Domenica 20 febbraio, ore 11,
terzo appuntamento di Domenica Classica al Teatro Sala Umberto con il concerto per piano solo di Lorenzo Porta del Lungo dal titolo “Il pianoforte – orchestra” e con un programma dedicato alle esecuzioni delle “sonate giovanili” di Ludwig van Beethoven.
Così come Mozart aveva mostrato nelle Fantasie per pianoforte e nelle sonate, a cominciare dalla K. 310 in La Minore, anche Beethoven concepisce la composizione per lo stesso strumento come fosse destinata all’orchestra. Cercava un’immagine che andava oltre il pianoforte del suo tempo, e che trovava sfruttando le capacità imitative dello strumento.
Né Haydn, né in seguito Schubert avevano raccolto la stessa sensibilità. Il pensiero della composizione polifonica è riferito alla massima espressività e ai colori che solo l’orchestra può dare, ma che il pianoforte può ben rappresentare. Mozart aveva lanciato il cuore oltre l’ostacolo, perché il pianoforte del suo tempo non aveva ancora le qualità tecniche sufficienti, mentre ai tempi di Beethoven le cose mutarono radicalmente. Così come gli architetti con la loro immaginazione accelerano lo sviluppo delle tecnologie costruttive, così fanno gli artisti, i compositori, con gli strumenti musicali.
Quando, ventisettenne, compose la sonata op.7 n.4, nel 1797, la prima “grande sonata” in 4 tempi, Beethoven non aveva ancora composto la prima sinfonia, ma l’orchestra è chiaramente presente fin dagli accordi dell’entrata del primo tempo. L’ op. 10 n.3 si apre con un Presto di grande agilità. Contrasta poi Il Largo e mesto, che rispecchia lo sconforto alla diagnosi severa dei disturbi di udito che già lo affliggevano, ma subito c’è la reazione positiva già nel seguente Minuetto. Infine, l’op.26 è un saggio di grande maestria compositiva, dalle variazioni allo straordinario finale Allegro.
Tutte composizioni molto “sinfoniche”. Beethoven cercava un’immagine che andava oltre il pianoforte del suo tempo, e che trovava sfruttando le capacità imitative dello strumento. Un’immagine di collettività, cioè della società che si andava formando, la società borghese. Non solo il pianoforte si diffuse nelle case, ma da allora, per oltre cento anni, si crearono strumenti meccanici in grado di riprodurre i suoni dell’orchestra, chiamati Orchestrion, uno di questi fu l’Orchestrion Porta.
BIGLIETTERIA (comprensiva di prevendita)
Platea: Euro 20,50 (Intero) – Euro 16,00 (ridotto)
Galleria: Euro 13,50 (intero) – Euro 10,00 (ridotto)
Ridotto BIBLIOCARD – CRAL dopo lavoro – Over 65
Conservatori e scuole: Euro 5
ABBONATI SALA UMBERTO Sconto 30%
Platea Euro 14,00
Galleria Euro 10,00
Per info: contattare la biglietteria Teatro Sala Umberto al 066794753
Via della Mercede 50 – 00187 Roma
L’Associazione Suono e Immagine che, come Onlus opera dal 2009, è oggi riconosciuta fra le prime di Roma per l’offerta culturale: concerti, ricerca musicologica, lezioni-concerto, collaborazioni editoriali, dibattiti e conferenze, mostre di arti figurative, per citare solo alcune delle iniziative svolte.
Con il fine di diffondere lo studio e l’ascolto della musica classica, particolare attenzione sarà rivolta ai giovani anche attraverso l’informazione musicale. L’Associazione offrirà approfondimenti, propedeutici alla partecipazione ai concerti, sui compositori e sulle musiche previste nel programma, a studenti e insegnanti delle scuole che aderiranno all’iniziativa.