Uno dei singoli piu’ “sentiti” da Alex D’herin, da cui prende il nome l’omonimo album. Tra realta’ e immaginazione, l’autore in questa canzone, fa rivivere con atmosfera cinematografica…i riflessi di una storia d’amore tormentata e maledetta! La trama della canzone fa da subito capire che un’ amore verra’ tradito…e il resto saranno solo sensazioni, ricordi e drammatici presagi e rimpianti. La denuncia…l’angoscia di aver compreso quello che e’ successo e quello che succedera’…un filo di speranza “sboccia” ma lascia subito il posto ad un drammatico epilogo.
Un testo pungente, in alcuni punti sognante…in altri angosciante che si adagia su una melodia evocativa, visionaria e paesaggistica, conscia a portare l’ascoltatore nella storia stessa e riviverla.
Un lungo lavoro di ricerca e rinnovamento musicale ed autorale, durante il quale il percorso artistico di Alex si è arricchito di preziose esperienze artistiche, ed un’ intensa attività live, che hanno arricchito il repertorio e le sonorità dell’artista grazie anche a preziose collaborazioni con importanti nomi della scena musicale nazionale.
Alex si fa apprezzare da critica e pubblico, oltre che per la voce dalle sfumature profonde, per un repertorio del tutto originale, che include vari generi musicali, dal blues al pop, dal jazz allo swing, dal gipsy alle ballads, creando una personale canzone d’autore “internazionale” dalle atmosfere e vibrazioni forti, intrise di intensa sensibilità, sulle quali Alex incastona testi pungenti e sognanti, che includono contaminazioni linguistiche in francese, spagnolo, inglese.
Nella produzione del suo ultimo lavoro discografico “LE STAGIONI CHE SAPRAI ASPETTARE” (Edizioni D’Herin Records) vale la pena ricordare il connubio artistico con Gae Capitano, coautore del brano “L’uomo senza storia” (incluso nell’album) e già disco di platino come autore per Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzè, e la supervisione ed il management di Renato D’Herin per la D’Herin Records (Sergio Caputo, Dirotta su Cuba, Ridillo, Matteo Brancaleoni). Il disco nella realizzazione, negli arrangiamenti e nel il mixaggio e’ stato curato da Dani Galenda.
LE STAGIONI CHE SAPRAI ASPETTARE
TESTO
Timido e’ il ricordo di quell’alba che si placa sopra i vetri
mentre fuori piove
Gocce nei silenzi bagnano le strade vuote maledetta quella
notte in cui ti perderai
Lacrime che scorrono e ricoprono l’angoscia che verra’…
dentro i tuoi silenzi
Persi in un cielo viola come un livido su uno sguardo assente
che il tempo cambiera’
E poi solo pioggia su di noi…
E vivrai solo gli attimi che danno un senso al ricordo…
al ricordo di noi
Siamo luce riflessa in un sogno
Nei giardini che sbocciano al sole
Nelle notti in cui senti il respiro tremare
Pallido e’ lo sguardo perso nell’inganno di un amore illuso
che non hai vissuto
Scrivi le tue lettere macchiate di rimpianti e di segreti che
un giorno svelerai
A chi sapra’ dare luce tenue e lacerare per guarire paure
ormai lontane
Chiuse nei rimorsi inutili dentro a nubi nere
in cui ti perderai
E poi solo pioggia su di noi…
E vivrai solo gli attimi che danno un senso al ricordo…
al ricordo di noi
Siamo luce riflessa in un sogno
Nei giardini che sbocciano al sole
Nelle notti in cui senti il respiro tremare.