Martedì 15 marzo alle ore 18,
nella Sala Consiliare del Comune di Pescara, la Fondazione ARIA, in collaborazione con il Comune di Pescara, l’Ambasciata d’Armenia in Italia e il Comune di Atri, ha presentato il libro ‘Canti popolari armeni’. Durante l’incontro all’insegna della cultura della comunicazione, non poteva mancare anche un’anteprima del programma culturale ARIA 2022, e in particolare della nona edizione della rassegna d’arte e culture internazionali ‘Stills of Peace and Everyday Life’.
Ad aprire l’evento il saluto del sindaco di Pescara, Carlo Masci, seguito dalla prima ospite, l’Ambasciatrice dell’Armenia in Italia S.E. Tsovinar Hambardzumyan, che ha ricordato le antiche origini dell’amicizia tra l’Italia e l’Armenia, due civiltà che nella storia si sono intrecciate molte volte, condividendo da subito i valori radicati in ciascuno dei loro popoli. Il legame tra queste due culture si basava inizialmente su àncore spirituali di matrice cattolica, che nel tempo sono state affiancate da rapporti diplomatici e politici, e oggi permettono di mantenere una relazione importante, anche in senso culturale e artistico.
Lo scambio tra le due tradizioni, lontane solo geograficamente, viene infatti celebrato proprio quest’anno, con il trentesimo anniversario dei rapporti diplomatici tra Italia e Armenia, e grazie anche alla nuova edizione dell’antologia ‘Canti popolari armeni’ (Carabba Editore, 1921) di Arshag Chobanian, con la storica traduzione di Domenico Ciampoli. La raccolta è stata ripubblicata a cento anni di distanza, rispettando fedelmente la forma originale, con la preziosa aggiunta di una prefazione di Antonia Arslan, scrittrice, traduttrice e accademica italiana di origini armene.
La valorizzazione di questo patrimonio letterario, manifesto di un paese, ha anticipato l’incontro con l’Armenia all’interno del progetto Stills of Peace 2022, come ha spiegato il neo presidente della Fondazione Dante Marianacci che ha presentato il Programma ufficiale della Fondazione ARIA dell’anno in corso che prevede due appuntamenti della collana digitale Specchio ARTE (8 e 28 aprile al Teatro Cordova di Pescara) dedicati alle artiste Lea Contestabile e Giulia Napoleone; la seconda edizione di MURAP Festival, Muri per l’Arte Pubblica a Pescara e Start Your Collection, l’inedito corso di formazione per diventare collezionisti privati o corporate.
La direttrice della Fondazione ARIA, Giovanna Dello Iacono, ha reso note alcune anticipazioni sul ricco programma della Rassegna Internazionale Stills of Peace and Everyday life Italia e Armenia, che quest’anno oltre ad Atri, quartier generale che ha dato i natali al progetto, approda al Museo d’Arte Moderna Vittoria Colonna di Pescara. La rassegna S.o.P., dal 2014, ha ospitato 116 artisti internazionali provenienti da Pakistan, Spagna, Francia, Cina, Marocco, Iran, Giappone e Corea del Sud, oltre che, naturalmente, artisti italiani. Sono state organizzate 30 mostre d’arte contemporanea e 7 rassegne di cinema in lingua originale, con l’apporto di 25 curatori.
L’edizione Italia e Armenia sarà curata da un team consolidato di sei professionisti, Paolo Dell’Elce, Antonio Zimarino, Pino Bruni, Mariano Cipollini, Dino Viani ed Eva Comuzzi con la direzione di Giovanna Dello Iacono. Un inedito di questa nona edizione sarà la produzione di un film sulle comunità armene in Italia che sarà presentato durante la Ma.Co. Maratona del Contemporaneo, che inaugura la rassegna, e che si terrà ad Atri e a Pescara dal 9 all’11 luglio ’22.
A conclusione della serata, la soprano Giuseppina Piunti ha dato voce ad alcune poesie tratte dal libro ‘Canti popolari armeni’, che comprende liriche d’amore, di nozze, bellissime preghiere e duetti scherzosi tra ragazzi e ragazze, coinvolgendo il pubblico in un ventaglio di emozioni che manifestano l’anima e la sensibilità della cultura armena, come ha sottolineato la neo Assessore alla Cultura di Pescara Maria Rita Carota, al suo primo evento pubblico, che ha messo in evidenza l’importanza di azioni che riscoprono la bellezza. ‘Nel periodo di incertezza che stiamo vivendo attualmente, la Fondazione ARIA, con la riedizione di un testo che combina parole d’amore al contempo struggenti e gioiose, promuove la pace, e stimola la crescita e il miglioramento della comunità, grazie alla conoscenza dell’altro’.
Maggiori informazioni sull’attività della Fondazione ARIA su https://www.fondazionearia.it.