The Memory of the Air
a cura di Gabi Scardi e proposto da AFOL Metropolitana, nasce dall’incontro tra un duo di artisti italiani, Chiaralice Rizzi e Alessandro Laita, da sempre interessati al tema dell‘archivio, soprattutto fotografico, e il Museo Nazionale di Fotografia Marubi di Scutari, in Albania.
Il Museo Marubi documenta un secolo di storia e di società albanese attraverso un nucleo centrale di 500.000 negativi che includono il lavoro di 18 fotografi, prevalentemente di Scutari e prende il nome da Pietro Marubi: un cittadino italiano che, traferitosi in Albania per motivi politici e naturalizzatosi albanese, aveva precocemente avviato a Scutari il primo studio fotografico del paese. Grazie anche ai suoi successori la fototeca Marubi fu attiva ininterrottamente dal 1856, anno di fondazione, fino alla metà del ‘900.
Il fatto che si sia fortunosamente sottratto alla distruzione durante il regime di Enver Hoxha, oltre che la meticolosità con cui Pietro Marubi registrava i nomi dei propri clienti, ha consentito negli ultimi anni alla comunità albanese di ritrovare traccia fotografica dei propri antenati e scoprire aspetti altrimenti perduti della vita privata e collettiva.
Interessati a questa risorsa, Chiaralice Rizzi e Alessandro Laita hanno svolto un’ampia ricerca sul territorio, a partire dall’area di Scutari e Tirana – allargando poi il campo all’intero paese – con il fine di individuare la presenza, nelle abitazioni, di fotografie di famiglia scattate da Pietro Marubi, dai suoi successori e, in alcuni casi, da altri fotografi il cui legato è confluito nell’archivio.
A partire da quelle fotografie Rizzi e Laita hanno raccolto dagli abitanti di quelle case o, quando possibile, con i protagonisti stessi delle foto, una serie di narrazioni. L’opera emersa dai momenti di incontro ha preso la forma di un’installazione sonora e di una serie di fotografie degli ambienti, per lo più domestici, in cui gli scatti di Marubi sono tuttora conservati e si configura come un affresco diffuso, composto di racconti e di memorie personali, che vede il proprio corrispettivo/contrappunto nel museo Marubi. Proprio nel museo l’opera verrà esposta, andando ad occupare l’intero piano terra dell’edificio.
Se la figura di Marubi testimonia delle relazioni secolari tra Italia e Albania, questa intensità di scambio si ripropone con il progetto di Laita e Rizzi The Memory of the Air; che del resto è stato concepito durante un periodo di ricerca trascorso dai due artisti alla Art House di Scutari nell’estate del 2019.
Registrando sia la presenza delle fotografie negli interni, interpretati dunque come archivi viventi, sia i racconti relativi ai soggetti di queste fotografie, essa si pone all’intersezione tra immagine e parola, tra passato e presente, tra privato e pubblico, soggettivo e collettivo; ed evidenzia le tracce onnipresenti della storia e il vitale legame che l’individuo ha con essa. Laddove la storia ufficiale tende a congelare il racconto in una versione univoca, spesso riduttiva, Laita e Rizzi ne fanno invece emergere sfaccettature, contraddizioni e aspetti inaspettati, talvolta imprevedibili, spesso taciuti.
A maggior ragione in un paese oggetto, per oltre quarant’anni, di una dittatura ferrea che ha comportato, tra l’altro, profonde rimozioni. Il titolo del progetto, The Memory of the Air proviene dalla raccolta di poesie Kujtesa e ajrit, 1993 di Visar Zhiti, (Durazzo, 1951), vittima di persecuzione e testimone della storia recente dell’Albania.
Oltre alla mostra che si terrà al Museo Marubi di Scutari dal 14 gennaio al 14 febbraio 2022, The Memory of the Air prevede la realizzazione di un libro d’artista a marzo/aprile del 2022 e a seguire la presentazione del progetto e della pubblicazione presso il Museo di Fotografia Contemporanea, che accoglierà l’opera nelle proprie collezioni implementando così il patrimonio culturale pubblico.
Biografie
Alessandro Laita (1979) e Chiaralice Rizzi (1982) si sono laureati in Arti Visive allo IUAV di Venezia nel 2009. Dal 2010 al 2015 hanno lavorato nella stessa facoltà come assistenti per i corsi di Antonello Frongia, Lewis Baltz e Adrian Paci. La loro pratica artistica si articola attorno alle relazioni esistenti tra paesaggio, immagine, memoria e la loro rappresentazione. Nei loro lavori, attraverso un processo di osservazione, le immagini si fanno racconto, andando oltre la semplice comprensione visiva.
Manifestandosi attraverso media differenti, la loro ricerca pone domande critiche sul linguaggio fotografico come pratica. Nel 2016 hanno vinto il Lewis Baltz Research Fund e hanno pubblicato il loro primo libro con MACK (Londra). Sono stati beneficiari di borse di studio e residenze per artisti a Venezia (Fondazione Bevilacqua La Masa – Italia), Winterthur (Villa Straüli – Svizzera), Saratoga Springs (YADDO – U.S.A), Parigi (Citè Internationale des Arts – Francia). Vivono e lavorano a Milano.
MUSEO NAZIONALE DI FOTOGRAFIA MARUBI
Rruga Kolë Idromeno, No. 32, 4001
Scutari, Albania
info@marubi.gov.al
ORARI APERTURA MOSTRA:
Opening 14 gennaio 2022 ore 18:00
fino al 14 febbraio 2022 la mostra seguirà i seguenti orari:
Martedì-Sabato 09:00-16:00
Domenica 10:00-15:00