VERSIONE ORIGINARIA INTEGRALE DEL 1866
Regia, scena e costumi di Christian Lacroix
Il Palazzetto Bru Zane
– Centre de musique romantique française e i suoi partner, propongono la scoperta della versione originaria della Vie parisienne come Offenbach l’aveva pensata. Oltre due anni di ricerca dell’équipe scientifica del Palazzetto Bru Zane tra archivi e biblioteche hanno portato a scoperte e inediti. Questa produzione internazionale, prima regia di Christian Lacroix cui sono affidate anche scene e costumi – e direzione musicale di Romain Dumas, farà il suo debutto a Parigi al Théâtre des Champs-Élysées il 21 dicembre 2021 nell’ambito di una tournée che toccherà anche altre città francesi.
Nell’autunno del 1866, di fronte alle limitate capacità della troupe del Palais-Royal, fatta più di attori che di cantanti, Offenbach, maestro dell’operetta francese, deve rivedere al ribasso le proprie ambizioni. Il lavoro di allestimento si rivela di fatto un cantiere di tagli e di riscritture: “Le prove della Vie parisienne mi stanno quasi facendo impazzire”, nota addirittura il librettista Ludovic Halévy, a qualche giorno dalla prima. Contro ogni attesa, l’opera rimaneggiata riscuote un successo grandioso, e i suoi autori si consolano ben presto del dispiacere di non avere potuto vederla rappresentata come l’avevano sognata.
E se, in realtà, gli ultimi due atti mai eseguiti fossero invece i migliori in questa lunga serie di pagine incessantemente rimaneggiate? E se la loro soppressione – così come quella di vari brani degli Atti I, II e III – fosse stata una perdita più dolorosa di quanto non si creda, per Offenbach e per i suoi librettisti? La ricerca di risposte a tali interrogativi è all’origine della minuziosa raccolta di fonti realizzata da Sébastien Troester, responsabile delle edizioni del Palazzetto Bru Zane e di questa nuova edizione della Vie parisienne.
Due atti nuovi fanno apprezzare brani totalmente sconosciuti. Il libretto prima della censura e varianti dimenticate offrono un altro aspetto di alcuni dei pezzi più celebri. Una Vie parisienne inedita, ma che conserva il fascino e la presenza delle pagine che le hanno dato la fama.
“È solo grazie a Offenbach che la Parigi delle Esposizioni Universali, del lusso ludico e spensierato, della galanteria, della festa infinita sopravvive ancora con incredibile tenacia” – sottolinea Christian Lacroix. Nel mettere in scena questo successo immortale dell’operetta francese, Lacroix si è ispirato al principio seguito da Alexandre Dratwicki, direttore artistico del Palazzetto Bru Zane, in linea con la vocazione del Palazzetto, quella della partitura ritrovata, “rimontata” come si dice di un orologio, di una scenografia. “Ho cercato di ritrovare – aggiunge Lacroix – l’essenza della musica e lo spirito di un’opera così particolare, divenuta il simbolo di un miraggio: quello di una città e di uno stile che non hanno mai avuto tanto splendore e tanto brio come in questo lavoro, il cui carattere surreale è così forte da far credere eternamente all’illusione che esista una Vie parisienne”.
Il Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française
La missione del Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française è la riscoperta e la diffusione a livello internazionale del patrimonio musicale francese (1780-1920), concepisce e progetta programmi incentrati sul repertorio romantico francese. Si occupa sia di musica da camera sia del repertorio sinfonico, sacro e lirico, senza dimenticare i generi «leggeri» che caratterizzano lo spirito francese (chanson, opéra-comique, operetta). Il centro, inaugurato nel 2009 per volere della Fondation Bru, ha sede a Venezia in un palazzo del 1695 appositamente restaurato per ospitarlo.
Per informazioni: Bru-Zane.com
Biglietti per gli spettacoli: www.theatrechampselysees.fr