Durante l’Ottocento, l’esplorazione della Patagonia rivelò al mondo culture millenarie che l’evoluzionismo darwiniano considerava inferiori, quasi subumane. Il massacro di questi popoli avvenne attraverso il sequestro e l’inganno da parte di immigrati europei arrivati nella Terra del Fuoco.
Nel 1880, trentanove uomini, donne e bambini di etnia Kawésqar, Selk’nam, Tehuelche e Mapuche vennero imbarcati a forza dalla Terra del Fuoco verso l’Europa ed esibiti nei cosiddetti “Zoo Umani”, intrattenimento che godeva di grande successo. Come risultato, molti di loro si indebolirono fino alla morte per diverse malattie contratte dopo la partenza. Nel 2010, centotrenta anni dopo, un gruppo di ricercatori e discendenti trovano i resti di queste persone in una università di Zurigo e li riportano in Patagonia.
“Aswalaq” in lingua Kawésqar significa “il giorno che non è oggi”, e porta con sé i concetti di ieri e domani. Questo progetto è una drammaturgia timbrica che naviga tra sensazioni e ricordi emersi dalla dura traversata dell’Atlantico, dall’esibizione e dall’umiliazione, dalla sofferenza fino alla morte delle vittime, incrociandoli con le testimonianze dei discendenti che ne riscattano la memoria.
Virgo Vox Ensemble.
Jacopo Facchini, Direttore
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
Sarà richiesto il green pass.
In esibizione disegni dell’artista Laura Bissotti.
Trailer: https://youtu.be/R0R8i6dJOYk