Domenica 27 febbraio al Teatro Sociale di Camogli secondo appuntamento della rassegna di teatro per i bambini e le famiglie, dove andrà in scena alle ore 16:00 una delle favole più note ed amate, “Il gatto con gli stivali”, uno spettacolo di Accademia Perduta – tra le più interessanti realtà di teatro per ragazzi – firmato da Marcello Chiarenza e interpretato da Maurizio Casali e Mariolina Coppola, con le musiche originali di Carlo Cialdo Capelli e la regia di Claudio Casadio.
La storia è nota: un mugnaio, ormai vecchio, decide di lasciare mulino e asino ai due figli maggiori, e al più piccolo, non avendo altro, lascia il gatto, che si rivelerà subito un gatto molto speciale perché capisce, parla e ragiona. Eccome se ragiona! Chiede subito al suo padrone un sacco di farina vuoto – beh, al mulino ce ne sono tanti – e un paio di stivali. Per farne cosa? Il giovane decide di fidarsi del gatto e si ritroverà proprietario di un castello e sposo di una principessa! Su una pedana inclinata che all’inizio è un mulino con pale a vento, e successivamente castello, campi coltivati, giardini fioriti, si aprono piccole botole che svelano paesaggi inattesi: tane e altre trappole, specchi d’acqua per la pesca: i due artisti in scena alternano i ruoli di attori, narratori e animatori, giocando con dolcezza e comicità, piccole gag e momenti di stupore. Improvvise e intrise di magia le tante apparizioni: il gatto, la colomba bianca, la carpa e il fenicottero rosa. La scena si trasforma continuamente rivelando ora un forno acceso, ora un fiume, ora uno stagno nel giardino della principessa, piogge di petali e naturalmente il terribile orco signore del Castello …
Questa fiaba classica, forse tratta dalla tradizione orale prima da Francesco Straparola sul finire del Cinquecento e poi riscritta via dagli autori più noti nei secoli, Giovanbattista Basile, Ludwig Tieck, Charles Perrault e dai Fratelli Grimm, non ha mai smesso di incantare e di avvincere i lettori e gli spettatori di tutte le età. L’edizione di Accademia Perduta trasfigura la magia della favola nella inesauribile magia “artigianale” del teatro.
Lo spettacolo dura un’ora circa, e, al termine, gli artisti della compagnia si fermeranno a dialogare con il pubblico, per rispondere alle curiosità e alle domande che i piccoli (e grandi) spettatori vorranno rivolgerle.
La rassegna prosegue domenica 13 marzo alle ore 16 (replica per le scuole lunedì 14 marzo alle 10.30) con un concerto davvero originale: infatti con Ritmiciclando, suonato e raccontato dal laboratorio Ri-Percussioni sociali, sale in scena una strana orchestra, dove tubi, cassetti, bidoni metallici diventano tubofono, fautubo e ciabatarra: un exploit musicale travolgente e “saggio” nello stesso tempo, poiché insegna che “non si butta via niente” e che la spazzatura può diventare messaggio musicale ed ecologico. Così Marco Fossati, Riccardo Lo Previte, Olmo A. Manzano, Marco Torsto, Federico De Bord Prevosto fanno suonare gli oggetti più improbabili eppure famigliari. La mattina di domenica 13 marzo, laboratorio per i bambini, per costruire strumenti da materiali da riciclo, che i piccoli saranno invitati a suonare sul palco nel pomeriggio.
Giovedì 16 marzo, alle ore 16 e alle ore 21, saremo proiettati nel mondo dell’arte e dell’illustrazione con lo spettacolo in musica Corto Maltese, una ballata del mare salato, dal romanzo a fumetti di Hugo Pratt. Prodotto dal Festival di Borgio Verezzi, da Igor Chierici e dalla Fondazione Garaventa, con il Patrocinio di Cong Pratt. In parallelo con la mostra a Palazzo Ducale su Pratt, Igor Chierici – alla regia con Luca Cicolella – ci fa viaggiare tra mari e avventure, con gli interpreti Luca Cicolella, Caterina Bonanni, Marco Gualco, Matteo Palazzo, e i musicisti Edmondo Romano, Luciano Ventriglia e Andrea Anzaldi.
Si ritorna al mondo dell’infanzia con Vita da burattini, l’ultimo spettacolo della Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse per bambini, domenica 27 e lunedì 28 marzo, un omaggio a Emanuele Luzzati nel centenario della nascita con la Gazza Ladra, e a Bruno Cereseto e ai suoi burattini. Regia di Andrea Collavino da un’idea di Pietro Fabbri, in scena con Irene Lamponi come attore, burattinaio e ventriloquo.
Martedì 12 aprile alle 10.30 potremo conoscere Capricciolo’, il violino di Niccolò Paganini. Il TeatroAppesoaunfilo riunisce musica e teatro, tecnica delle ombre e di marionette, per raccontare il mondo del grande artista, compositore e impresario di se stesso, svelato da chi gli è stato più vicino, il suo violino!
Conclude la rassegna – giovedì 21 aprile alle 10.30 – un altro “superclassico”, interpretato in chiave di “cantastorie” Orlando Furioso, invito alla lettura di un classico. Franco Picetti lo porta in scena con Eleonora Angioletti e la regia di Giorgio Castagna, reinterpretando, con l’aiuto dei suoi “pupi”, la tradizione orale che vedeva, fin dai tempi antichi, trasmettere leggende e poemi.
La rassegna si propone – oltre che di offrire emozione e divertimento al pubblico forse più importante, quello dei futuri spettatori – di offrire una varietà di linguaggi: dal teatro d’attore al Teatro Nero, dalla tecnica delle ombre a quello della musica e dei burattini fino al cantastorie, per arrivare a tutti divertendo, emozionando e anche… facendo pensare.
I prezzi delle domeniche del Teatro Sociale di Camogli per ragazzi e famiglie saranno: € 7 per i bambini fino a 14 anni, € 10 da 14 a 26 anni, € 15 gli adulti. È richiesta mascherina di tipo FFP2 a partire dai 6 anni, e a partire dai 12 è richiesto il super green pass.
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Teatro Sociale Camogli, Piazza Giacomo Matteotti 5
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