testo e regia Renato Sarti
con Bebo Storti
luci Nando Frigerio
video Mirko Locatelli
produzione Teatro della Cooperativa
in collaborazione con Teatro dell’Elfo, Teatro 90 Progetti / Maratona di Milano
Durata 60 minuti
Mai Morti è una “affabulazione nera”, che fa discutere, arrabbiare, divide, emoziona e commuove.
Con una scrittura evocativa, Renato Sarti ripercorre la nostra storia recente attraverso i racconti di un fascista mai pentito. È affidato a Bebo Storti il difficile compito di dare voce a questo nostalgico delle “belle imprese” del Ventennio fascista, oggi impegnato in prima persona a difesa dell’ordine pubblico contro viados, extracomunitari, zingari e drogati.
“Mai Morti” era il nome di uno dei più terribili battaglioni della Decima Mas. A questa formazione, che operò a fianco dei nazisti nella repressione anti-partigiana, e al magma inquietante del pianeta fascista il personaggio guarda con delirante nostalgia.
Durante una notte milanese dei nostri giorni, il protagonista si abbandona a ricordi sacri, lontani, cari. Evoca le gloriose azioni della Ettore Muti, come le torture praticate nelle stanze di quello che diventerà il Piccolo Teatro di Milano. Ricorda le stragi compiute dall’Esercito Italiano in Africa e l’uso indiscriminato e massiccio dei gas contro le popolazioni civili. Ad animare i suoi sogni a occhi aperti sono anche alcune vicende del passato più prossimo e del nostro presente: dalla strage di piazza Fontana nella Milano incandescente del 1969, fino al G8 di Genova.
Un monologo che cerca di rammentare, a chi se lo fosse dimenticato o non l’avesse mai appreso che la parola antifascismo ha ancora un fondamentale e profondo motivo di esistere, e per riflettere su quanto, in Italia, il razzismo, il nazionalismo e la xenofobia siano difficili da estirpare.
Nel 2003 la Mondadori ha pubblicato un cofanetto con testo e videocassetta dello spettacolo.
Bebo Storti con bella incisività fa vivere il suo tristo personaggio tra freddezza ed esaltazione e disvela la volgarità d’animo, la pochezza intellettuale, la protervia di chi divide il mondo tra uomini e non uomini. «Mai morti» è rovente materia per riflettere sul nostro passato e per riuscire a decifrare il senso della Storia che si sta formando oggi, sotto i nostri occhi, nel nostro quotidiano.
Magda Poli, Corriere della Sera
Un’ora e dieci minuti. Il meccanismo dello sdoganamento svelato da un superbo lavoro teatrale che rende lampante il percorso dalle stragi africane a Salò, dalle torture delle nostre (nostre!) SS, al volo da una finestra della questura di Milano, dai “rumori di sciabole” alla Diaz. Riannodare i fili, spiegare, ridire i nomi. […] Capolavoro di Renato Sarti. Questa è una grande lezione di storia. Questo andrebbe trasmesso in prima serata e portato nelle scuole.
Silvia Ballestra, l’Unità
C’è un teatro che è memoria, tentativo di non perdere le fila di ciò che è avvenuto e ci ha portati ad essere ciò che siamo, collettivamente e individualmente. Un teatro che è denuncia, scandalo, esibizione del dolore. Senza perdere il suo linguaggio, un teatro del genere rinuncia alla leggerezza, al divertimento, all’evasione nei mondi possibili della finzione. E si fa testimonianza, magari limitandosi per ragioni narrative a un sottile rivestimento di invenzione. Tale è stato talvolta il teatro di Dario Fo, e tale è, in un genere del tutto diverso, il teatro di Renato Sarti. […]. Se ne fa portatore un attore popolare e dalle forti capacità trasformiste come Bebo Storti […]. Il risultato è una denuncia lucida, durissima, piena di fatti, di date, di storie: la miglior smentita di ogni ipocrita revisionismo storico.
Ugo Volli, La Repubblica
Un monologo istruttivo si diceva, per chi non ricorda e per chi non ha mai saputo. Uno di quelle puntualizzazioni necessarie per capire quanto noi italiani brava gente non lo siamo mai stati. (…) Il risultato per lo spettatore è un’esperienza intensa, tesa. Lo chagrin sale piano piano, battuta dopo battuta, ma alla fine si resta attoniti. In silenzio. Ed è solo teatro, per ora.
Pietro Cheli, Diario n. 8
Quelle parole lasciano la gabbia della pagina scritta per invadere gli occhi e le orecchie, per coinvolgere i sensi di chi ascolta. […] Alla fine, la tensione emotiva si è sciolta in un lungo applauso liberatorio. Il transito era avvenuto, il passato era arrivato nel presente, aveva smesso di essere muto, monumentale, inaccessibile.
Giovanni De Luna, La Stampa
Con “Mai morti” Renato Sarti riscopre il senso autentico di un teatro civile impegnato, attingendo a uno dei capitoli più bui della storia contemporanea. Attraverso la delirante apostrofe di un gerarca fascista scopriamo il lato umano e disarmante del male. […]
Questo monologo diventa paradigma di un’abiezione universale sempre in agguato, che nasce dall’ignoranza e si nutre di pregiudizio. […]
“Mai morti” di Sarti è un viaggio nel cuore nero dell’Italia, nell’odio razziale mai sopito, e ispira nel pubblico una chiara e consapevole reattività antifascista.
Intensa l’interpretazione di Bebo Storti, mattatore in camicia nera, che dopo un abbrivo lento sale progressivamente di ritmo, fino a scuotere la platea con una forza narrativa da energumeno.
Laura Timpanaro, Krapp’s Last Post
STAGIONE 2021|2022
CONTROVENTI
TEATRO DELLA COOPERATIVA
via privata Hermada 8 – Milano
info e prenotazioni – Tel. 02 6420761
info@teatrodellacooperativa.it – www.teatrodellacooperativa.it
BIGLIETTERIA
da martedì a venerdì 15.00 – 19.00
sabato 18.00 – 20.00 (nei giorni di replica)
domenica 15.00 – 16.30 (nei giorni di replica)
Il ritiro dei biglietti potrà essere effettuato fino a 30 minuti prima dell’inizio dello spettacolo
I biglietti sono acquistabili anche online sul circuito: https://www.vivaticket.com/it/cerca-biglietti/teatro%20della%20cooperativa
ORARI SPETTACOLI
(salvo diverse indicazioni)
martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 20:00
giovedì ore 19:30
domenica ore 17:00
lunedì riposo
BIGLIETTI
intero 18€ – riduzioni convenzionati 15€ – under 27 10€ – over 65 9€
giovedì biglietto unico 10€
diritto di prenotazione 1€ (non applicato agli abbonamenti e ai biglietti acquistati online)
ALTRE RIDUZIONI
gruppi (10 o più) 12€
Vieni a Teatro/Agis 12€ (martedì-mercoledì-domenica) 15€ (venerdì-sabato)
A Teatro in bicicletta 8€ mostrando in cassa un dispositivo di protezione (caschetto o luce segnaletica led)
scuole di teatro 10€ con tessera della scuola
precari, disoccupati e cassintegrati 9€
disabili 9€ + accompagnatore (se obbligatorio) omaggio
Abitare e UniAbita 9€
COME RAGGIUNGERCI
MM3 Maciachini / MM2 Lanza + tram 4 (fermata Niguarda Centro)
MM5 Cà Granda + autobus 42, 52
autobus 42, 51, 52, 83, 166, 172
BikeMi 313 (V.le F. Testi), 315 (Cà Granda), 322 (M5 Cà Granda)