Perché alcuni vuoti si depositano nel nostro esistere
e pesano più di ricordi definiti, chiari, mai cancellati?
Sabato 26 febbraio
al Teatro Nuovo di Pisa andrà in scena I D O N T W A N N A F O R G E T di Francesco Bressan e Marina Romondia il fortunato e apprezzato spettacolo ispirato all’opera The ballad of the Sexual Dependency della fotografa statunitense Nan Goldin. Il cast si impreziosisce con la presenza di Nicolò Sordo, l’autore e attore veneto: “sono felice di essere stato coinvolto dall’attrice e autrice Marina Romondia, questo lavoro, grazie all’opera della fotografa Nan Goldin, vuole percorrere il senso del ricordare. È il tentativo di raccontare una storia, la sua, e di attraversare la storia di tutti, quando i ricordi salgono a galla senza un perché e ci ritroviamo a fare i conti con un’immagine del passato, una sensazione, un’odore, e veniamo trasportati in un luogo che non ha contorni fisici definiti, parla di noi, ma mancano tasselli, bisogna ricostruire, ritrovare a fatica la storia che ci appartiene. Nonostante le distanze a cui siamo obbligati, questo spettacolo vuole essere un momento intimo tra attori e spettatori, una dolce chiacchierata in un salotto immaginario, una serata insieme a guardare foto del passato come era solita fare Nan Goldin con gli amici che rendeva immortali nei suoi scatti”.
Un anno speciale chiuso e un altro che si profila sempre più intenso per Nicolò Sordo, vincitore del 14° Premio Riccione “Pier Vittorio Tondelli” con “OK BOOMER (Anch’io sono uno stronzo) a cui è seguita la prima al Romaeuropa Festival all’interno di Situazione Drammatica di Tindaro Granata. “Ho collaborato con tantissime persone e ho imparato qualcosa da tutti. – afferma Nicolò – ho imparato molto da quelli che non si perdevano in convenevoli e non avevano paura di farsi vedere per quello che erano, anche fragili.” I laboratori e le performance attive con Teatro Da Bar, la sua veste da interprete in Dissipatio F.G. di Tommaso Rossi. Sordo è l’autore di Camminatori della patente ubriaca, vincitore del premio di drammaturgia “NdN Network” (2016) e portato in scena in tutta Italia, con un brillante debutto al Piccolo di Milano all’interno di Tramedautore, apprezzato da pubblico e critica. Lo spettacolo è stato realizzato a cura della Scuola Elementare del Teatro di Napoli con la supervisione di Davide Iodice. Come scrittore Nicolò sta chiudendo la nuova edizione di Col Angeles, a seguito del successo inatteso, con una corposa porzione di inediti. Il libro è nato con lo pseudonimo Niki Neve: “un alter ego che mi sono creato per poter scrivere questi racconti, che mi riguardano forse troppo da vicino, è il mio luogo di origine, Colà, un paese di villeggiatura sul lago di Garda che d’estate è assaltato dai turisti e d’inverno è lasciato a sé stesso”. La musica è uno degli ambienti dove Nicolò si muove agevolmente: non ultima la sua collaborazione al fortunato Mother Afrika di Roberto Zanetti ed è di prossima pubblicazione un concept che segue il filo di Col Angeles.
Sono un discreto copiatore di situazioni reali: l’80% di quello che scrivo è vero. Adoro Salinger, Gabriel Garcìa Marquez, Romain Gary e Virginie Despentes
Sabato 26 febbraio 2022
IDONTWANNAFORGET
Teatro Nuovo di Pisa
ore 19.00 e 21.30
https://www.teatronuovopisabinariovivo.it/event/idontwannaforget/
Domenica 13 marzo 2022
Storia di Bee
Teatro Delle Bestie
San Vito di Leguzzano
Vicenza
27 marzo 2022
Studio per
“Una bottega delle slot”
Altri Posti In Piedi
Verona
https://www.carnetverona.it/eventi/spettacoli/studio-per-una-bottega-delle-slot/
Nicolò Sordo su FB:
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Teatro da Bar:
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S I N O S SI – I D O N T W A N N A F O R G E T
I D O N T W A N N A F O R G E T di Bressan|Romondia è uno spettacolo ispirato all’opera “The ballad of the Sexual Dependency” della fotografa statunitense Nan Goldin.
Su una scena spoglia, pile di scatoloni evocano un trasferimento in corso. I due attori in piedi, con naturalezza e candore, iniziano la loro narrazione. Sullo sfondo si sussegue la proiezione di alcuni dei più espressivi scatti della Goldin.
Il racconto è opaco, procede all’insegna della frammentarietà. Cronache sfocate come foto sbiadite, cui fanno a tratti da contraltare rievocazioni nitide.
Si compone progressivamente il ritratto dell’artista, la sua storia, senza però alcuna volontà o necessità di restituirne la cronologicità. Gli attori abitano la scena, ne modificano i contorni e lo spazio scambiandosi ricordi, affiancando alle fotografie della Goldin riflessioni personali sul senso del ricordare.
Nonostante le distanze a cui siamo obbligati I D O N T W A N N A F O R G E T vuole essere un momento intimo tra attori e spettatori, una dolce chiacchierata in un salotto immaginario, una serata insieme a guardare foto del passato come era solita fare Nan Goldin con gli amici che rendeva immortali nei suoi scatti.