, reietta casta dell’India, che sfrutterà il potere dei media online per lottare contro gli abusi sessisti. Alle 15.30, si entra nel vivo del programma con Brave di Wilmarc Val (Francia, 2021), con al centro le cerimonie spirituali haitiane e a seguire Sopro di Pocas Pascoal (Portogallo, 2021), storia di una resistenza ambientale che segue ad un incendio, forza naturale e distruttrice. Alle 18, in sala Low Life, lavoro del 2011 della coppia Nicolas Klotz ed Elisabeth Perceval, che racconta la storia di un amore difficile, così intricato nelle difficoltà legali che avvolgono il tema delle migrazioni. L’omaggio al duo francese continua alle 19 (al Teatro Cinema Florida) con Project Castellucci del 2015, sulla partecipazione del drammaturgo e regista teatrale Romeo Castellucci al Festival d’Automne a Parigi.
Allo Spazio Alfieri, aprono le porte (ore 15.30) due film d’archivio di Diamonds are forever – Utopia Rossa, dedicati alla fine dell’Urss, come The Belovs di Victor Kossakovsky (Russia, 1993), storia di famiglia tipica sovietica, e Soviet Elegy di Aleksandr Sokurov (U.R.S.S., 1989), uno sguardo lucido e poetico di uno dei più grandi autori del cinema russo su un momento cardine del processo di dissoluzione. Per la sezione tematica Habitat, sarà il giorno della proiezione (ore 17.30) di Stray Ducks di Bruno Chouinard (Canada, 2021), inchiesta ironica sulla scia di novanta papere di gomma, usate dalla NASA per sondare lo scioglimento dei ghiacciai in Groenlandia. Il concorso italiano prosegue invece allo 19.30 con The moment of transition (2021) di Chiara Marotta, presente in sala, che racconta del suo ritorno a casa dalla famiglia (e dalla comunità religiosa) da cui si è allontanata anni prima, con la voglia di capire e dialogare con una visione del mondo divergente, tenuta insieme dagli affetti. Infine, per la categoria Let the music play (ore 21.30), spazio a Cosmic Chant. Niño de Elce di Marc Sempere-Moya e Leire Apellaniz (Spagna, 2021), opera di riconoscimento per un genere musicale spesso associato dal pregiudizio alla tradizione più consolidata, il flamenco, che qui rivive sotto forma di performance tra l’avanguardia e la body art.
Presso MAD – Murate Art District, dalle 10 al via anche le visioni dei cortometraggi: Le Hérisoon di Gemma Ushengewe (Svizzera, 2020), che apre alla lotta antirazzista attraverso la denuncia di un dolce esposto in una pasticceria; Father’s land di Francesco Di Gioia (Italia, 2021) fonde il materiale d’archivio con la poesia e fa scoprire la storia del poeta libico Fadil Hasin Ash-Shalmani; e Between dogs and wolf di Sébastien Willem (Belgio, 2021), su un gruppo di militanti nel cuore della foresta delle Ardenne, volti a difendere il sito da Idelux, una società d’impresa decisa a edificare nell’area.
Il Festival dei Popoli – presieduto da Vittorio Iervese e diretto da Alessandro Stellino – presenterà il meglio del cinema documentario internazionale, a Firenze dal 20 al 28 novembre, in un programma di 80 film, accompagnati da ospiti nazionali e internazionali. Il programma della 62esima edizione presenta lo storico Concorso Internazionale (18 film tra cortometraggi, mediometraggi e lungometraggi, tutti inediti in Italia) e il Concorso Italiano (7 i titoli, tutti inediti assoluti, per un viaggio appassionante nell’Italia dei nostri giorni). Ci saranno poi numerosi Eventi Speciali, film spettacolari per il grande pubblico; la sezione Let the Music Play! dedicata al documentario musicale; il focus dedicato all’ambiente con i film di Habitat e la sezione rivolta ai giovani spettatori e alle famiglie, Popoli for Kids and Teens. Tra gli ospiti il regista Michelangelo Frammartino a cui verrà conferito il Premio ENERGIE RINNOVABILI.
PROGRAMMA LUNEDÌ 22 NOVEMBRE
Cinema La Compagnia
9:00 – Proiezione riservata alle scuole
WRITING WITH FIRE di Sushmit Ghosh, Rintu Thomas (India, 2021, 93’)
Un ambizioso gruppo di giornaliste Dalit, guidate da Meera, donna tra le più agguerrite di una reietta casta dell’India, sfrutta il potere dei media online per raggiungere un pubblico più ampio e comunicare con coraggio gli abusi del patriarcato e gli illeciti del governo.
15:30 – CONCORSO INTERNAZIONALE
BRAVE di Wilmarc Val (Francia, 2021’, 25’)
Quando una Mambo muore tocca ai suoi figli celebrare la divinità cui era devota. Cébé decide di tornare ad Haiti dalla Francia sperando di porre fine alle disgrazie che colpiscono la famiglia organizzando la cerimonia per la morte di sua madre, sacerdotessa vudù.
Presente in sala il regista.
CONCORSO INTERNAZIONALE
SOPRO di Pocas Pascoal (Portogallo, 2021, 43’)
La vita di una coppia olandese che gestiva una fattoria nel Portogallo centrale prima del devastante incendio che ha colpito la zona nell’estate 2017. Ciò che resta è una continua emergenza, resistenza nel quotidiano che non dimentica il trauma della distruzione.
Presente in sala la regista.
18:00
LOW LIFE di Nicolas Klotz, Elisabeth Perceval (Francia, 2011, 134’)
Quando Carmen si innamora follemente di Hussain, giovane poeta afgano in attesa dell’asilo politico, Charles capisce che la loro storia travagliata è in pericolo. Ma la battaglia di chi non ha un permesso di soggiorno è più forte dei sentimenti. Uno dei film più significativi su una lotta politica ancora in corso.
21:00 – CONCORSO INTERNAZIONALE
AS I WANT di Samaher Alqadi (Egitto, Norvegia, Francia, Palestina, Germania, 2021, 88’)
Alqadi ci racconta la rivoluzione egiziana da un’ottica nuova e dirompente, quella delle donne che dal 2011 in avanti hanno lottato per cambiare il loro paese; un film fortemente politico che usa il cinema come arma di denuncia e ribellione contro la violenza patriarcale radicata nella società.
Presente in sala la regista.
Spazio Alfieri
15:30
THE BELOVS di Victor Kossakovsky (Russia, 1993, 60’)
I Belov sono una famiglia Russa che abita in un villaggio di campagna: Anna, due volte vedova, lavora e mantiene la casa nella convinzione che la sofferenza sia parte integrante della vita; Michail, suo fratello, siede tutto il giorno a bere vodka e a filosofeggiare sul mondo.
SOVIET ELEGY di Aleksandr Sokurov (U.R.S.S., 1989, 37’)
Lo sguardo lucido e poetico di uno dei più grandi autori del cinema russo su un momento cardine del processo di dissoluzione dell’U.R.S.S., un’elegia cinematografica fatta di attimi sospesi che restituiscono l’idea di un evento che resta fuori campo ma incombe su un intero paese.
17:30
STRAY DUCKS di Bruno Chouinard (Canada, 2021, 72’)
A partire dalla scomparsa di novanta papere di gomma, disseminate da alcuni scienziati della NASA per sondare lo scioglimento dei ghiacciai della Groenlandia, il film è un ironico detective movie che ci pone di fronte a una delle questioni più urgenti della contemporaneità: il cambiamento climatico.
19:30 – CONCORSO ITALIANO
THE MOMENT OF TRANSITION di Chiara Marotta (Italia, 2021, 68’)
La regista decide di fare ritorno a casa per confrontarsi con la famiglia (e la comunità religiosa) da cui si è allontanata anni prima. La sua volontà di capire e farsi capire si misura con la distanza tra visioni del mondo divergenti che l’affetto reciproco cerca di tenere insieme.
Presente in sala la regista.
21:30
COSMIC CHANT. NIÑO DE ELCE di Marc Sempere-Moya, Leire Apellaniz (Spagna, 2021, 94’)
Un genere musicale associato dal pregiudizio alla tradizione più consolidata e vetusta, il flamenco, rivive sotto forma di performance tra l’avanguardia e la body art. Quella che appare iconoclastia è invece approccio puro e viscerale, intriso di profondo misticismo
Cinema Paradiso – 25HoursHotel
19:00
POP CORNER #1: GENERI con Gianna Fratta e Vera Gheno
Siamo abituati a intendere generi e orientamenti come definizioni rigide, ma ci piacerebbe uscire dagli schemi! Una battaglia sulla “parità di genere” è sufficiente? Affermare le “identità” è riduttivo? Quali sono le parole-chiave del cambiamento?
Teatro Cinema Florida
19:00
PROJET CASTELLUCCI di Nicolas Klotz, Elisabeth Perceval (Francia, 2015, 171’)
Nell’autunno del 2014, il drammaturgo e regista teatrale Romeo Castellucci partecipa al Festival d’Automne a Parigi: Nicolas Klotz ne riprende gli spettacoli e interroga il loro creatore in un trittico dedicato al suo audace processo creativo.
19:00 – SCHWANENGESANG D447 (61’)
20:30 – GO DOWN MOSES (62’)
21:40 – LE CERVEAU COULEURS (48’)
MAD – Murate Art District
10:00
LE HÉRISSON NOIR di Gemma Ushengewe (Svizzera, 2020, 26’)
Alla stregua di un’inchiesta, il corto apre alla lotta antirazzista attraverso la denuncia di un dolce esposto in una pasticceria. Facendo appello al cinema per costruire uno spazio in cui prendere la parola, si mostra il funzionamento di un sistema che incoraggia tali immagini a riaffiorare.
Presente in sala la regista.
FATHER’S LAND di Francesco Di Gioia (Italia, 2021, 11’)
Con un corto che fonde il materiale d’archivio con la poesia, Francesco di Gioia ci fa scoprire la storia del poeta libico Fadil Hasin Ash-Shalmani. La sua deportazione in Italia rivela una delle facce più dimenticate e violente del colonialismo nazionale in Libia.
Presente in sala il regista.
BETWEEN DOGS AND WOLF di Sébastien Willem (Belgio, 2021, 15’)
Alla fine di ottobre 2019, un gruppo di militanti si insedia nel cuore di una foresta nelle Ardenne. Il loro obiettivo è quello di difendere il sito dalle attività economiche sostenute da Idelux, una società d’impresa decisa a edificare nell’area. Nasce così una nuova zona protetta.
Presente in sala il regista.
PROGRAMMA COMPLETO E INFORMAZIONI SUwww.festivaldeipopoli.org
La 62/ma edizione del Festival dei Popoli è realizzata con il contributo di MiBACT – Direzione Generale Cinema, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Sistema Toscana.