In apertura dei concerti di questa sera, giovedì 24 marzo, di venerdì 25 e sabato 26 marzo, diretti da Antonio Pappano, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia eseguirà, in segno di solidarietà verso il popolo ucraino, l’Inno Šče ne vmerla Ukrajiny (Non è ancora morta la gloria dell’Ucraina). Il testo, scritto nel 1862 da Pavlo Čubynskyj, verrà letto in italiano dal maestro Antonio Pappano.
Šče ne vmerla Ukrajiny (la cui musica fu composta invece nel 1863) venne adottato quale inno nazionale ucraino nel 1996.
TESTO
Non è ancora morta la gloria dell’Ucraina, né la sua libertà,
a noi, giovani fratelli, il destino sorriderà ancora.
I nostri nemici scompariranno, come rugiada al sole,
e anche noi, fratelli, regneremo nel nostro Paese libero.
[Daremo anima e corpo per la nostra libertà,
e mostreremo che noi, fratelli, siamo di stirpe Cosacca].
Fonte: Wikipedia
PAPPANO&LAMSMA
Il Novecento inglese
Debutta con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia giovedì 24 marzo ore 19.30 (repliche venerdì 25 ore 20.30 e sabato 26 ore 18.00 – Auditorium Parco della Musica di Roma, Sala Santa Cecilia) diretta da Antonio Pappano, Simone Lamsma, giovane violinista olandese che ha recentemente esordito anche con la New York Philharmonic e la Chicago Symphony. In questo appuntamento very British, l’artista olandese eseguirà il Concerto per violino di Benjamin Britten, brano di rara esecuzione che manca dai cartelloni dell’Istituzione dal 1978. La partitura del Concerto per violino, in tre movimenti e con una passacaglia conclusiva, venne scritta l’estate del 1939 durante la permanenza del compositore in Canada, e presentata per la prima volta nel marzo del 1940 alla Carnegie Hall di New York – con la New York Philharmonic Orchestra diretta da John Barbirolli – dal violinista spagnolo Antonio Brosa, che Britten aveva conosciuto anni prima al Royal College of Music e di cui disse, pieno d’ammirazione: “Tony suona come un dio del violino, quale in effetti egli è”. Il concerto, interamente dedicato a musiche inglesi, a dimostrazione dell’amore che il baronetto Pappano nutre nei confronti dei compositori del suo Paese di nascita, verrà aperto dal brano per soli archi, Fantasia su un tema di Thomas Tallis, di Ralph Vaughan Williams – di cui ricorrono i 150 anni della nascita – che prendeva spesso spunto da temi popolari inglesi o composizioni rinascimentali per i suoi lavori e per questa Fantasia scelse un inno di Thomas Tallis, tra i maggiori compositori e polifonisti del rinascimento inglese. Last but not least le Enigma Variations (1899) di Edward Elgar, una suite di 14 variazioni su un tema originale, ciascuna delle quali rappresenta il ritratto di un amico del compositore e tra le quali spicca la celebre Nimrod, tra i bis preferiti dal Maestro Pappano e spesso eseguito dall’Orchestra di Santa Cecilia in occasione delle tournée. Le Variazioni Enigma nacquero per caso, come raccontò lo stesso autore. Una sera d’ottobre del 1898 Elgar improvvisava sul violino quando la moglie (alla quale dedicò la prima variazione), lo interruppe sottolineando la bellezza di una melodia. Stupito dall’entusiasmo di lei, Elgar le chiese: “Ti fa pensare a qualcuno?”, “Certo, a Billy Baker che esce dalla stanza”. In quel momento le Variazioni stavano venendo alla luce.
Simone Lamsma
Simone Lamsma negli ultimi anni si è affermata a livello internazionale, riscuotendo unanimi consensi di pubblico e critica. Jaap van Zweden, con la quale collabora regolarmente, l’ha descritta come una delle più importanti violiniste del mondo. Ha iniziato a suonare il violino all’età di cinque anni e si è trasferita in Gran Bretagna ad undici per continuare gli studi alla Yehudi Menuhin School. A quattordici ha debuttato con la North Netherlands Orchestra eseguendo il Primo concerto per violino di Paganini.
Tra le sue collaborazioni recenti e future, segnaliamo i concerti con la New York Philharmonic, Chicago Symphony, Orchestre Symphonique de Montréal, Cleveland Orchestra, Royal Concertgebouw Orchestra, San Francisco Symphony, Hong Kong Philharmonic, Warsaw Philharmonic, BBC Philharmonic, Dallas Symphony Orchestra, Pittsburgh Symphony Orchestra, Oslo Philharmonic, Finnish Radio Symphony, Les Siécles, Orchestre Philharmonique de Radio France, Konzerthaus Orchester Berlin, Gürzenich Orchester, Wiener Symphoniker, London Philharmonic Orchestra, Rotterdam Phiharmonic, collaborando con celebri bacchette quali Jaap van Zweden, Vladimir Jurowski, Kent Nagano, Ed Gardner, Francois Xavier Roth, Gustavo Gimeno, Omer Meir Wellber, Robert Trevino, Kazuki Yamada, Juraj Valčuha, Andris Poga, Stanislav Kochanovsky, Edo de Waart, Marc Albrecht, Yannick Nézet-Seguin, Stéphane Denève, Andrés Orozco-Estrada e Jukka-Pekka Saraste.
Nel 2017 ha registrato il Primo concerto per violino di Šostakovič e In tempus praesens di Sofia Gubaidulina con la Netherlands Radio Philharmonic diretta da James Gaffigan e Reinbert de Leeuw.
Suona uno Stradivati “Mlynarski” del 1718, concessole in prestito da un anonimo benefattore.
giovedì 24 marzo ore 19.30, venerdì 25 marzo ore 20.30, sabato 26 marzo ore 18.00
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Sala Santa Cecilia
Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
direttore Antonio Pappano
violino Simone Lamsma
Vaughan Williams Fantasia su un tema di Thomas Tallis
*in occasione del 150° anniversario della nascita
Britten Concerto per violino
Elgar Enigma Variations
www.santacecilia.it
Prezzi da €19 a €52